Gen X e Millennial hanno più soldi di quanto credano

Tra i pochi settori che, dal 2007 a oggi, non sembrano aver subito arresti troviamo ilPrivate Banking(che fornisce servizi bancari e finanziari a clienti privati) che, anche dopo l’ultimo biennio particolarmente difficile, ha registrato una crescita costante del 6,6%. Questo ambitogestisce oltre il 70% del mercato dellefamigliecon portafogli finanziari superiori a 500.000euro, ma solitamente i clienti sono professionisti della classe imprenditoriale o chi vive di rendite, quindi una fascia d’età medio-alta (quasi del tutto assenti i giovani). Va da sé che, nei prossimi 10 anni, ci saranno importanti “passaggi di ricchezza” verso le future generazioni e, di conseguenza, questi numeri sono destinati a cambiare. Ma facciamo un passo in più: analizzando i dati dell’ultimo decennio,l’eta media del Private Bankerè aumentata mentre quella dei consulenti è diminuita drasticamente (nel 2021 gli under 40 erano il 13% del totale, contro il 21% del 2013). Allo stesso tempo, le persone che hanno meno di 57 anni e chiedono il supporto di una figura professionale per gestire il proprio capitale rappresentano solo il 21% del totale. Risparmi, famiglie… cosa cambia? Secondo l’elaborazioneCensissui dati dellaBanca D’Italiarelativi all’ascesa dellaSilver economy(ovvero l’economia delle persone anziane),la quota di ricchezza degli “over” sul totale di quella delle famiglie italianeè passata in 20 anni dal 20,2% a quasi il40%.In 25 anni, il patrimonio degli anziani è aumentato del 77% mentrequello dei Millennialsi è ridotto del 34,6%.Ma sono proprio le nuove generazioni a uscire più tardi dal nucleo familiare e a incontrare più difficoltà nell’acquisto di una casa. Secondo la ricerca effettuata daFreddie Mac,nel 2019 il 43% dei Millenial viveva in una casa di proprietà,rispetto al 48% deiBoomer(i nati tra il 1946 e il 1964) alla stessa età. Queste percentuali continueranno ad allontanarsi sempre di più perché, mentre le generazioni più anziane continueranno a vivere e lavorare più a lungo, per i giovani aumenteranno i tempi di attesa sia per gli avanzamenti di carriera che per poter usufruire di eventuali eredità. Cosa possiamo aspettarci? L’Associazione Italiana Private Banking(Aipb) ha collaborato conAccentureper condurre uno studio dedicato all’evoluzione delle aspettative e delle esigenze della prossima generazione di clienti e consulenti finanziari.La consulenza finanziaria per la Next Gen: nuovi modelli per gli investitori e i professionisti di domanivuole riflettere proprio riguardo ilpassaggio generazionale dal lato della domanda e dell’offerta. Ciò che emerge è che iMillenial(nati tra gli anni ‘80 e metà dei ‘90) e laGen X(nati tra la metà dei ‘60 e gli ‘80) detiene circa il48% della ricchezza complessiva(circa 600-700 miliardi di euro). Anche se i patrimoni singoli sono più contenuti, a livello complessivo costituiscono un bacino di ricchezza con un grande potenziale. La ricerca è stata realizzata intervistando i risparmiatori tra i 26 e i 55 anni, clienti delle principali banche italiane, sia “tradizionali” che online: solo il 39% del campione dichiara di possedere un prodotto di investimento, il 28% possiede prodotti assicurativi e di protezione, mentre i valori scendono per i prodotti creditizi, con il 20% per i mutui e 12% per i prestiti. Nel complesso, la ricerca fornisce preziose indicazioni riguardo i comportamenti e le preferenze di investimento diMilleniale della Gen X, evidenziando la necessità per le istituzioni finanziarie di adattare i propri prodotti e servizi di investimento alle mutevoli esigenze e preferenze di questo gruppo target.