L’interno della Terra è circondato da un antico fondale oceanico?

Che ilnucleo della Terrasia ricco di sorprese non è una novità. Lo studiopubblicatoa febbraio sulla rivistaNature Communicationsaveva individuato la presenza diun nucleo nel nucleo del Pianeta:una sfera distinta e compatta al centro, composta da una lega di ferro e nichel spessa circa 650 km. Ora i dati raccolti in 3 anni da15 stazioni sismicheinAntartidehanno rilevatouno strato tra il nucleo esterno e il mantello inferioreterrestre che potrebbe essere unantico fondale oceanico, descritto dai ricercatori come «denso, ma sottile». Irisultatidella ricerca, condotta da un team di studiosi dellaUniversity of Alabama, dellaArizona State Universitye dellaUniversity of Leeds,nel Regno Unito, sono stati resi noti sulla rivistaScience Advances. «Le indagini sismiche fornisconol’imaginga più alta risoluzione della struttura interna del nostro Pianeta, e stiamo scoprendo che questa struttura è molto più complicata di quanto si pensasse una volta – hadichiaratoSamantha Hansen, docente di scienze geologiche dellaUniversity of Alabamae autrice principale dello studio – La nostra ricerca fornisceimportanti connessionitra la struttura superficiale e profonda della Terra e i processi complessivi che guidano il nostro Pianeta». Credit: Edward Garnero and Mingming Li at Arizona State University Ilnucleo esterno,costituto principalmente da ferro liquido e lega di nichel,incontra il mantello roccioso a circa 2.000 miglia(oltre 3.200 km) sotto la superficie terrestre in una zona nota comediscontinuità di Gutenberg(no, non il tipografo Johannes che inventò la stampa a caratteri mobili, ma Beno, il geofisico tedesco che per primo la individuò nel 1914). Gli inglesi la chiamanocore–mantle boundary(Cmb): vieneconsiderataladiscontinuità interna più brusca della Terra. Qui avvengono le interazioni che influenzano i processi del mantello e del nucleo, come quelli relativi alcampo geomagnetico, lo scudo che ci protegge dal vento solare e in generale dalle radiazioni cosmiche provenienti dallo spazio esterno. «Analizzando migliaia di registrazioni sismiche dall’Antartide, il nostro metodo diimagingad alta definizione ha trovatosottili zone anomale di materialenella Cmbovunque abbiamo sondato – ha spiegato Edward Garnero dell’Arizona, coautore dell’articolo – Lo spessore del materiale varia da pochi a decine di chilometri. Ciò suggerisce che stiamovedendo montagne al centro,in alcuni puntifino a 5 volte più alte del Monte Everest». Queste “montagne” sotterranee possono svolgere un ruolo importante nel modo in cui il calore fuoriesce dal nucleo. Ilmateriale degli antichi fondali oceanici,sottolineano gli studiosi, può anche esseretrascinato neipennacchidel mantello, o punti caldi, che tornano in superficie attraverso leeruzioni vulcaniche.