Francia: donne e giovani in piazza contro la riforma delle pensioni

Francia: donne e giovani in piazza contro la riforma delle pensioni

 

InFrancia, le giornate di manifestazione escioperocontro lariforma delle pensioni- iniziate il 19 gennaio – hanno coinvolto finora oltre1 milione di persone.Ci sono donne e giovani cheprotestano contro le disuguaglianze di generenel sistema pensionisticoe contro una riforma che viene accusata di favorire precarietà lavorativa e sovrapproduzione. Negli ultimi mesi, il presidente Macronha ribadito più volteche è necessario modificare il sistema di welfare del Paese a partire da unaumento degli anni di lavoro.In Francia l’attualeetà pensionabile a 62 anniè tra le più basse in Europa, dove in media gli uomini vanno in pensione a 64 anni e 4 mesi e le donne con un anno di attività in meno. Ma laproposta presentata dalla Prima Ministra Elisabeth Bornedialzare l’età pensionabileequiparandola alla media europea ha scatenato dure critiche, a cominciare dai sindacati. Tutte e 8 le principali organizzazioni sindacali francesi hanno aderito agli scioperi in corso in questi giorni e Patricia Devron, segretaria del gruppo intersindacale,ha di recente chiesto al Governodiritirare il progetto di riforma, anche a fronte degli effetti negativi che questa potrebbe avere per i lavoratori portatori di invalidità e handicap. Ma a preoccupare lemanifestanti francesisono le conseguenze legate alladisuguaglianze di genereche questa riforma potrebbe accentuare. La ricercatrice Christiane Marty, membro del Consiglio scientifico dell’associazioneAttace della FondazioneCopernic,ha messo in lucecome le modifiche prospettate siano in linea con la logica che caratterizza il processo di interventi sulle pensioni avviato in Francia dagli ‘90:inasprire le condizioni di accesso alla pensione a tariffa piena e modificare il calcolo della pensione al ribasso. In particolare, secondo la sua analisi, laminore redistribuzione dellepensioniprevista dalla riforma andrebbe a svantaggio delle lavoratrici, perché più soggette asalari bassi, aperiodi di lavoro part-timee all’interruzione dell’attività lavorativa, contribuendo così all’abbassamento del livello pensionistico delle donne rispetto a quello dei loro colleghi uomini. Il timore di un incremento delle disparità di genere nel sistema pensionistico sembrerebbe in parte confermato dallo stesso studio sulla riforma delle pensioni realizzato dal Governo.Nella relazione si diceinfatti cheridurre le disuguaglianze tra le pensioni sarà possibile solo nel lungo periodo,ammettendo che “il divario pensionistico medio tra donne e uomini rimarrà significativo per le generazioni che liquideranno le loro pensioni nel prossimo decennio”. A subire in buona parte gli effetti della riforma saranno quindi i giovani contribuenti.Lo sostiene anche il sindacato degli studenti francesi (Unef), secondo cui questa misura favorisce la precarietà dei lavoratori, ma anche una logica di sovraconsumo e sovrapproduzione in contrasto con la lotta al riscaldamento globale. Dei150.000 studentiscesi in piazzanegli ultimi giorni, in molti hanno criticato lamancanza di interventi che agevolino l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro,la riduzione dei salari e le misure che riducono il sostegno allo studio, ma non solo. Il Governo franceseè accusatodipreferire l’incremento della produzione ai diritti sociali,a discapito degli effetti negativi che questo approccio può avere nella lotta al riscaldamento climatico. Nel frattempo, mentre lo stop dei trasporti pubblici e la chiusura di scuole e raffinerie di petrolio hanno creato disagi in tutto il Paese, il supporto alla mobilitazione in Francia è arrivato anche dallaCgile dallaConfederazione Europea dei Sindacati,che ritengono la riformaun pericolo comune per i diritti sociali. Non a caso in Europa,secondo l’Ocse, l’età pensionabile è destinata a crescere sempre di piùe l’Italia è tra i Paesi in cui l’aumento degli anni di lavoro dovrebbe essere maggiore.