Disabilità: quali misure sono previste dalla Legge di Bilancio?

Disabilità: quali misure sono previste dalla Legge di Bilancio?

 

Come ogni anno negli ultimi giorni del mese di dicembre il Parlamento ha varato laLegge di Bilancioper l’anno seguente, e, come di consueto, nella miriade di commi che compongono questa legge vitale per le finanze pubbliche sono presenti in ordine sparso una serie didisposizioni che riguardano i portatori di disabilità. Guardando alla Legge di Bilancio 2023 – vale a dire laLegge 29 dicembre 2022, n. 197- occorre anzitutto segnalare l’art. 1, comma 365. Da un un lato, è stataconfermata per tutto il 2024 e il 2025 l’agevolazione fiscaledi cui al DL 19 maggio 2020, n. 34 riconosciuta in caso diinterventi edilizi volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, da esercitare sotto forma di detrazione del 75% delle spese sostenute. Dall’altro, è stata introdotta la previsione secondo cui ledeliberazioni dell’assemblea condominialeaventi a oggetti i lavori in questione possono essere approvate con la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresentinoalmeno un terzo del valore millesimale dell’edificio. A questo proposito, vale la pena segnalare chela disciplina dell’agevolazione fiscale resta comunque invariata, pertanto continueranno a trovare applicazione sia la ripartizione della detrazione in 5 quote annuali di pari importo sia i limiti all’ammontare complessivo della spesa ammessa alla detrazione a seconda della tipologia di abitazione(50.000€ per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno; 40.000€ moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari; 30.000€ moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari). Occorre poi richiamare l’attenzione sull’art. 1, comma 579, in forza del quale, a decorrere dal 1° gennaio 2023, gli importi delleborse di studio percepite dagli studenti universitari con disabilitànon saranno più computate ai fini del calcolo e del raggiungimento dei limiti reddituali per lapercezione dell’assegno mensile di assistenzain favore degli invalidi civili parziali, dellapensionein favore degli invalidi civili totali, dell’assegno mensile di assistenza in favoredei sordi e della pensione in favore dei ciechi civili assoluti o parziali. Tra le misure di maggior impatto appare infine degno di notal’art. 1, commi 362-364, mediante il quale è stato istituito presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze il“Fondo per le periferie inclusive”, con una dotazione di 10 milioni di euro, volto a finanziare progetti nei Comuni con popolazione superiore a 300.000 abitanti perfavorire l’inclusione sociale delle persone con disabilità nelle periferiee il miglioramento del loro livello diautonomia. A valutare i progetti saranno chiamati due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei Ministri o dell’Autorità condelega in materia di disabilità, un rappresentante rispettivamente del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, del Ministero dell’Economia e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e un rappresentante dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (Anci), mentre per sapere itempi e le modalità di presentazione delle domande,nonché i criteri di valutazione dei relativi progetti sarà necessario attendere unapposito decreto interministeriale, che dovrà essere emanato entro 90 giorni dalla pubblicazione della Legge di Bilancio 2023.