Sonoin calo le quotazioni all’ingrosso dei prodotti energetici:la borsa del gas e dell’energia elettrica in Italia è gestita dalGestore dei Mercati Energetici- Gme, al quale si rivolge la maggior parte degli operatori per l’acquistodella materia prima da rivendere poi al cliente. Questadiminuzione del prezzo è legataprincipalmente alcalo della domanda europeae alla ripresa contenuta della richiesta asiatica di Gas Naturale liquefatto. Inoltre, la nascita di nuovi terminali di liquefazione negli Stati Uniti e la rigassificazione in Ue hanno contribuito fortemente alla discesa del prezzo, sostenuta anche dalle temperature miti dell’inverno2022-2023 che hanno consentito un utilizzo modesto degli stoccaggi europei. Sono previsti, quindi,tagli alle bollette dell’elettricità da aprile a giugnoper i clienti del mercato tutelato, dove le condizioni economiche e contrattuali per l’energia sono fissate dall’Autorità per l’energia (Arera): l’ente stima un risparmio pari a793 euro a famiglia, su base annua. Tuttavia, il calo delle quotazioni del gas porterà a unritorno deglioneri generali di sistema,vale a dire quei costi fissi che vengono conteggiati all’interno delle bollette per il gas e per l’energia elettrica in aggiunta ai costi relativi ai consumi, che per molti mesi sono stati azzerati grazie al sostegno del Governo. Il peso degli onericomincerà a farsi sentire a partire da questo mese:le nuove tariffe risulterannomaggiori del 14%rispetto a quelle in vigore nel secondo trimestre 2021, provocando per le famiglie del mercato tutelato una spesasuperiore ai 79 euro annuirispetto allo stesso periodo del 2021. Le spese per le famiglie: le previsioni diArera A fine marzo,Areraha fatto leprevisioni per il prossimo trimestre:secondo l’ente,nei prossimi mesiil prezzo di riferimento per una famiglia tipo in tutelasi ridurrà del 55,3%. Il costo di riferimento dell’elettricità sarà di23,75 centesimi di euro per kilowattora,di cui 11,61 centesimi di costi di approvvigionamento dell’energia (in riduzione del 72% rispetto al primo trimestre 2023), 2,16 centesimi per la commercializzazione al dettaglio (in aumento del 13%), 3,99 centesimi per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della trasmissione e distribuzione, 3,03 centesimi di spesa per oneri di sistema e 2,96 centesimi per le imposte che comprendono l’Iva e le accise. Areraconsidera ancoraelevate le speseche dovràsostenere la famiglia media, vale a dire un nucleo che ha consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW. Per questa tipologia di famiglia, le spese elettriche nell’anno che va dal 1 luglio 2022 al 30 giugno 2023, sono di circa 1.267 euro, +33,7% rispetto ai mesi rispettivi dell’anno precedente. Come stanno variando i prezzi dell’energia? Nel prossimo trimestre (da aprile a giugno 2023,secondo dati aggiornati al 12 aprile 2023) il prezzo riferito alla sola componente materia prima energia (PE) inFascia F0è pari a0,06755 euro/kWh.In Fascia F1 (ore diurne), l’Autorità ha stabilito un prezzo della luce pari a0,07548 euro/kWh,mentre in Fascia F2 (ore intermedie e serali, cioè dal lunedì al venerdì dalle 7:00 alle 8:00 e dalle 19:00 alle 23:00 e il sabato dalle 7:00 alle 23:00, festività nazionali escluse) e F3 (ore notturne, domenica e festivi: quindi dal lunedì al sabato dalle 23:00 alle 7:00, e la domenica e i festivi tutta la giornata) il prezzo della luce è pari a 0,06391 euro/kWh. Confrontando il costo della materia prima energia di aprile 2023 in Fascia unica con i mesi precedenti, notiamo come sia diminuito: mentre a gennaio 2023 era pari a 0,3612 euro/kWh, ad aprile 2022 è stato di 0,25592 euro/kWh. Invece, il prezzo della materia prima oggi è maggiore rispetto a 2 anni fa: ad aprile 2020,Areraregistrava il prezzo PE di 0,03037 euro/kWh. I primi allarmi Nonostante il calo annunciato per il secondo trimestre,arrivano i primi allarmi per la secondo metà dell’anno. Ieri Stefano Besseghini, il presidenteArera, durante un’audizione presso la Commissione Finanze della Cameraha affermato che«Nel mese digennaio 2023si è registrata unariduzione pari al 34,2%del prezzo del gas naturale per la famiglia tipo (quella con consumi medi di 1.400 mc/annui) rispetto a dicembre 2022 – determinato prevalentemente – dallariduzione della spesa per la materia gas naturale(-35,9%)». Mentre, spiega il Presidente, nelterzo trimestresi vedrà per l’elettricità unacrescita del 10%dei prezzi all’ingrosso e del25% negli ultimi 3 mesi dell’anno.Il prezzo all’ingrosso del gas aumenterà del 5% rispetto ai prezzi di oggi nel terzo trimestre e del 15% negli ultimi 3 mesi del 2023. L’allarme arriva in tempo. Per questoè importante iniziare a muoversi da subito. Cosa sono i Bonus sociali? IBonus sociali luce e gas,per ridurre le spese sulle bollette dell’elettricità e del gas naturale, sono stati introdotti con il decreto legge 27 gennaio 2022, n.4, il “Decreto Sostegni ter”, con un provvedimento di 540 milioni di euro.Date le difficoltà, la misura è stataconfermata anche per il primo trimestre 2023 dal Governo Meloni,e sono stati stanziati 2,5 miliardi di euro. Nella versione aggiornata, il Bonus sociale luce e gas riguarda le famiglie con unIseemassimo di 15.000 euro(prima 12.000 euro) e i nuclei numerosi, conalmeno 4 figli a caricoe unIsee massimo di 30.000euro rispetto ai precedenti 20.000; è previsto un prolungamento del bonus sociale per il secondo trimestre del 2023. Per comprendere nello specifico quanto la reintroduzione degli oneri generali di sistema pesi nelle spese di una famiglia dobbiamo attenderel’arrivo delle prossime bollette, ma possiamo affermare che la notizia delcalo del prezzo del gasè un segnale positivo, anche se è importante non abbassare lo sguardo e continuare a considerare i bisogni dellefamigliein difficoltà.
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