La nuova vita di Jacinda Ardern
Durante il suoultimo discorso davanti al Parlamento,Jacinda Ardernha detto di non poter stabilire come saranno ricordati i suoi 5 anni alla guida dellaNuova Zelanda, ma di sperare «di aver dimostrato qualcosa di completamente diverso. Che si può essere ansiosi, sensibili, gentili e mostrare i propri sentimenti». Una speranza piuttosto concreta vista lastima pressoché globaleche la accompagna da tempo, dovuta a quanto fatto nelle vesti di Prima Ministra ma anche alle motivazioni che l’hanno spinta a porre fine alla sua carriera politica. Ardern ha infattirassegnato le dimissioni il 19 gennaio 2023,ammettendo dinon avere più le energie sufficientiper portare avanti il ruolo che ricopriva. Un passo indietro inusuale che ha acceso i riflettori sulmondo dellavoro,su quanto possa essere totalizzante e su quando arrivi ilmomento di dire basta. Ora, a distanza di quasi 3 mesi, è arrivatala sua ultima volta in Parlamento, che le ha spalancato le porte di unanuova esistenza, non meno impegnata. Non guidare più la Nazione, infatti, non significa certo ritirarsi a vita privata, né tanto meno smettere di fare la propria parte perché laNuova Zelandacresca e migliori. Proprio per questo, come annunciato dal primo ministro in carica Chris Hipkins, JacindaArdern ha assunto il ruolo di inviata speciale per laChristchurch Call, l’organizzazione da lei creata a seguito dellesparatorie avvenute in 2 moschee di Christchurch per mano di un suprematista bianco,che il 15 marzo 2019 uccise 51 persone, ferendone altrettante.Il feroce attacco era statotrasmesso live da alcuni social network, aggiungendo, se possibile, orrore all’orrore e chiarendo ancora una volta quali possono essere leconseguenze della diffusione online di contenuti di incitamento all’odio, da parte di estremisti, violenti o terroristi. «Sento ancora un dovere a livello personale nei confronti della comunità colpita da questa tragedia», ha dichiarato recentemente Ardern. Pochi mesi dopo la strage, insieme al presidente francese Emmanuel Macron, aveva riunito i capi di Stato e di Governo e i leader del settore tecnologico per convincerli ad aderire allaChristchurch Call. Il progetto invita leNazioni firmatarie, che al momento sono17, ad adottare e applicare leggi chevietino la pubblicazione online di materiale discutibile e pericolosoe a stabilire linee guida riguardo come i media tradizionali possano segnalare atti di terrorismo senza amplificarli. Ma ci sarà anchetanto attivismo greennella nuova vita di Jacinda Ardern, che entrerà a far parte del consiglio di amministrazione delPrince William’s Earthshot Prize, l’organizzazione benefica fondata dal principe William di Galles cheassegna ogni anno 5 premi da 1 milione di sterline ciascuno a realtà che operano per migliorare la situazione ambientale, occupandosi in particolare di ripristino e protezione della natura, pulizia dell’aria, rinascita degli oceani, lotta agli sprechi eclima. L’ex Premier, che durante il proprio Governo si è spesso resa protagonista di iniziative volte alla tutela ambientale, ha affermato di «credere nel potere di Earthshot di incoraggiare e diffondere non solo l’innovazione di cui abbiamo un disperato bisogno, ma anche l’ottimismo». Unimpegno sociale e civileil suo che, quindi, non si interrompe con il distacco dalla politica ma anzi si fortifica, rivivendo in altre forme e senza lasciare indietro nessuno. Lo confermano anche le sue ultime parole pronunciate alla Camera e dirette alledonne: «Si può essere ansiose, sensibili, gentilie mostrare i propri sentimenti.Potete essere madri o no,potete essere ex mormoni o no.Potete essere nerd, piangere, abbracciare, potete essere tutte queste cose e non solo. Potete essere qui,potete governare proprio come ho fatto io».