Usa: ospedali pieni di bambini con problemi di salute mentale

Il numero dibambinieadolescenti americaniricoverati in ospedale per motivipsichiatriciè cresciuto in modo impressionante negli ultimi anni. Lo ha scoperto unostudiocondotto da un team di ricercatori dell’universitàDartmouthe pubblicato il 28 marzo sulla rivistaJama. Dalla ricerca – cheha esaminato quasi 5 milioni di degenze avvenute tra il 2009 e il 2019negli ospedali pediatrici degli Stati Uniti – è emerso chei ricoveri psichiatrici sono aumentati del 25,8% per bambini e ragazzi tra i 3 e i 17 anni. Il dato è inoltre probabilmente sottostimato, perché non sono stati presi in considerazione gli ospedali psichiatrici e sono stati esclusi dall’arco temporale di riferimento gli anni della pandemia. Secondo i ricercatori, quasi 1 giovane americano su 6 ha problemi disalute mentale. Nei casi più gravi questi disturbi spingono chi ne soffre alsuicidio,che rappresenta laseconda causa di morte(davanti all’omicidio)per gli adolescenti tra i 10 e i 14 anni e i giovani tra i 25 e i 34 anni, secondo i dati pubblicati daiCenters for Disease Control and Preventionnel 2020. Se ladepressioneè rimasta ilprincipale disturbo mentalein tutti gli anni dello studio (ed è stata associata al 57% dei pazienti nel 2019), altre cause di ricovero in continua crescita sono state idisturbi del comportamento alimentaree l’ansia. In diminuzione, invece, gli accessi in ospedale per chi soffre di bipolarismo, schizofrenia e disturbi psicotici. Ma il risultato più dirompente, per quanto riguarda la salute mentale pediatrica, riguarda il numero dibambini e ragazzi arrivati in ospedale per tentato suicidio o comportamenti autolesionistici: dall’inizio della ricerca sono aumentati del 163% e nel 2019 rappresentavano il 64% dei casi oggetto dello studio (un dato che è più che raddoppiato dal 2009). La crisi della salute mentale e l’alto tasso di suicidi giovanili negli Stati Uniti sononotida tempo: già nel 2021 laChildren’s Hospital Associatione l’American Academy of Pediatricsavevano lanciato l’appelloSound the alarm for kidsper richiamare l’attenzione su un’emergenza nazionaleresa ancora più urgente dalle difficoltà della pandemia da Coronavirus. Questo nuovo studio ha contribuito a chiarirele responsabilità e le falle del sistema sanitario americano nella cura dei disturbi mentali. I ricercatori diDartmouthhanno evidenziato, infatti, che la crescita dei ricoveri riflette ilbisogno di maggiori strutturededicate e servizi ambulatoriali per trattare i problemi psichiatrici. Inoltre, tuttoil personale medico dovrebbe seguire corsi di formazione specificisulla salute mentale per essere preparato a relazionarsi nel modo giusto con i pazienti. In particolare,i ricoveri psichiatrici sono cresciuti tra gli adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 14 annie sono diminuiti nelle altre fasce d’età. Questo dato dovrebbe far concentrare l’attenzione proprio su questa fascia più debole di ragazzi e soprattutto ragazze, che da sole rappresentano più del 60% dei casi esaminati. Come spiegato dalNew York Times, che ha intervistato alcuni dei co-autori dello studio e altri medici esperti di psichiatria pediatrica, i risultati pubblicati dovrebberospingere i politici statunitensi a garantire maggiori servizi di assistenza e cura psicologica a partire dalle scuolee su tutto il territorio. Nella maggior parte dei casi, i giovani soffrono di depressione che potrebbe essere diagnosticata in una fase iniziale e curata prima che si associ a gesti di autolesionismo o comportamenti suicidari. La crescita di questi episodi è un «segnale di sofferenza psicologica» tra i bambini, che spesso non hanno le strategie di adattamento adeguate a gestire lo stress e le emozioni forti, ha spiegato alNew York TimesChristin Crawford, esperta in psichiatria dell’infanzia e adolescenza delBoston Medical Center. I piccoli che arrivano in pronto soccorso con lesioni autoinflitte spesso hanno problemi che potrebbero essere ascoltati e gestiti senza che questi ragazzi finiscano nelle sale di un ospedale: «Quando parli davvero con loro» – ha detto Crawford – «di frequente fanno riferimento a una discussione che hanno avuto con un compagno o un disaccordo con un adulto». Anche se «non abbiamo una formula magica per impedire questa crisi», come ha detto la co-autrice del paperJoAnna Leyenaar, solo un sistema sanitario più organizzato e servizi assistenziali più efficienti possono ridurne la portata.