Cappa da cucina per compost e… piccole grandi idee per il Pianeta

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climaticoe contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso “There is no planet B”. Già, non esiste un pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lanciaidee geniali e invenzioni eccezionali ed ecosostenibili.Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità diriutilizzoo ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fare per salvare il Pianeta, ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita, allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto lemigliori invenzioni che possono aiutare la Terrache abitiamo. Tu sei dei nostri? Komposta Kompostaè un’innovativacappa da cucina, ideata daRithema, che è in grado diessiccare gli alimenti o trasformare gli scartidi frutta e verdura incompost, attraverso il calore proveniente dal piano cottura. Grazie alla termoventilazione, l’acqua contenuta negli alimenti viene eliminata completamente, disidratandoli in pochi minuti e permettendo di ottenere nel giro dicirca 24 ore unpre compostsecco di prima qualità. In assenza di calore proveniente dal piano cottura, inoltre,Kompostaè in grado diattivare cicli automatici di termoventilazione a bassa potenza,assicurando la corretta finalizzazione del processo. La sua tecnologia viaggia in un’ottica disostenibilitàerecupero energetico:infatti, da un lato la trasformazione degli scarti di frutta e verdura incompostpermette diridurre significativamente l’inquinamentoderivante dal trasporto dei rifiuti e di prevenire la proliferazione batterica dovuta alle putrefazioni di rifiuti ammassati, che può generare liquidi inquinanti come il percolato; dall’altro,Kompostapermette disfruttare al meglio tutto ilcaloreproveniente dal piano cottura che, altrimenti, andrebbe perso inutilmente o finirebbe per creare dannose condense nell’ambiente. Heiq Aeoniq Heiq Aeoniqnasce dall’esigenza disostituire i materiali inquinantidi cui si serve l’industria della modaper produrre indumenti, come il poliestere e il nylon. Si tratta, infatti, di unfilato cellulosicorealizzato con materie prime positive dal punto di vista climatico, in modo innovativo con un impatto ambientale molto basso e in grado di riprodurre le proprietà dei filati di poliestere e nylon in una fibra cellulosica, biodegradabile ericiclabile all’infinito. In particolare, i filatiHeiQ AeoniQsono realizzati con biopolimeri cellulosici che durante la crescita si legano al carbonio nell’atmosfera; e la cellulosa non proviene da polpa di legno bensì da tessuto da scarti tessili, rifiuti agricoli (dalle bucce di banana agli scarti della canna da zucchero ai fondi dicaffè) e cellulosa di alta qualità prodotta tramite le biotecnologie, ed è completamente biodegradabile in 12 settimane (contro i secoli impiegati da materiali a base di combustibilifossili). ProFONDO Si tratta di unamacchina in grado di riciclare i fondi di caffèche ogni giorno vengono prodotti e gettati nei bar, trasformandoli inpelletda utilizzare come combustibile per le stufe. Gran parte dei fondi di caffè diventa rifiuto efinisce in discarica,emettendo gas nocivi come il metano, e aumentando leemissioni di CO2. ProFondo,un’idea di Davide D’Amico, studente del Politecnico di Milano, ha trovato la soluzione per riutilizzarli, partendo da 2 tecnologie principali:l’essiccazione e la pellettizzazione. La prima è necessaria per diminuire l’umidità dal 55-75% al 10-15%, mentre la seconda è un processo meccanico che serve a comprimere la biomassa e innalzare la temperatura fino a 70-80°C, per permettere alla lignina contenuta nel caffè di ammorbidirsi e agire da collante. Nel dettaglio: i fondi di caffè esausti, dopo essere stati raccolti durante la giornata lavorativa, vengono versati all’interno della macchina; la biomassa arriva direttamente nella camera di riscaldamento (che è un contenitore metallico dotato di elementi riscaldanti flessibili), mentre un mescolatore garantisce l’omogeneità del processo. Un sensore misura la temperatura e quando l’asciugatura è terminata, la camera si apre e il caffè scende, raggiungendo il punto in cui sono presenti 2 rulli che costringono la biomassa a passare attraverso i fori di una trafila matrice dove, grazie alla pressione meccanica e al riscaldamento,si trasforma in pellete viene raccolta all’interno di un contenitore.