Quella casa su Marte

 

Quattro camere da letto,due bagni, unsalotto comunecon tanto di televisore a schermo piatto, unangolo fitnessprovvisto di cyclette, aree lavoro dedicate e un’infermeria. Sono alcuni degli ambienti domestici diMars Dune Alpha, un habitat di quasi 158 mq interamentestampato in 3Dper simulare le future missioni spaziali esplorative dellaNasasu Marte. Ad aprire le porte ai visitatori è stata la stessaNasa, che l’11 aprile hainvitatoi giornalisti a visitare l’appartamento presso ilJohnson Space Centerdell’agenzia a Houston. Credit: REUTERS/Go Nakamura Lo abiterannotre diversi equipaggi da quattro membriche vi soggiorneranno perun anno ciascunoin altrettante missioniChapea(Crew Health and Performance Exploration Analog). L’inizio della prima è previsto pergiugno di quest’anno, mentre le altre due sono in calendario rispettivamente per il 2025 e il 2026. Gli astronauti potranno anche effettuare passeggiate virtuali su Marte, già ribattezzate “marswalks”, grazie a una sandbox di circa 111 mq riempita disabbia rossaper replicare la suggestione del paesaggio marziano. «Non possiamo davvero farli camminare in cerchio per sei ore», ha scherzato Suzanne Bell, a capo del Behavioral Health and Performance Laboratory presso ilNasa Johnson Space Center. Credit: REUTERS/Go Nakamura Per rendere l’esperienza la più realistica possibile, spiega l’agenzia spaziale statunitense, l’equipaggio dovrà anche affrontarefattori di stress ambientalecome limitazioni delle risorse, isolamento e guasti alle apparecchiature. «Mentre ci spostiamo dall’orbita terrestre bassa, dalla Luna a Marte, avremomolte più restrizionisulle risorse rispetto a quelle che abbiamo sulla Stazione Spaziale Internazionale e saremo molto più lontani dalla Terra o da qualsiasi aiuto dalla Terra», hacommentatoGrace Douglas, principale supervisora di Chapea. «Questa è davverouna circostanza estrema– sottolinea Bell – Siamo molto interessati alla risposta allo stress a una situazione del genere, in particolare per l’isolamento e la reclusione a lungo termine. Non abbiamo molti dati su ciò che accade a qualcunoin isolamento per un anno». Credit: REUTERS/Go Nakamura L’abitazione è realizzata dal sistema di costruzione su larga scalaVulcandell’azienda Icon con sede ad Austin, in Texas, in grado distampare case direttamente sul postocon un materiale proprietario realizzato dalla stessa società e ribattezzato “Lavacrete”. Laproduzione additivadella stampa 3D, spiegano gli esperti della Nasa, elimina la necessità di spostare grandi quantità di materiali da costruzione su più voli, un’operazione ritenuta proibitiva in termini di costi. Marte è la destinazione finale delprogrammaArtemis, che entro il prossimo anno dovrebbe spedire il primoequipaggiooltre l’orbita lunare con la missione Artemis II e prevede di rimetterepiedesul nostro satellite con la missione Artemis III attualmente in programma nel2025. Per vedere il genere umano sul pianeta rosso, però, dovremo aspettare ancora un po’. «Il nostro piano – haannunciatoa marzo dello scorso annoBill Nelson, amministratore della Nasa – è di far camminare le personesu Marte entro il 2040».