Amazon: problemi in paradiso?

Amazon: problemi in paradiso?

 

Amazon-gigante dell’e-commerce nato come umile libreria online nel 1994, diventata poi uno dei più grandi colossi tecnologici – oggi combatte l’aumento dei costie assiste a ungrave calo degli utili.Il margine operativo della società nel terzo trimestre dello scorso anno ha raggiunto solo il 2%: è il picco più basso dal 2017. La multinazionale è arrivata aperdere nel 2022 ben 26 miliardi di dollari difree cash flow- ovvero il flusso di cassa disponibile per l’azienda, dopo aver sottratto gli investimenti di capitale – chiudendo l’anno con un utile netto di 0,3 miliardi, in calo rispetto ai 14,3 miliardi dell’anno precedente. Ma il difficile periodo vissuto daAmazonsta accomunandomolte altrebig tech,che hanno vistorallentare la domanda di prodotti digitalia seguito della fine dell’emergenza epidemiologica, trovandosi a sostenerecosti sempre crescenti. Licenziamenti Il primo passo per la maggior parte di queste aziende tecnologiche è iltaglio al personaleche, dopo le enormi assunzioni pandemiche, toccano ora decine di migliaia di lavoratori. La stessaAmazonnel mese di gennaio ha annunciato 18.000 licenziamenti,pari al 6% della sua forza lavoro, nel tentativo di ridimensionare un’unità aziendale che, secondo quanto riferito, perdeva circa 5 miliardi di dollari all’anno. Durante glianni della pandemia, quando i blocchi nazionali hanno creato un boom negli acquisti online,Amazonsi è espansa in modo molto più aggressivo rispetto ai suoi competitors, raddoppiando le dimensioni della sua rete di evasione ordini. L’azienda ha attuato una grande espansione del suo magazzino e della sua rete logistica, con l’obiettivo di offrire la consegna dei prodotti in un giorno ai suoi membriPrime, aggiungendo una superficie di circa 12 milioni di metri quadrati, che comprende magazzini, data center, negozi e uffici. In quel periodo, superando gli investimenti di qualsiasi altra azienda al mondo, la spesa in conto capitale di Amazon ha raggiunto i100 miliardi di dollari,a cui si aggiungono ulteriori 60 miliardi di dollari nello scorso anno, destinati oltre che a magazzini e veicoli anche ai data centerAmazon Web Services(Aws, divisione cloud diAmazon).Nel primo trimestre del 2022, la multinazionale ha ammesso chegli eccessi nelleassunzionie nelle costruzioni aggiungevano ciascuna 2 miliardi di dollari ai suoi costi trimestrali rispetto al 2021; conseguenza simile hanno avuto gli aumenti nel costo del carburante e nei salari dei propri dipendenti. Domanda debole Il colosso tecnologico si trova in una situazione difficile, dovendo affrontare principalmente 3 grandi sfide: un’attività divendita al dettaglio in perdita,ladecelerazione dei motori di cassa diAwse dell’attività pubblicitaria, e una crescenteconcorrenza. A dicembre i consumatori americani hanno speso l’1,1% in meno rispetto al mese precedente, causando perdite operative annuali che nella divisione retail – vendita al dettaglio – ammontano a circa 30 miliardi di dollari. Si parla didomanda debole, poiché gli acquirenti tendono a frenare la spesa per articoli discrezionali, sempre piùalla ricerca di buoni affariche garantiscano un risparmio. Una possibile soluzione per l’azienda, che soddisfi le aspettative sugli utili, contrastando al tempo stesso un calo dei volumi di vendita, è l’aumento dei prezzi, come quello del 10% sperimentato ultimamente dalla multinazionaleProcter & Gamble.Molti altri rivenditori stanno invecescontando le merci per ridurre le rimanenze: è il caso delle auto elettriche diTesla, i cui prezzi sono diminuiti del 20% a livello globale. Spesa pubblicitaria Un altro motivo di preoccupazione perAmazonè dato dallaspesa pubblicitaria, avendo speso circa 1 miliardo di dollari per ottenere i diritti di streaming di alcune partite di football americano, oltre a relativi annunci pubblicitari. Allo stesso tempo, però,la crescita annua delle vendite pubblicitarie è rallentatadrasticamente, passando dal 53% del 2021 al 25% del terzo trimestre del 2022. AncheAmazon Web Services -su cui le giovani aziende tecnologiche si erano affrettate a spostare i propri dati durante la pandemia – orasta rallentando i suoi ricavi,a causa di un calo degli ordini da parte dei propri clienti aziendali. Inoltre, l’aumento deiprezzi dell’energia,soprattutto in Europa, ha reso molto più costoso mantenere in funzione i data center. A ottobre Brian Olsavsky,Chief Financial Officerdi Amazon, ha ammesso che la crescita annuale delle vendite di Aws era scesa a circa il 25%, la più lenta mai registrata. Concorrenza Altro grave ostacolo per il colosso tecnologico è rappresentato dall’inasprimento dellaconcorrenza.Mentre il Covid ha spinto gli acquirenti online,i rivenditori tradizionali hanno spostato la loro attenzione sull’e-commerce, migliorando la propria capacità di consegna ed evasione ordini, anche attraverso l’acquisizione di piattaforme di shopping online. Ma i rivali diAmazonstanno facendo sentire la loro minaccia anche nelle attività non al dettaglio, come i servizi di cloud, consumando il vantaggio della prima mossa diAws, la cui quota di mercato globale nel settore si è stabilizzata a circa il 30% negli ultimi tre anni. Quali sono le possibili soluzioni? In questo periodo storico, il compito principale del Ceo Andy Jassy rimane quello dicontenere i costi, aumentando i rendimenti.È così che il prezzo dell’abbonamentoPrimein America è stato aumentato da 119$ a 139$ all’anno. MaAmazonha deciso di cestinare molti progetti,annullando la costruzione di dozzine di magazzini e chiudendo altrettanti negozi fisici -che vendevano articoli dalla valutazione minima di 4 stelle – ma anche togliendo dal commercio il dispositivo per videochiamateAmazon Glow,e ilrobotdomesticoAstro 2.0. Un possibile spiraglio potrebbe essere offerto dal collegamento tra il cloud e la vendita al dettaglio che possa, per esempio, sfruttare i nuovi strumenti di intelligenza artificiale di cui disponeAwsper indirizzare gli acquirenti direttamente sull’e-commerce. Ma, col tempo,Amazonpotrebbe specializzarsi anche nellavendita a individui e ad aziende di servizi -e non più solo beni di consumo – sempre più assistiti dall’intelligenza artificiale. Il colosso dell’e-commerce vanta già da ora scommesse diinvestimentomultimiliardarie suKuiper, un’impresa a banda larga satellitare, eZoox, un’impresa di auto a guida autonoma. Non mancano investimenti nella sanità, avendo acquistato l’anno scorsoOne Medical,fornitore di cure primarie, e avendo lanciatoAmazon Clinic,in grado di offrire consulenze virtuali per oltre 20 disturbi. Inoltre, il 24 gennaio è stato presentatoRxPass, un servizio di abbonamento per i membriPrimeattualmente attivo solo in America, che con soli 5 dollari al mese – inclusa consegna – permette di ricevere farmaci generici per le patologie più comuni. Come dichiarato dal Ceo Jassy,Amazonsta lavorando duramente per ridurre i costi, senza rinunciare però a investimenti strategici a lungo termine che possano cambiare significativamente l’esperienza del cliente. Solo così,bilanciando la spesa in conto capitale con alcune scommesse mirate,Amazonpotrebbe tornare all’affidabilità e all’alta redditività di un tempo.