Dare nuova vita ai grattacieli antichie agli uffici svuotati dallo smart-working, per trasformarli in appartamenti e condomini. Questa è la nuova moda diNew York, che potrebbe contagiare il resto del mondo. Con i loro palazzi di più piani nel cuore delle città le grandi compagnie hanno contribuito a creare il modello urbanistico di oggi ma la pandemia di Covid-19 e la diffusione del lavoro agile anche dopo i lockdown hanno reso quei luoghi molto meno frequentate, daLondra a Berlino, fino a Milano. Per questo, sono sempre di più gli imprenditori che si stanno chiedendo come riconvertirli. ANew Yorkmentre per gli appartamenti più moderni del centro gli affitti sono ancora alle stelle, tanto che secondo le stime delle agenzie immobiliari si può arrivare addirittura a3700 dollari al meseper soli 36 metriquadrati, il valore degli edifici più datati e obsoleti sta crollando rapidamente. I proprietari quindi si trovano a scegliere tra spendere molti soldi per rinnovare uffici che difficilmente verranno ancora usati, oppure tentare un investimento potenzialmente più redditizio:renderli delleabitazioni. Il sindaco della città,Eric Adams, si è mostrato favorevole all’iniziativa, che reputa un’occasione per eliminare lacarenza cronica di alloggiaManhattan, dove a causa dei regolamenti in vigore le nuove costruzioni sono molto costose e lente nella realizzazione.Le tariffe mensili sull’isola sfiorano i 4.100 dollari(+15% rispetto al gennaio 2022) ed è aumentato il numero dipersone senza fissa dimora. Anche se alcuni funzionari cittadini non sono convinti che la soluzione sia risolutiva, la riconversione delle sedi delle aziende in torri residenziali può essere comunque un’opportunità, se non altro perdare nuova vita a palazzoni di 30 o più piani abbandonati. Molti edifici però non sono adatti a questo tipo di operazione. Gli uffici più moderni, per esempio, non hanno la quantità minima difinestrenecessarie a far entrare la luce naturale e la ventilazione nelle abitazioni, ipavimentisono composti da grandi lastre, poco adatte all’uso abitativo e spesso il numero diascensoriè eccessivo per un edificio residenziale. In diversi edifici poi non sono presenti abbastanzaspazi apertioppure ladensità di uffici per piano è superiorea quella consentita per gli appartamenti.e le deroghe, richieste dai costruttori, sono difficili da ottenere e spesso rallentano i lavori. Nemmeno tutte le aree sono adatte alle torri residenziali. ANew York, come in diverse altre città europee, i quartieri che ospitano ipoli industriali e le grandi fabbrichesono particolarmente rumorosi o inquinati. LaSilverstein Properties, una ditta newyorkese che opera nel settore, ha stimato, tramite l’intelligenza artificiale che, su circa2500 edificipresenti sulla 96esima strada della Grande Mela, solo323 sarebbero idonei a diventare condomini. Un numero apparentemente basso ma secondo le previsioni se si riuscisse a convertire solo una parte di questi nei prossimi sette o otto anni si riuscirebbero a creare fino a15 mila nuove unità abitative, una quota minima ma non trascurabile delle500 mila promessedal sindaco Adams nei prossimi dieci anni. Le riconversioni sono però costose. Il prezzo per realizzare un’operazione di questo tipo su vecchio edificio, secondo i dati condivisi daBermen, un’altra azienda del settore, si aggira sui5 milioni di dollariper l’acquisto e sui14 milioni per i lavori. Le vendite di contro sono molto redditizie: il prezzo di un nuovo condominio a Midtown arriva fino185 milioni di dollarie c’è chi mira addirittura ad alzare questa cifra, ristrutturando immobili di lusso. Gli imprenditori edili però chiedono incentivi, e non solo dalla città di New York ma anche dal governo federale diWashington. Questa nuova tendenza sembra destinata a lasciare il segno non solo negliStati Uniti, ma ad affrancarsi anche inEuropa. Dalla City diLondraa piazza Gae Aulenti aMilanosono numerosi le torri e gli uffici a beneficiare di una nuova destinazione d’uso e nel capoluogo lombardo esiste già qualche esperimento simile: nel progetto delMind Innovation District, sorto nell’area destinataall’Expo 2015, è infatti prevista anche la trasformazione di uno degli edifici in uno studentato.
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