I vaporizzatori non sono così innocui come sembrano

Il cartello “vietato fumare” all’interno dei locali non li tange. Chi ne fa uso è avvolto da una coltre di nebbia che rilascia (se sei fortunato) un buon odore. Eppure,sembra che i livelli di nicotina dichiarati non siano così diversi da quelli delle sigarette elettroniche. Parliamo deivaporizzatori, nello specifico di alcuni marchi venduti nei negozi di Inghilterra e Galles: il regolamento stabilisce cheabbiano una capacità non superiore a 2 mle una concentrazione dinicotina non superiore a 20 mg/ml.Ma non sempre questo accade. Prima di tutto, di cosa si tratta? Al contrario delletradizionali sigarette, in cui il tabacco brucia in un processo di combustione, le elettronicheriscaldano un liquido e lo convertono in vapore, spesso aromatizzato, contenentequantità variabili di nicotina,“in una miscela composta da acqua, glicole propilenico, glicerolo e altre sostanze, tra cui gli aromatizzanti”,spiegail Ministero della Salute italiano. Spesso vengono abbreviate ine-cig. Secondo i risultati diffusi daInter Scientific,azienda che fornisce servizi di consulenza scientifica, normativa e analitica per garantire che i prodotti siano sicuri, legali ed efficienti, alcune di quelle vendute in Uk come “prive di nicotina”avrebbero lo stesso livello di sostanza delle sigarette elettroniche a piena potenza. I daticondivisicon ilGuardianmostrano che alcuni marchivendono illegalmente deivapessovradimensionati e troppo forti:tra i 52 prodotti acquistati in Inghilterra e analizzati in laboratorio, il 73% superava la capacità legale di 2 ml. Più del 40% era stato riempito con 5 ml o più di liquido. Inoltre, ben 8 dispositivi che dichiaravano di non contenere sostanze che creano dipendenza ne contenevano in realtà alcune, e molti contenevano quasi 20 mg/ml di nicotina, che nel Regno Unito è il limite imposto dalla legge. Uno svapo aveva livelli che lo superavano di più del 50%. Una decina di giorni fail Governo britannico ha lanciato una “squadra per il controllo dei vaporizzatori illeciti”guidata daTrading Standards,una delle organizzazioni più longeve al mondo dedicata ai settori degli standard commerciali e della protezione dei consumatori, sostenuta daun finanziamento di 3 milioni di sterlinee volta a rimuovere i prodotti vietati dai negozi e alle frontiere. Fa parte di un giro di vite sulla vendita di sigarette elettroniche ai minori di 18 anni. Il numero divapersadolescenti, infatti, è in aumento: secondol’ultimo sondaggiocondotto daAction on Smoking and Health, nel 2022 il 7% degli intervistati tra gli 11 e i 17 anni ha dichiarato di farne uso, rispetto al 3,3% del 2021. Nonostante queste preoccupazioni, nell’ambito del nuovo programmaSwap to stop,una campagna anti-fumo promossa dal Governo britannico, che ambisce a eliminare il fumo entro il 2030, è appena stata annunciata l’intenzione di far passare 1 milione di consumatori di tabacco dalle sigarette ai vaporizzatori: ikit di avviamento al fumo delle sigarette elettronichesaranno offerti a quasi 1 fumatore su 5. Alle donne incinte saranno offerti incentivi fino a 400 sterline per smettere di fumaree il Governo si consulterà anche sull’introduzione diinserti obbligatori per i pacchetti di sigarettecon messaggi positivi e informazioni per aiutare le persone a smettere di fumare. Nel Regno Unito, nel 2016, è stato vietato ai produttori di tabacco l’uso di imballaggi attraenti, mentre ai rivenditori è stato concesso un anno per conformarsi alla legge; sono state anche aumentate le dimensioni delle avvertenze sanitarie fotografiche dal 53% sul retro del pacchetto al 65% da entrambi i lati. Per quanto riguarda le norme sullesigarette elettroniche, i serbatoi dei vaporizzatori devono contenere non più di 2 ml di prodotto e un’intensità di nicotina non superiore a 20 mg/ml. Tutti quelli con quantità maggiori sono illegali e non dovrebbero essere venduti al pubblico. Negli ultimi 6 mesi del 2022, solo nel nord-est dell’Inghilterra,sono state sequestrate più di 1,4 tonnellate divaporizzatoriillegali. Gli ultimi test condotti daInter Scientificmostrano che il gusto“granita uva e ribes”del dispositivo monouso dellaDr Gorilla King, avrebbe 19,7 mg/ml di nicotina, nonostante se ne dichiari privo. Quello al gusto di“tabacco di Havana”diVape With a Bangavrebbe rilevato il più alto contenuto di nicotina: 29,35 mg/ml. Inoltre nessuna delle sigarette elettroniche analizzate era elencata nellaMedicines and Healthcare products Regulatory Agency,e non riportava né i dati del produttore, né l’elenco degli ingredienti e le relative avvertenze sanitarie,come vorrebbe la legge. I dati mostrano che l’Mhraha ricevuto40 segnalazioni di reazioni dannose associate alle sigarette elettroniche nel 2022. L’anno scorso erano state 24.