Armani finanzierà l’approvvigionamento idrico in Zambia e Bangladesh

L’acqua di Giòper l’acqua potabile in Africa e in Asia. Giorgio Armanilancia una nuova iniziativa che potrebbe beneficiareun milione di personenei prossimi sette anni. Si intitolaArmani Acqua for lifee il suo obiettivo è semplificare l’accesso all’acqua potabile nelle regioni affette da siccità e scarsità idrica. In particolare, quest’anno le aree interessate sarannoBangladesh e Zambia,grazie a una collaborazione con l’OngWateraid. Nel mese di aprile, per ogni una boccetta dell’iconico profumo dello stilista acquistata nei negozi Douglas in Italia o negli store online del marchio, Armani beauty donerà20 europer la costruzione di sistemi di approvvigionamento idrico presso ilNteme Rural Health Center(Zambia)e le comunità circostanti. Avranno una capacità di50.000 litri e oltre 50 punti d’acqua,in modo da consentire a8.000persone di dissetarsi e accedere ai servizi igienico-sanitari. Costruito dal 2009 dal Governo, il centro non dispone di acqua corrente. Quindi per gli operatori sanitari è molto difficile operare in ambiente sicuro. La situazione è però la stessa in tutta l’area. «Questa situazione impatta anche su una vicina scuola elementare che non dispone di acqua corrente», ha spiegato alla rivistaVogueLeahMbeweMtolo,country director diWaterAid Zambia. Il progettoArmani Acqua for lifeè attivo dal 2010, quando leNazioni Unitehanno riconosciuto come un diritto dell’umanità il ricorso alle risorse idriche. Fino a oggi ha supportatooltre 590.000 personenel mondo, tramite l’investimento di14 milioniin23 Paesi. Ha permesso di realizzare punti di estrazione, raccolta dell’acqua piovana, filtraggio e purificazione, che devono essere sostenibili nel tempo, ma anche a programmi di educazione, come ilWash(Water, Sanitation and Hygiene)dell’Unicef.Armani finanzia iniziative di questo tipo in Cina, India, Madagascar, Malawi, Nigeria, Sudafrica, Tanzania e Uganda, due nuove iniziative in Bangladesh e Zambia Per molte comunità infatti, la crisi climatica e l’aumento delle temperature hanno reso ancora più difficile procurarsi acqua potabile per cucinare e lavarsi o da usare per gli allevamenti, in agricoltura o in altre attività lavorative. Quella dello Zambia è una di queste. Tra le zone rurali e quelle urbane ci sono enormi differenze nella facilità di accesso alle risorse idriche, anche per i servizi igienici nelle strutture sanitarie. IlJoint Monitoring Program (Programma di monitoraggio congiunto – 2019)dell’Unicefha rivelato che solo metà delle aree fuori dalle città ha accesso a una fonte d’acqua potabile sicura. Molte sono minacciate da catastrofi naturali o dall’inquinamento, altre sono invece covo dei batteri responsabili di numerose malattie. «In Zambia la mancanza di acqua potabile e di servizi igienici e sanitari decenti rappresenta una grave problematica. Complessivamente, quasi un terzo della popolazione (6,4 milioni di persone)non ha accesso ad acqua pulita. Nelle aree rurali, in particolare, la percentuale di persone che non ha accesso all’acqua potabile sale al 42% – ha spiegato Leah Mbewe Mtolo – Oltre due terzi della popolazione,12,5 milioni di persone,non dispone di servizi igienici decenti. Si stima che in Zambia ogni anno muoiano2.252 bambini sotto i 5 anniper malattie legate all’acqua e alla scarsa igiene». Anche inBangladesh, al centro di numerosi progetti di compensazione climatica, l’acqua superficiale di molti fiumi e laghi è contaminata e deve essere accuratamente bollita prima dell’uso, così come l’acqua piovana. «Acqua significa vita – ha spiegatoGiorgio Armani, in una nota stampa – È una risorsa essenziale, eppure per molti è irraggiungibile e quando mi sono reso conto di quante persone siano afflitte da questo problema sono rimasto profondamente colpito. Ed è per questo che nel 2010 ho deciso di focalizzarmi su questo problema e di impegnarmi in prima persona con l’iniziativa beneficaArmaniAcqua for life. Il mio intento era quello di fare la differenza nella vita delle persone, con un impatto tangibile e positivo: un obiettivo a cui tengo particolarmente e che sono determinato a raggiungere».