La risposta (europea) di TikTok alle preoccupazioni Usa

La risposta (europea) di TikTok alle preoccupazioni Usa

 

Altro giro di vite dellaCasa BiancasuTikTok. Dopo che il mese scorso ha dato alle agenzie federali unultimatumdi 30 giorni prima di cancellareTikTokdaidispositivi governativi, la Casa Bianca ha sostenuto ildisegno di leggepresentato il 7 marzo da una dozzina di senatori bipartisan allo scopo di dotare l’amministrazione Biden dimaggiori poteri di controllosul social network cinese di proprietà diByteDancee altre tecnologie. I timori riguardano la possibilità che il governo di Pechino utilizzi l’app illegalmente per ottenere informazioni sensibili degli utenti, rappresentando una minaccia per laprivacydei cittadini e lasicurezzanazionale. In direzione analoga si sono mossi di recente anche ilCanada, l’Unione europea(prima Consiglio e Commissione Ue, poi anche l’Europarlamento) e i governi nazionali di oltre la metà degliStati Uniti. La proposta legislativa presentata in Campidoglio, secondo quantoriferitodal democraticoMark Warner, a capo del Comitato per l’intelligence del Senato, darebbe al Dipartimento del Commercio la possibilità di imporre restrizioni fino al divieto diTikTok, e si applicherebbe anche ad altre tecnologie provenienti da Cina,Russia,Corea del Nord,Iran,VenezuelaeCuba. Alla lettera, il testo del disegno di legge, ribattezzatoRestrict Act, prescrive alla Segretaria del Commercio, ruolo attualmente ricoperto daGina Raimondo, di «identificare, scoraggiare, interrompere, prevenire, vietare, indagare o mitigare in altro modo» i rischi associati alle tecnologie di questi Paesi stranieri. Oltre ai social media, l’attenzione del dipartimento statunitense è rivolta a monitorare una vasta gamma di prodotti e servizi che includono e-commerce, piattaforme per i pagamenti digitali, intelligenza artificiale, informatica quantistica e droni. La portavoce diTikTokBrooke Oberwetter, dal canto suo, ha replicato che vietare l’utilizzo dell’app negli Stati Uniti equivarrebbe a «undivieto di esportazione della cultura e dei valori americania oltre un miliardo di persone che utilizzano il nostro servizio in tutto il mondo». Il 23 marzo l’amministratore delegato diTikTok,Shou Zi Chew, dovrebbetestimoniaredavanti al Comitato per l’energia e il commerciodella Camera, in quella che sarebbe la sua prima apparizione davanti a un comitato del Congresso statunitense. Ieri, intanto,TikTokha voluto rassicurare il mercato Ueannunciandoil “progetto Clover”, definito dall’azienda «un nuovo standard nella sicurezza europea dei dati». Si tratta nello specifico della creazione didue data-center: il primo aDublino, in aggiunta a quello giàprevistonella capitale irlandese, e l’altro aHamar, in Norvegia. «Il progettoCloverè un programma incentrato sulla creazione diun’enclave sicura per i dati degli utentiTikTokeuropei», ha dichiaratoTheo Bertram, vice president, government relations & public policy diTikTokin Europa. «Questa iniziativa introdurrà una serie di nuove misure per rafforzare le protezioni esistenti e allineare ulteriormente il nostro approccio generale alla governance dei dati con il principio della sovranità europea dei dati». I tre data center saranno ultimatientro il 2024, e l’azienda afferma che il sito norvegese funzionerà con il 100% di energia rinnovabile proveniente principalmente dall’energia idroelettrica locale. Una volta operativi, i centri di elaborazione dati rappresenteranno un investimento complessivo annuale stimato in1,2 miliardi di euro.