Unapreziosa alleata per la cura del cancro,capace di trovare tumori maligni (affiancando il personale medico)e identificare le cure migliori per trattare i pazienti che ne sono colpiti. Sono queste le nuove impressionanti prospettive scandite dall’intelligenza artificiale:una dimostrazione di comela tecnologia possa migliorare la qualità della salute pubblica.Molti sistemi di AI sono già utilizzati dal personale medico per individuare e curare al meglio i tumori. IlNew York Timesha documentato la situazione di alcuneclinicheungheresiin cui è in corso una sperimentazione di questi sistemi. All’interno dell’ospedale della contea diBács-Kiskun, vicino a Budapest, è stato utilizzato un algoritmo AI in grado diesaminare le mammografiedelle pazienti per trovare eventuali anomalie. Mentre il personale medico non aveva evidenziato segni particolari, il sistema, controllato dalla dottoressa Èva Ambrózay , ha rilevato unpotenziale tumoresu una paziente. L’Ungheria ha un sofisticato piano di screening tumorale, soprattutto per quanto riguarda il cancro al seno, uno dei tumori più letali: secondo l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom),inItaliasono statidiagnosticatisolonel 2022 circa 55.700 tumori al senoe sono stati stimati circa 12.500 decessi nel 2021. I sistemi AI sono stati introdotti recentemente nelle cliniche mondiali e, come sottolinea ilNyt,adessoanche Stati Uniti, Gran Bretagna e Unione Europea stanno iniziando a metterli in campo. L’ospedale di Bács-Kiskun non è l’unico a utilizzare sistemi di intelligenza artificiale per la rilevazione di tumori. Già nel 2021 laMaMMa Klinika(Budapest ) ha iniziato a utilizzare la tecnologia AIKheiron. Il sistema,programmato sulla base di milioni di mammografie, riesce a confrontare quelle “normali” con quelle che presentano tumori, superando in alcuni casi anche l’occhio umano. In seguito, il sistema vieneverificato dagli specialisti. Dopo essere statotestatosu oltre275.000 casi di cancro al seno,non solo ha eguagliato le prestazioni dei radiologi, ma ha aumentato il tasso di individuazione del tumore del 13%, diminuendo anche il carico di lavoro del personale medico del 30% (che spesso lavora in condizioni difficili, con poca luce e con migliaia di lastre da analizzare giornalmente). I fondatori diKheironhanno detto alNytche l’AI, tuttavia, dovrebbeassistere i medici, non sostituirli,sottolineando come la loro tecnologia funzioni solo se accompagnata dagli esperti. L’algoritmo utilizzato dallo strumento si basa sullereti neurali:un modello che cerca diimitare il nostro cervelloe il modo in cui elabora le informazioni, lo stesso utilizzato dagli assistenti virtualiSirieAlexaper codificare le parole umane e daChatGPT. Anche il nostro Paese sta entrando in gioco, abbracciando queste prospettive. Il gruppo di ricerca internazionale guidato dagli scienziatiAntonio Iavarone e Anna Lasorella(Miller School of MedicinedellaUniversity of Miami),ha sviluppato l’algoritmoSPHINKS-Substrate Phosphosite based Inference for Network of KinaseS:è un sistema che riconosce i tumori maligni (soprattutto quelli che interessano il cervello ) e riesce a trovare le armi migliori per combatterli,indicando le cureche potrebbero colpirlo meglio. La tecnologia implementata si basa sullacombinazione di migliaia di datiottenuti da varie piattaforme di analisi di proteine tumorali per individuare segnali precoci del cancro. Si cerca di studiare ogni singolo tumore per poi personalizzare le cure in base alle caratteristiche dei pazienti. Ma so ancora molti gliostacolida superare quando si parla di intelligenza artificiale in ambito medico: bisogna eseguire ulteriori ricerche scientifiche ed è necessario che questi strumenti, nel caso del tumore al seno, dimostrino difunzionare su donne di ogni etnia, età e altre caratteristiche.Vanno poi ridotti al massimo i numeri dei falsi positivi (che ingannerebbero i radiologi) ed è necessaria la costante presenza del personale sanitario.
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