Elly Schlein è la nuova segretaria del Partito democratico
«Sono immensamente grata perché insieme abbiamo fatto unapiccola grande rivoluzione.Anche questa volta non ci hanno visto arrivare. Il popolo democratico è vivo, c’è ed è pronto a rialzarsi. È un mandato chiaro a cambiare davvero, volti, metodo e visione, con una linea chiara che metta al centro il contrasto a ogni tipo di disuguaglianza e alla precarietà, per un lavoro dignitoso e che affronti con massima urgenza e serietà l’emergenza climatica». Queste le prime parole diElly Schlein,elettasegretaria del Partito democraticocon il 53,8% dei consensi. Da quando ilPdsi affida alleprimarieper eleggere il proprio leader non era mai successo che il verdetto dei circoli, doveStefano Bonacciniaveva dominato, venisse sovvertito da quello dei gazebo, ma questa voltal’effetto Schlein,contro ogni pronostico, ha avuto la meglio. Per arrivare all’ufficialità della vittoria è stato necessario aspettare fino alle23:20circa quando, con lo spoglio a oltre l’80% e le percentuali diSchlein al 53,8%,Bonaccini è intervenuto sul palco di Casalecchio di Reno perconcedere la vittoriaalla sfidante. «Vi chiedo di mandare un grande applauso a Elly Schlein – ha chiesto, assicurando la piena collaborazione a colei che fino a pochi mesi fa era il suo braccio destro alla guida dell’Emilia Romagna – La grande responsabilità che assume da questa sera è di occuparsi diun Partito democratico che ha bisogno di reagire e rigenerarsi». Lo spoglio è terminato a tarda nottema già poco dopo le 21:00 la tendenza era stata chiara, conSchleinin testa a Milano, Roma, Torino e in buona parte del nord Italia. Bonaccinidal canto suo ha provato a difendersi come ha potuto in un duello dal quale era certo uscire vincitore. A spingere la nuova segretaria alla vittoria sembra essere stata soprattuttol’affluenzapiù alta del previsto, stimata oltre quota1 milione e 300.000,a sua volta sintomo di una voglia di cambiamento che ha attirato ai gazebo anche chi dalla politica da tempo stava alla larga. «Una grande festa di democrazia e partecipazione», come l’aveva definita il segretario uscenteEnrico Letta, che alla fine ha incoronato la sua regina, sospinta anche da un massiccio consenso social, soprattutto tra i giovani che hanno individuato in lei la figura giusta alla quale affidare il rinnovamento del partito, auspicato da anni ma mai davvero concretizzatosi. A sostenerla, oltre a Dario Franceschini, Andrea Orlando, Nicola Zingaretti e lo stesso Enrico Letta, ci sono i giovani Mattia Santori, Chiara Gribaudo e Chiara Braga. Ora sarà interessante capire se Schlein sarà in grado di smarcarsi, come ha sempre detto di voler fare, dal passato e da un partito che per quanto si professi progressista porta avanti schemi eritualità patriarcali, con gli uomini al comando. Adesso unadonna dichiaratamente femministasi è presa la poltrona più importante, quella di segretaria, e con essa una grande responsabilità:risollevare un partito in affanno.