Il Masi Lugano “colora” le immagini di Werner Bischof

 

IlMasi Luganoospita un ineditoWerner Bischof a colori,inUnseen Colors.Una sfida cominciata quando Marco Bischof, figlio di Werner, ha ritrovato deinegativi risalenti agli anni ‘40, ciascuno composto da3 lastreche rappresentano a loro volta3 strati di un’unica immagine:dalla sovrapposizione, si ricava una fotografia a colori. Il risultato a cui si è giunti dopoun lungo e non facile restauro dei negativioriginali sono le oltre100 stampe digitali a colori,suddivise in base alle macchine fotografiche utilizzate da Bischof: unaDevin Tri-Color Camera, acquistata per lui dagli editori della rivista svizzeraDU, unaRolleiflexdai negativi quadrati e unaLeicaformato tascabile. Ilfotografo svizzeroWerner Bischof(Zurigo, 1916 ‒ Trujillo, 1954), attivo sin dagli anni ‘30 del secolo scorso, ha saputo distinguersi soprattutto nel campo delreportage. Durante la sua formazione ebbe l’opportunità di studiare con Hans Finsler e di avvicinarsi a una fotografia sperimentale e innovativa. Il percorso espositivo si apre con unaparte introduttivache cerca diraccontare l’artistaattraverso negativi originalie giornali d’epoca, per proseguire poi con una folta raccolta di immagini scattate con laDevin Tri-Color. Ma è la Seconda Guerra Mondiale, quando il fotografo uscì dallo studio per documentare la realtà, l’esperienza che lo condizionò nel suo lavoro di artista. AlMasi Luganosi alternano fotografie della Germania del dopoguerra e immagini realizzate in Europa tra il 1946 e il 1947. Guarda tutte le immagini della gallery>1/4Werner Bischof. Orchidee (Studio). Zurigo, Svizzera, 1943. Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022. © Werner Bischof Estate / Magnum foto 2/4Werner Bischof. Studio. Zurigo, Svizzera, 1943. Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022. © Werner Bischof Estate / Magnum foto 3/4Werner Bischof. Essicazione del grano, Castel di Sangro, Italia, 1946. Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022. © Werner Bischof Estate / Magnum foto 4/4Werner Bischof. Il Reichstag, Berlino, Germania, 1946. Stampa a getto d’inchiostro da ricostruzione digitale, 2022. © Werner Bischof Estate / Magnum foto Le immagini scattate con laRolleiflexrestituisconoinquadrature particolari:in alcune Bischof raggiunge davvero il massimo livello estetico, soprattutto nelle serie ambientate in Italia e in Giappone, che attestano il grande amore del fotografo per la cultura orientale. La scattante e piccolaLeicaaccompagna Bischof nel suoultimo grande viaggioalla ricerca di un ritorno allanaturavera,cercando di allontanarsi da quel sensazionalismo inseguito dai fotografi che lui definiva “avvoltoi”. Altri scatti evocano il viaggio in America e in Messico fino in Perù, dove nelle sue ultime lettere Bischof racconta di aver trovato una pace interiore.

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