Effetto romcom: l’aumento della gentrification nelle grandi città

DaLondraaParigi, fino aNew York, i quartieri più dinamici costituisconol’ambientazione perfetta per i film su giovani che si innamorano, ma attirando l’attenzione su queste aree, talvolta,il rischio è di accelerare la commercializzazioneche spesso finisce per distruggerli; ne parla ilGuardianpartendo daRye Lane, il nuovo film di Raine Allen-Miller ambientato aPeckham, un quartiere a sud di Londranelle prime fasi della gentrificazione, il progressivo cambiamento socioculturale di un’area urbana da degradata a borghese. Una zona nota per l’esubero delcrimine violentoe dove lo spaccio era fino a 20 anni fa all’ordine del giorno, oggi è diventata unadestinazione popolare e alla moda. Descritta dalNew York Timescome “il cuore pulsane della scena artistica più dinamica di Londra”, adesso ha anche la sua commedia romantica. La pellicola diRaine Allen-Millermira a tramutare un quartiere difficile in unposto luminoso e familiare, distorcendo la sua rappresentazione rispetto alla vita reale. Non pervenuta la presenza disenzatetto, ubriachi, vandali, troviamo invecepersonaggi stravaganti che fanno risplendere le stradecome se tutto avesse una nuova mano di vernice. Ma l’effetto romcomnobilita davvero questi quartieri? La regista di Rye Lane descrive il suo film come «una lettera d’amore al sud di Londra», ma, secondo ilGuardian-“anche una lettera d’amore può diventare una brochure di marketing”. Un precedente illustre del fenomeno era statoNotting Hillnel 1999. Il quartiere a ovest di Londra che è sempre stato al centro dell’identità nera britannica, al tempo del film, era diventato unadestinazione alla moda e costosa, popolare tra personaggi famosi conDavid Cameron o Madonna. Lagentrificazioneè un processo che trasforma un’area relativamente economica in un luogo di attrazione per immigrati e artisti che le danno vita. Questo a sua volta attira persone più benestanti, desiderose di vivere in un’area vivace. Tutto ciò porta aaumentare il valore degli affitti e delle proprietà. Illuogo in cui la gentrificazione e la commedia romantica andarono davvero d’accordo fu la New York negli anni ’80, un periodo digrande rivoluzione per la metropoli americana, la cui crescita demografica ribaltò l’assetto di molti quartieri. I primi ad approfittare dalla fase di rinnovamento furono gliartisti, che in massa presero al balzol’opportunità economica degli affittinel Lower East Side, luogo che diventò il ritrovo di musicisti new wave, punk, studenti, personequeere bohémien. Tutta questa mobilità sollecitò l’interesse degli studi cinematografici, al punto cheNew Yorksembrava essere l’unico posto in America in cui qualcuno si innamorasse. Basti pensare al successo di film comeUna donna in carrieraoStregata dalla luna, per non parlare di quasi tutte le pellicole diWoody Allen, il cui film del 1979Manhattaninizia con la frase narrata da una voce fuori campo: «adorava New York City, la romanticizzava a dismisura, una città che esisteva in bianco, e pulsava al ritmo delle grandi melodie di George Gershwin». Un discorso a parte vale invece per città meno associate al genere romantico, come a esempioBerlino., come evidente nella pellicola Keinohrhasen (300 ore per innamorarsi), il film tedesco del 2007 ambientato a Potsdamer Platz. Anche se il film di Til Schweiger è ambientato nella Berlino degli anni 2000, si notanogli stessi elementi semantici e sintattici del background americano. La città tedesca è infatti, alla pari delle altre ambientazioni romantiche, un luogo glamour, vivace e alla moda che estende un regime estetico neutro di buon gusto. Si tratta però di un’estetica del gentrificato che posizionail film non tanto come cinema di gentrificazione, quanto come un cinema di persone gentrificate. Secondo la giornalista Kim Wilkins diNecsus, infatti, film comeKeinhohrhasen,Berlin, I Love YoueGlücknon hannoniente a che vedere con il genere romcom; piuttosto, è la trasposizione di un sottoinsieme di aspettative derivate dalla tradizione delle commedie americane che, nell’ambiente berlinese, consente a questi film di eseguire una sortadi gentrificazione testuale. Lacommedia romanticafacilita anche uninvestimento di capitale erotico in particolari luoghi urbani, e così facendo partecipa all’inquadramento della percezione simbolica di queste zone comeluoghi del desidero. «Peckham è cambiato in meglio, negli anni 80’ non era così, c’erano un sacco di omicidi e accoltellamenti, non volevi mai essere per strada. Ora puoi camminare libero», hanno dichiarato gli abitanti del quartiere londinese alGuardian. Ma è possibile rigenerarsi senza gentrificazione?L’esperto di rigenerazioneSven Mündnersostiene di sì, sottolineando che i gruppi locali si sono organizzati con successo perpreservare le strutture storiche, combattendo gli elementi intrusivi per mantenere spazi civili comePeckham Levels: «Ciò che rende diversi i luoghi èil livello di investimento emotivo. Conosco un sacco di persone che vivono qui e che hanno davvero il loro cuore a Peckham. È difficile pensare che un quartiere simile si trasformi nella nuova Notting Hill, ma anche se dovesse succedere, quanto potremmo incolpare un film come Rye Lane? Mostra l’amore per un luogo e penso che sia una delle cose migliori che un film possa fare».