La moda green di Gucci: che cos’è il Circular Hub per il lusso circolare?

Non più solo l’esperimento di qualche collezione, ma un vero e proprio progetto per “lanciare l’industria del futuro”.Gucci, con il supporto del gruppo franceseKering, apriràin Italia il primo hub per il lusso circolare.L’obiettivo sarà trasformare l’intera filiera dell’alta moda per accelerare la suatransizione verso la sostenibilità. Si punterà alriutilizzo delle materie primedi scarto,anche per il packaging, e alla riduzione dell’impatto ambientale dei processi di realizzazione e trasporto dei capi, in accordo sia con gli obiettivi delPnrrche con leregolamentazioni europeeper la riduzione delle emissioni al 2030. Il primo Circular Hub sarà avviato inToscana, negli stabilimentiArtLabdi Scandicci per la ricerca, a Firenze, e di Campi Bisenzio per la logistica. Unapiattaformadiopen innovationpermetterà di ideare e condividere soluzioni circolari nella rete con oltre700 fornitori diretti, 3.500 subfornitoridiGucciin Italia, coinvolgendo, in una seconda fase, anche gli altri clienti diKering. L’ambizione è infatti quella di lanciare un nuovo modello produttivo, all’insegna dellasostenibilità Il Circular Hub di Gucci Il progetto è sostenuto dagliAccordi per l’Innovazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Le sue attività si concentreranno principalmente in 5 aree. 1. Ricerca e sviluppo: gli esperti diKering Material Innovation Lab (MIL)di Milano collaboreranno con i tecnici di prodotto per abbigliamento, pelletteria, calzature e accessori dei centri d’avanguardia di artigianato industriale e di sperimentazione diGuccidi Scandicci e di Novara, in Piemonte. Parteciperanno anche altri partner e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che fornirà un supporto scientifico. L’obiettivo sarà studiare tecnologie innovative e digitali, per migliorare la qualità dei prodotti, con una maggioredurabilità, riparabilità e riciclabilità,nell’ottica dell’economia circolare. Si tenterà inoltre di ottimizzare i processi di trasformazione e di lavorazione delle materie prime per ridurre l’impatto del settore moda sull’ambiente. 2.Logistica:GuccieKeringcercheranno di incentivare le aziende delle filiere a tracciare i prodotti e restituire gli scarti all’azienda, per inserirli nei processi recupero e rigenerazione. 3. Partnership industriali: oltre lo studio dei ricercatori, ci sarà anche il miglioramento tecnologico degli impianti di produzione e riciclo dei materiali. Saranno sviluppati nuovi canali di approvvigionamento locali e di consolidamento della filiera per favorire lo sviluppo del primoMade in Italycircolare. 4.Condivisione del valore: i brevetti, le tecniche e il know-how del nuovo Circular Hub di Gucci saranno messi successivamente a disposizione di altre aziende. Il principio diopen innovationprevede infatti di coinvolgere un numero sempre maggiore di fornitori e partner industriali. 5.Esg: il progetto punta a trasformare le performance di impatto ambientale delGruppo Keringe diGucci, per un minor consumo di risorse, per la riduzione delle emissioni di gas serra – fino al 60% grazie al riutilizzo degli scarti produttivi solo della pelletteria – e la creazione di occupazione di qualità. «L’industria della moda ha oggi la responsabilità di stimolare azioni concrete e trovare soluzioni in grado di accelerare il cambiamento,ripensandoanche allemodalità produttivee all’impiego delle risorse. La creazione del Circular Hub è un importante traguardo e nasce proprio per perseguire quest’obiettivo. È motivo di orgoglio per me che l’Hub nasca in Italia, sede di alcuni dei più importanti e rinomati poli produttivi e del know-how del Gruppo – ha commentatoMarie-Claire Daveu,Chief Sustainability and Institutional Affairs OfficerdiKering- La collaborazione conGucciha dato vita al nuovo Circular Hub e ciò è testimonianza non solo di una forte comunità di obiettivi all’interno del Gruppo ma anche di un esempio ambizioso che, nella logica dell’open source, vuole essere un invito aperto ad altre realtà a unirsi in questo percorso». «La circolarità ci offre una visione che coinvolge l’intero ciclo produttivo: è una grande sfida per rendere ancora più forte e competitivo ilMade in Italy- ha affermatoAntonella Centra,Executive Vice President, General Counsel, Corporate Affairs & SustainabilitydiGucci- Oggi con Circular Hub abbiamo la responsabilità e soprattutto l’opportunità di creare la strada perl’industria del lusso del futuro. Condividendo i medesimi obiettivi e mettendo a fattore comune risorse, know-how e sinergie, la piattaforma rappresenta uno strumento concreto per abilitare l’intera catena di fornitura e specialmente le piccole e medie imprese, cuore pulsante del nostro Paese, rendendole parte attiva del percorso di innovazione costante che rende unico il saper fare italiano nel mondo». Il progetto è complementare alle attività delConsorzio Re.Crea -coordinato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana per gestire i rifiuti e promuovere l’innovazione del riciclo – del quale Gucci è socio promotore. La Maison è inoltre partner strategico dellaEllen MacArthur Foundation, per accelerare il percorso virtuoso verso la circolarità.