Batteria commestibile e… piccole grandi idee per il Pianeta

Batteria commestibile e… piccole grandi idee per il Pianeta

 

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per il cambiamento climatico e contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali e invenzioni eccezionali ed ecosostenibili. Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fare per salvare il Pianeta – ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita – allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri? Cfs Europe: dal catrame all’energia pulita Cfs Europe, azienda di riferimento della chimica a livello globale, ha annunciato di aver depositato la domanda di brevetto per un processo industriale all’avanguardia unico nel suo genere: si tratta di un procedimento innovativo ad altissima tecnologia, in grado ditrasformare i catrami, tipico scarto di produzione del settore,in gas da utilizzare come energia. Cfs Europe, all’interno del proprio polo produttivo di Ravenna,genera 5 milioni di kilogrammi(5.000 tonnellate), pari a un volume di circa 250 autobotti/anno,di peci di scartoall’anno. Lo smaltimento di questi materiali di scarto richiede elevati costi e lunghe tempistiche dovute sia al trasporto su camion, dalla fabbrica all’inceneritore, sia al processo di eliminazione degli stessi. Ma grazie a questo innovativo processo di gassificazione, sarà ora possibilerecuperare il 99% degli scarti chimicie da questi creare energia di recupero che servirà ad alimentare gli impianti dell’azienda: un esempio dicircular economy. «Da uno scarto altamente inquinante, come i catrami, otterremo una risorsa combustibile pulita, energia che alimenterà le nostre fabbriche e i nostri impianti», ha dichiarato Massimo Cupello Castagna, presidente diCfs Europe. In un’ottica 100% sostenibile, è in corso di valutazione da parte dell’azienda l’acquisto di un terreno nei pressi della fabbrica per la costruzione dell’impianto di gassificazione che si stima sarà attivo e a pieno regime entro il 2025, anno in cuiCfs Europesi è data come obiettivo il raggiungimento dellacarbon neutrality. La batteria riciclabile e commestibile È nata all’Istituto Italiano di Tecnologia(Iit) di Milano, dal team guidato da Marco Caironi,la prima batteria ricaricabile e commestibile al mondoche apre ora le porte a nuoveapplicazioni elettroniche commestibili e non inquinantiper il Pianeta. Il gruppo di ricerca coordinato da Caironi ha sviluppato una batteria completamente basata su componenti edibili tratti dalla gastronomia internazionale. Lariboflavina(detta anche vitamina B2) agisce da anodo, mentre laquercetina(una sostanza presente in mandorle e capperi) da catodo. Per aumentare la conducibilità elettrica è stato poi utilizzato ilcarbone attivo(un farmaco da banco molto diffuso), mentre l’elettrolita di questo prototipo è a base d’acqua. Il separatore, necessario in ogni batteria per evitare cortocircuiti, è stato realizzato conalghe nori, comunemente utilizzate nella preparazione del sushi. Infine, glielettrodi sono stati incapsulati in cera d’apida cui escono, a partire da un supporto derivato dallacellulosa, due contatti in oro alimentare, la stessa pellicola usata a volte dai pasticceri per le decorazioni. Una vera e propria “batteria naturale” che potrà essere utilizzata tantonel campo della medicina per i monitoraggi interni del corpo umano, quantonel campo dell’elettronica,andando a sostituire le attuali batterie agli ioni di litio. Infatti. la cella della batteria funziona a 0,65 V, una tensione sufficientemente bassa da non creare problemi al corpo umano se ingerita, e può fornire una corrente di 48 μA per 12 minuti, o di pochi microampere per più di un’ora, sufficiente per alimentare piccoli dispositivi elettronici, come i Led a bassa potenza. Inoltre, dato l’alto livello di sicurezza di queste batterie, il gruppo di ricerca sta già pensando alla possibilità di sviluppare dispositivi con maggiore capacità e dimensioni ridotte, da poter utilizzare anche nell’ambito dei giocattoli per i bambini più piccoli, dove il rischio di ingestione è elevato. Terra Felix: dal cardo alla bioplastica Terra Felixè una cooperativa sociale agricola che svolge attività agricola secondo un metodo di agricoltura naturale, agricoltura ecologica e tempo zero e che, grazie al progettoSIFood(Social Innovation Food), punta alrecupero e alla rigenerazione di beni confiscati alla criminalità organizzataa Santa Maria la Fossa, in provincia di Caserta. Le ultime scommesse green dell’impresa sociale sfruttano ilcardo selvatico per creare bioplasticae rigenerare terreni senza spreco di energia. Infatti, grazie al coinvolgimento diNovamont, partendo dai semi del cardo, si effettua l’estrazione a freddo dell’olio vegetale, che diventa bioplastica, con cui si realizzanoshopper, ma ancheposate, bicchieri e piatti, oltre cheteli per la pacciamatura. Tuttobiodegradabile, capace cioè di ritornare alla terra come fertilizzante. Con lo stelo del cardo, poi, si realizza una biomassa che viene utilizzata per la creazione di ballette utili nella coltivazione in serra dei funghi cardoncelli: quello che poteva essere uno scarto da conferire nell’organico, viene lavorato affinché ne derivi un materiale utilizzabile in agricoltura, alternativo al materiale pregiato delle balle da fieno. La prima serra di funghi cardoncelli diTerra Felixè stata inaugurata lo scorso 11 aprile e realizzata su un terreno confiscato alla mafia.