L’inverno è (finalmente) arrivato, ma l’agricoltura soffre

L’inverno è (finalmente) arrivato, ma l’agricoltura soffre

 

La band torineseEugenio in via di Gioiaha disegnato, in una notte e insieme a 150 volontari, una scritta in piazza San Carlo, a Torino:Ti amo ancora,dedicata alla Terra.Sarà l’aria di San Valentino, sarà l’amore che si respira tra la gente e sui social, saranno i cuori che hanno invaso le vetrine dei negozi o forse saranno, banalmente, soltanto ricordi rievocati nella memoria a furia di leggere dichiarazioni ovunque, ma oggi quelTi amo ancoraè tornato a fare effetto. Ti amo ancora, Terra. Nonostante tutto quello che ti ho fatto negli ultimi anni:potrebbe essere un valido seguito per la frase della band. Ti amo ancora, sì. Eppure nessuno ha fatto nulla per dimostrarlo, provando a cambiare lo stato delle cose e aiutarti a combattere una guerra contro ilcambiamento climatico. Lo dimostra l’analisi condotta daColdirettisui dati raccolti dall’European Severe Weather Database(Eswd) riguardo l’ondata di neve e nubifragi che ha investito il Paese nell’ultimo mese e da cui è emerso uno spaventoso+300%. È il dato allarmante relativo all’aumento deglieventi climatici estremiche si sono verificati nei primi 40 giorni del 2023 rispetto allo stesso range di tempo del 2022: un numero che corrisponde a quasi100 situazioni di allertameteoda inizio gennaio, tra bufere, nevicate, bombe d’acqua, vento e tornado.Dati quadruplicatirispetto allo scorso anno che fanno risuonare l’ennesimo campanello d’allarme per una tragedia annunciata e causata dagli effetti del climate change. I primi giorni dell’anno sono stati fuori norma e hanno dato l’illusione di unaprimaveraanticipata,con una temperatura media del Paese di quasi+1 C° (+0,96°C per la precisione), superiore alla media storica del periodo 1991-2020, e addirittura di+1,46gradi nel Nord Italia e di+0,6°Ce+0,65°C,rispettivamente nel Sud e nel Centro. Ma proprio quando ci stavamo abituando al caldo e pensavamo di poter rinunciare prima del tempo a sciarpe e cappelli,le temperature sono crollateed è arrivato l’inverno, quello in cui nessuno credeva più: rigido, tanto gelido da essereanomalo,che ha fatto nevicare sulla sabbia e cheha messo ko l’agricoltura,colpita da gelate improvvise e forti precipitazioni costanti. Con il gelo di queste settimane, infatti, sono statedanneggiate le coltivazioni invernalicome cavoli, verze, cicorie, e broccoli – sottolineaColdiretti- ma anche le patate, con il 50% della produzione più adulta che nella provincia di Lecce è andato perso perché bruciato dal gelo venuto dal mare, con il vento polare e l’abbassamento repentino delle temperature che non consentono al ghiaccio di sciogliersi,compromettendo gravemente la produzione. Sbalzi termici improvvisi che hanno distrutto non solo il raccolto, ma anche piante, fiori e alberi. Unintero settore al collassoche – come se non bastasse – per correre ai ripari e salvare ciò che può dovrà aumentare ilriscaldamento delleserree, di conseguenza, subirel’impennata delle bollette energetiche. Le rose, infatti, non fioriscono senza una temperatura fissa di almeno 15 gradi e così anche le gerbere, mentre le orchidee vogliono almeno 20-22 gradi per sbocciare e 14 ore di illuminazione: in assenza di riscaldamento, muoiono. Così, senza fioriture e colori, a causa delletemperature rigidedelle ultime settimane sembrerebbero a rischio anche i magnifici bouquet degli innamorati. Un pericolo, però, che nasconde un aspetto positivo e spinge finalmente a ripensare la festa dei cuori inchiave sostenibile,lasciando crescere e sbocciare i fiori e optando per un’alternativavalida, concreta e originale per il Pianeta. Infatti, qualcuno ha pensato che sarebbe bello – e decisamente più intelligente -correre ai ripariregalando alberi da piantaretraAfrica,Asiae persino inItalia,per sostenere progetti di sostenibilità ambientale e sociale. Un regalo amico dell’ambiente, sostenibile e duraturo negli anni per sostituire quei tradizionali bouquet che, per quanto bellissimi, mantengono colori vivi e brillanti solo per una manciata di giorni. Tra le iniziative, c’è il progetto diTreedom,piattaforma web con sede a Firenze che permette di piantare un albero a distanza e seguire la storia del progetto agro forestale a cui darà vita. In occasione diSan Valentino,Treedomha lanciato il progettoDillo con un albero,un’idea sostenibile che dà la possibilità a chiunque lo voglia di regalare alla persona amata unalbero- a scelta tra l’anacardo, l’arancio, il banano, la jacaranda, il mango, la maracuja e il frutto della passione – che viene vienepiantato direttamente da contadini locali,portando così benefici non solo ambientali, ma anche sociali ed economici alle loro comunità: un dono unico e importante per il futuro della Terra, un modo originale e sostenibile per dichiarare il proprio amore al o alla partner, ma soprattutto al Pianeta. E allora, in qualche modo, ritorna in mente quella frase degliEugenio in via di Gioiae trova un finale diverso:Ti amo ancora, Terra. E, nonostante quello che ti ho fatto negli ultimi anni, ripartiamo da progetti come Treedom.