Perché il New York Times ha fatto causa alla Commissione Ue

 

IlNew York Timesvuole portare in tribunale la Commissione Ue. Il quotidiano statunitense, infatti, ha intentato una causa contro l’esecutivo dell’Unione europea con l’accusa dinon aver reso pubblici i messaggiscambiati tra la Presidente della Commissione Ue Ursulavon der LeyeneAlbert Bourla, amministratore delegato diPfizer, in merito all’acquisto didosi di vaccino anti Covid-19. Lorivelail quotidianoPolitico Europe, secondo quanto riferito da due fonti a conoscenza dei fatti. La causa è stata presentata al Tribunale dell’Ue edepositatapresso il registro pubblico dellaCorte di Giustizia dell’Unione europeail 25 gennaio, ma i dettagli non sono ancora stati resi noti. L’azione legale, spiegaPolitico, fa seguito a un’inchiesta condotta nel gennaio 2022 dallameditatrice europeaEmily O’Reilly, che ha rilevato unacattiva amministrazionenei tentativi della Commissione di recuperare i messaggi di testo a seguito di una richiesta di accesso pubblico da parte del giornalista del blog tedesconetzpolitik.orgAlexander Fanta. L’art. 42 dellaCarta dei diritti fondamentali dell’Unione europeastabilisceche ogni cittadino dell’Unione ha il diritto di accedere ai documenti delle istituzioni, organi e organismi dell’Unione, «a prescindere dal loro supporto». «Quindi, anche se la Commissione trovasse un motivo per negare l’accesso ai testi, dovrebbe fornire una motivazione legale – sostiene Fanta – Ma quando ho chiesto alla Commissione i messaggi di testo tra Von der Leyen e Bourla, hannoaffermatochenon esisteva alcun documentodel genere». «Quindi – si domanda il giornalista –, solo perché un messaggio è stato inviato da un telefono, piuttosto che da un computer, dovrebbe essere segretamente immune dalla trasparenza?». Per questo nel settembre 2021 Fanta ha scelto disporgere denuncia. È emerso che la Commissionenon ritiene di dover inserire i messaggidi testo nel registro dei documenti «a causa della natura “di breve durata” del loro contenuto». La Mediatrice ha tuttavia raccomandato all’esecutivo Ue di chiedere all’ufficio personale della Presidente della Commissione di cercare nuovamente i messaggi di testo pertinenti, chiarendo che la ricerca «non dovrebbe essere limitataai documenti registrati o ai documenti che soddisfano i criteri interni di registrazione». Il 12 luglio dello scorso anno, in seguito alrifiuto della Commissione, la Mediatrice europea si è infinepronunciataribadendo la sua constatazione di cattiva amministrazione. All’inizio del 2021, dopo i ritardi nelle consegne da parte di AstraZeneca, von der Leyennegoziòpersonalmente con Pfizer un accordo per la fornitura di1,8 miliardi di dosidi vaccino. Secondo Fanta, questo potrebbe essere «il più grande contenzioso sulla trasparenza dell’Ue negli ultimi dieci anni».

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