Cina: per le single è vietato congelare gli ovuli. Così vanno altrove

Nel 2022 la popolazione dellaCinacontinentale ha registrato la prima crescita negativa in 61 anni, arrivando a toccare quota 1,41 miliardi.La popolazione in età lavorativa si sta riducendo, mentre aumenta il numero di pensionati.Le nascite si sono arrestate a 9,56 milioni, ovvero 6,77 ogni 1.000 persone:il tasso più bassodalla Fondazione della Repubblica popolare cinese nel 1949. In questo contesto, quando si è svolta, a marzo, la Conferenza politica consultiva del popolo cinese, il massimo organo consultivo del Paese, è emersa la proposta di un delegato per far fronte al declino della popolazione:allargare la possibilità di congelare gli ovuli anche alle donne single. Nella Cina continentale la procedura, insieme ad altri trattamenti per la fertilità,è consentita esclusivamente alle donne sposate. E così la 34enne Sophia,raccontailFinancial Times, si è recata a Hong Kong per congelare i propri ovuli. Alcune province hanno modificato le proprie norme per consentire alle donne single di accedere alla fecondazione in vitro, ma hanno avuto scarso impatto con la pratica ancora vietata a livello nazionale dallaCommissione sanitaria nazionale del Paese. Gran parte dellarecessione demograficacinese è il risultato della politica delfiglio unicoimposta tra il 1980 e il 2015. Per aumentare la fertilità, stavolta è stata introdotta l’elargizione di denaro alle coppie con più di un figlio. Ma, nonostante alcuni sostengano che un più ampio accesso ai trattamenti per la fertilità, comeil congelamento degli ovuli e la fecondazione in vitro, potrebbe aumentare il tasso di natalità perché consentirebbe alle donne più anziane di avere figli, Pechino non si smuove. Entrambe le pratiche sono vietate da tempo alle donne non sposate, mentreagli uomini single è permesso congelare il proprio sperma. La proposta mossa dal delegato, un ginecologo, circa un mese fa,probabilmente non otterrà consensi.La figura delle madri single, infatti, è stata a lungo stigmatizzata nella cultura cinese. Basti pensare che fino a poco tempo fa, spiega ilFt, le donne di questa cerchia non avevano il diritto di includere i loro figli nella registrazione del nucleo familiare, nonostante sia un passo fondamentale per sbloccare l’accesso ai sussidi. Secondo la Commissione nazionale di sanità cinese l’accesso al congelamento degli ovuli va limitato perchéla procedura creerebbe un incentivo a ritardarela gravidanza, cosa giudicata non positiva «per la salute della donna o della prole», ha dichiarato laNHC, sollecitata sulla questione. Ma i medici non sono d’accordo, anzi. Il congelamento degli ovuli consente di conservarli prima che superino il picco degli anni riproduttivi. Inoltre, «Non ci sono prove che dimostrino che le donne ritardino ad avere figli a causa della disponibilità del congelamento degli ovociti. Ritardano la gravidanza per motivi socio-economici e psicologici», ha spiegato alFinancial TimesLucy Lord, ostetrica e ginecologa diHong Kong, che è la destinazione principale delle donne che si recano all’estero per sottoporsi alla procedura. In questa regione amministrativa speciale cinese, una delle aree più densamente popolate al mondo, ci sono20 clinicheper la fertilità autorizzate. Quando Pechino ha eliminato i controlli alle frontiere, dopo la pandemia,le domande in una delle cliniche di Hong Kong hanno registrato un’impennata. Si tratta, comunque, di procedure molto costose, che richiedono tra gli 80.000 e i 100.000 dollari di Hong Kong (equivalgono a 9.000 – 11.000 euro) per un ciclo di congelamento degli ovuli. Ma i tassi di successo variano a seconda dell’età. Anche se è possibile per donne single, eterosessuali o omosessuali, congelare i propri ovuli a Hong Kong,solo le coppie eterosessuali sposate possono accedere al trattamento difecondazionein vitro.Ovvero: gli ovuli vengono conservati fino a quando chi li ha donati non si sposa e inizia il processo di fecondazione in vitro, spiega ilFinancial Times.Anche per questo motivo molte persone Lgbtqia+ si rivolgono a cliniche clandestine o vanno all’estero. Inoltre, il viaggio fino a Hong Kong, per quanto molto vicino, è altrettanto costoso.