Splash! Pizza, cd, legno: dove si buttano?

Splash! Pizza, cd, legno: dove si buttano?

 

L’insegnamento dellaraccolta differenziatanelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero impararecome dividere i rifiutinei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento diricicloesmaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località. In fondo, siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare.Dove si butta questo? E quello?Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già. Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca didissipare la nebbia della raccolta differenziatache avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare“Splash”nel contenitore giusto. Cartone della pizza Per me una Diavola, grazie. Spesso noi italiani abbiamo il rito settimanale di mangiare lapizzain compagnia, con un preciso giorno dedicato al piatto più amato. Anche a casa, da asporto, a tutti i costi. Hanno fatto il giro del web le immagini del giovane che si è ritrovato dalle parti degli scontri tra tifosi di Napoli ed Eintracht Francoforte: ha continuato ad addentare il suo trancio dal cartone aperto, mentre correva per mettere al riparo se stesso e il cibo, curando con grande attenzione che il prezioso contenuto non si rovesciasse. Un eroe. D’altra parte, recentementel’Unione europea ha confermato il valore della Pizza Napoletana con il suo “bollino di ufficialità”: il 25 novembre ha approvato la richiesta del Belpaese di inserirla nel registro delle Specialità tradizionali garantite (Stg). Finita la pietanza e leccati i baffi,c’è da buttare il contenitore.Per farlo nel modo corretto, occorre condurre una piccola ma onesta analisi della situazione. In che condizioni è?Se il cartone è pulitoe privo di ingredienti avanzati, va insieme allacarta: di solito il coperchio risulta intonso e, quindi, viene strappato via. Se invece èsporco(magari con un po’ di mozzarella che resta sempre appiccicata), è necessario gettarei residui di cibi nell’umidoe ilcontenitore(appiattito) nell’indifferenziata, a meno che non sia compostabile. Consultare le indicazioni del proprio Comuneè comunque sempre una buona pratica, soprattutto per ripassare il calendario dei ritiri di ogni tipo di rifiuto. Speriamo che il tifoso-corridore sia riuscito a informarsi durante la fuga. Cd C’è chi ama il suono deivinili, chi ha nostalgia deicd, chi è nato nell’era delle canzoni liquide digitali. Di sicuro, qualsiasi sia il formato scelto,la musica ha un potere curativoche accompagna le nostre giornate, confermato persino dalla scienza: un gruppo di ricercatori dell’Università di Catania ha condotto una revisione riguardo gli effetti dellamusicoterapia,rilevando quelli positivi su stress, ansia e dolore, ma anche sui parametri fisiologici. In tempi di guerra (come i nostri) il documentarioKissing the futuresi è chiesto se la musica può salvare le persone da quel tipo di violenza: presentato alla Berlinale, racconta del concerto degli U2 a Sarajevo nel ‘97 e di come per molti sia stato il simbolo della rinascita degli abitanti della Bosnia-Erzegovina dopo la guerra. Non ci sono dubbi riguardo il valore di quest’arte, quindi. Ma siccome non siamo tutti collezionisti, può arrivare il momento di doversiliberare da qualche pacco di compact disc,magari che non funzionano più. È bene agire in modo da ridurre l’impatto ambientale dei supporti. Concentrandoci suicd, va tenuto presente che sono fatti al90% da policarbonatoe solo per una minima parte contengono alluminio, oltre a vernici e coloranti. Quindi i “dischi” e le loro custodie, dvd inclusi, vanno buttatinel bidone del secco.Va ricordato, però, che con un pizzico di creatività e abilità manuale possono essere riutilizzati in tanti modi, a esempio come oggetti di arredo. Inoltre pare che, appesi sui balconi, tengano lontani i piccioni… Legno Quasi dimenticato per colpa di acciaio e cemento, illegnosta tornando a essere una materia importante, con il Nord Europa che fa sempre da traino in termini di scelte ambientaliste. In questo contesto,Amsterdamlavora al primo quartiere tutto di legno: nel 2025 nascerà così ilMandela Buurt,un intero isolato conabitazioni di edilizia sostenibile,in grado di abbattere le emissioni di CO2. Abbiamo un esempio anche in Italia: a Venezia, c’è una villa monofamiliare green, prefabbricata in legno e ad alta efficienza energetica. Questo materiale, in genere facile da recuperare e riciclare, include una vasta galassia:cassette per la frutta, assi, potature, mobili vecchi. Quando si tratta di smaltire, può venire la tentazione di lasciare tutto nell’indifferenziata o nel secco, ma è sbagliato. La soluzione giusta è andare aicassonetti del legno nell’eco-centro. In alcuni Comuni c’è un servizio apposito per gli ingombranti: si chiama e ci si accorda per il ritiro. Bisogna invece fare attenzione agli oggetti di legno, come ibastoncini del gelato: quelli vanno nell’organico.