Tecniche di Evoluzione Assistita: inizia la valutazione del Ddl

Tecniche di Evoluzione Assistita: inizia la valutazione del Ddl

 

Nei prossimi anni l’Italia dovrà fronteggiare numerosesfidesistemichecausate dalla crisi climatica-ambientale, dalla siccità alla perdita di biodiversità. Queste problematiche coinvolgeranno particolarmente ilsettoreagricolo,che dovrà esplorare e accelerare una serie di tecniche eco-sostenibili rimanendo in linea con i piani europei, fra cui il Green Deal. Seguendo questa impostazione, lo Stato italianohainiziatol’esame del disegno di leggen.488 con la IX Commissione permanente del Senato della Repubblica, che dovràvalutare leTecniche di Evoluzione Assistita(Tea) e la loro sperimentazione nel comparto agricolo. Il provvedimento è statopresentatodal senatoreLuca De Carloe dalla senatriceVita Maria Nocco, entrambi del partito Fratelli d’Italia, con la volontà di sbloccare queste innovazioni tecnologiche. «È necessario approfondire e valorizzare le possibilità offerte dalleTea, così come stanno facendo o hanno già fatto altri Paesi nel mondo. Queste tecniche di miglioramento genetico permettono diottenere piante più resistentie possibilmente anche diqualità superiore.Dobbiamo fronteggiare gli effetti del cambiamento climatico e, allo stesso tempo, soddisfare le richieste alimentari di una popolazione mondiale in crescita: solo migliorando le performance eriducendo le necessità in termini di acqua,fertilizzantie farmacipossiamo affrontare queste sfide. C’è poi la tutela dei prodotti italiani, che a fronte delle ricerche in questo campo sviluppate da altre nazioni rischiano di non essere più competitivi sul mercato» haaffermatoDe Carlo. L’urgenza di una nuova legislazione nasce dall’inadeguatezza del quadro normativo,risalente a circa 20 anni fa, in un periodo in cui non esistevano le Tea: «Dobbiamo risolvere unproblema che è italiano e non europeo: oggi la legge ci impedisce di fare ricerca, quindi serve una buona legge nazionale per rendere possibile la sperimentazione in campo. La commercializzazione sarà un problema successivo da affrontare in Europa nella prossima legislatura. Quando ci sarà il via libero europeo, quindi,dobbiamo farci trovare pronti. In quest’ottica, inoltre, servirà un forte investimento economico per la ricerca sulleTea. ComeCrea, infatti, grazie al progettoBiotech,abbiamo decine di piantine messe a punto dai nostri ricercatori pronte per essere piantate» hadichiaratoil direttore generale delConsiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria(Crea) Stefano Vaccari. LeTecniche di Evoluzione Assistitain campo agricolosonoilfrutto dei progressi conseguiti nell’ambito della ricerca biotecnologica,che hanno portatoallo sviluppo di nuove tecniche genomiche chiamate ancheNew Breeding Techniques(Nbt). Le potenzialità di queste ricerche nell’assicurare un aumento del raccolto, con migliorate caratteristiche produttive, qualitative e nutrizionali, hanno spinto il sistema di ricerca italiano ad avviare negli ultimi anni ilprogetto nazionaleBiotech, finanziato dal ministero dell’Agricoltura e coordinato daCrea, per ilmiglioramento genetico vegetale. I risultati conseguiti sulle più importanti varietà agricole italiane (frumento, riso, pomodoro, vite, melo, agrumi e altri) sono stati incoraggianti e hanno visto unincremento della resa, della resistenza alle malattie e aglistressabiotici,con migliori caratteristiche qualitative e una potenzialità produttiva più elevata. Con la conclusione del progetto a inizio del 2023, sono aumentate le pressioni sul Governo peraccelerare l’innovazione agricola italiana.Il nuovo disegno di legge è stato quindiaccoltocon grande favore dallaCia Agricoltori Italiani.