Milano omaggia Guy Bourdin

 

Negli spazi diARMANI/SILOSaMilano, approda uno dei più grandifotografi di modadel secolo scorso:Guy Bourdin. Parigino di nascita,impara il mestiere del fotografo durante il servizio militare a Dakar. Una volta tornato nella capitale francese, Bourdin fa il suo ingresso nel mondo artistico sotto l’ala protettrice di Man Ray. Fotografie in bianco e nero si alternano a scatti a colori:il più delle volte, l’oggetto pubblicizzato non è palese.Chi guarda deve entrare nella foto, leggerla, cercare di capire. Unafotografiadivertente, provocatoria, ricca di riferimenti espliciti, che si tratti di Edward Hopper o Alfred Hitchcock. Il cinema, infatti, è diventato negli anni elemento centrale della sua ricerca, con tratti ispirati a “trame misteriose”. Charles Jourdan, Autumn 1970, И 2023, The Guy Bourdin Estate Invite for MAFA, AD Agency 1972, И 2023, The Guy Bourdin Estate scaled Invite for MAFA, AD Agency 1972, И 2023, The Guy Bourdin Estate scaled Charles Jourdan, 1972, И 2023, The Guy Bourdin Estate Charles Jourdan, 1972, И 2023, The Guy Bourdin Estate La mostra milanese cade nel70° anniversario della sua prima mostra fotograficacon lopseudonimodiEdwin Hallan, a Parigi. Sin dall’inizio, i suoi servizi sono stati pubblicati suVogue Parisma il successo è arrivato alla fine degli anni 60’, quando ha iniziato a collaborare con lo stilista di calzature Charles Jourdan, curando le sue campagne pubblicitarie per circa 15 anni. Nel corso della sua carriera, ha lavorato anche perChanel,Issey Miyake, Emanuel Ungaro, Gianni Versace, così come per marchi extra-moda qualiPentaxoLoewe. I suoiscattisono famosi per essere inquietanti, sensuali, talvolta straniantie riescono, ancora oggi, dopo oltre 3 decenni dalla sua morte, ad ammaliare e quasi stordire lo spettatore.