Perché i tuoi amici amano le note vocali?

Messaggi scritti, telefonate, chat video, riunionifiume su Google Meet, Microsoft Teams e Zoom. E poi, ci sono loro, quelli che apprezzano una forma diversa di comunicazione:le note vocali. Se hai avvertito un brivido lungo la schiena nel leggere quelle 2 paroline accostate l’una all’altra, chiaramente non fai parte di questa categoria. I messaggi vocali, in effetti,o si odiano o si amano.Si tratta dibrevi registrazioni audioche le persone si scambiano nelle app di messaggistica più diffuse come WhatsApp, iMessage e Telegram. L’anno scorso proprioWhatsApp, che ha introdotto per la prima volta la funzione nel 2013, ha dichiarato che ogni giorno vengonoinviati oltre7 miliardi di messaggi vocalisull’app. Il 62% degli americani, scriveVox, afferma di aver inviato almeno un messaggio vocale e circa il 30% comunica in questo modo quotidianamente, persino più volte al giorno, secondo un sondaggio condotto su 1.000 adulti statunitensi daYouGovperVox. Igiovaniutilizzano ancora di più i messaggi vocali: circail 43% dei ragazzidi età compresa tra 18 e 29 anni, che hanno partecipato al sondaggio, hanno ammesso di utilizzare la funzionealmeno una volta alla settimana. C’è chi utilizza le note comealternativaalunghe telefonate di aggiornamento, magari per mantenere i contatti con gli amici che vivono all’estero con fusi orari opposti. Con ivocali, in effetti, si possono fornire deiresoconti significatiriguardo le novità della propria vita e della propria routine senzasovraccaricare i destinatari di messaggiscritti particolarmente lunghi e articolati. Può richiedere più tempo ascoltareuna clip audio di 2 o 3 minuti, piuttosto che scorrere un testo, ma d’altronde, in presenza di messaggi audio, c’èmeno pressione per rispondere subito,e in genere lo si fa quando si ha tempo per ascoltare davvero, così da replicare in modo completo e profondo. I messaggi vocali sono in grado di racchiudere e di esprimere sfumature che un laconico o sbrigativomessaggio scrittodifficilmente potrà trasmettere. Il fatto che le persone stiano adottando uno strumento di messagistica diverso, se vogliamo più espressivo, per parlare tra loro può riflettere un fenomeno più profondo: il desiderio dirafforzare le relazioni e i rapporti umaniche arricchiscono la nostra vita dopo unperiodo di isolamento dovuto allapandemia. Diverse ricerche hanno dimostrato che ascoltando la voce di qualcuno, anche per pochi secondi, le persone possono cogliere quelli che vengono chiamati“segnali paralinguistici”, che nel testo naturalmente non è possibile individuare. Questi segnali, per esempio un tono di voce un po’ più alto quando si è nervosi o eccitati,aiutano chi parla a non essere frainteso,soprattutto quando si tratta di comunicare emozioni complesse come il sarcasmo o l’umorismo. Per esempio,lo studio condotto da Juliana Schroeder, professoressa allaHaas School of Business di UC Berkeley, ha dimostrato che le persone hanno maggiori probabilità di essere empatici e di comprendere lo stato mentale in cui si trova l’interlocutore quando hanno la possibilità di ascoltarne la voce. In un esperimento che Schroeder ha svolto nell’ambito della sua ricerca, un gruppo di persone con idee liberali che ricevevano le opinioni di una persona che sposava ideali conservatoriavevano una percezione meno negativa del comunicatore quando le ascoltavano parlare, rispetto a quando leggevano una trascrizione dello stesso identico audio. In genere messaggi vocali si preferiscono quandooccorre esprimere sentimenti complessiche possono confondersi tra le righe di un testo scritto: come, quando si è ricevuto un “ok” o un “va bene” piuttosto lapidari e si cerca di capire se l’altra persona possa essere arrabbiata. In sostanza, imessaggi vocali possono aiutare a chiarire errori di comunicazione. Ivantagginel mandare note audio piuttosto che messaggi scritti sono molti: per esempio,consentono di fare altromentre li si ascolta, ma anche mentre li si registra. Al contrario, messaggi e telefonate condizionano molto di più, nei tempi e nelle modalità, entrambi gli interlocutori. I messaggi vocali, poi, sono “universali”, perché rendono semplice, anche per una persona che parla con difficoltà una determinata lingua esprimersi ed essere compresa, cosa molto più complessa nella scrittura. Nel sondaggioYouGov,su 1.000 utentiamericani, circail 13%ha affermato di utilizzare i messaggi vocali proprio per tentare di superarele barriere linguistiche. La messaggistica vocale tendenzialmente è piùpopolarein alcune parti del mondo rispetto ad altre: risulta particolarmente utilizzata, per esempio, tra gli utenti di WhatsApp inAmerica Latina eAfricaoccidentale. La domanda che occorre porsi, però, è: stanno davvero apportando un miglioramento significativo alle nostre interazioni? O si tratta piuttosto di una moda, come la meteora diClubhouse? Ascoltare minuti e minuti di note audio, fiumi di confessioni e dettagli può essere complesso: per questo, WhatsApp ha implementato le funzionalitàper consentire agli utenti di ascoltare gli audio con velocità di riproduzione più elevate. L’azienda sta anche testando latrascrizione automatica per i messaggi vocali,un modo per carpire il contenuto dei messaggi vocali più rapidamente, ma che rischia anche comprometterne il fascino. A dispetto di tutte queste funzioni ulteriori, i messaggi vocali possono esserepiù impegnativi,perlomeno per il destinatario, rispetto agli sms e non hanno gli stessi vantaggi della comunicazione “sincrona” come una telefonata o una chat. Ma, è proprio questo il punto: i messaggi vocalinon sostituiranno mai l’efficacia di un messaggio scrittoo la conversazione in tempo reale, fatta di botta e risposta, di una telefonata vera e propria. Le note audio sono un compromesso interessante tra questi due mezzi. Oggi che la comunicazione può declinarsi in tantissimi modi diversi ed è significativo che la scelta molto spesso ricada proprio sui messaggi audio. Segno che le persone, in particolar modo i giovani, non si limitano a utilizzare “di default” messaggi, chiamate o chat video, masperimentanoinvecenuovimodi percomunicareefficacemente. Sfortunatamente, per chi sarà costretto ad ascoltare minuti e minuti di note vocali che descrivono minuziosamente i primi appuntamenti disastrosi dei propri amici, è probabile che il messaggio audionon sia solo una moda del momento.