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ho letto con interesse questo articolo di Elisabetta Ambrosi https://www.lasvolta.it/4942/altro-che-fusione-noi-dobbiamo-credere-davvero-nelle-rinnovabili Premetto che ho sempre letto con piacere gli articoli di Elisabetta, che comparivano su Il Fatto Quotidiano ( sperando che non sia un caso di omonimia) ed ho scritto spesso commenti aggiuntivi. Anche questa volta avrei qualcosa da dire di mio, perché l’articolo ben fatto e ben congeniato dovrebbe dare una ‘svolta’ definitiva vero le rinnovabili, ELIMINANDO LA CONFUSIONE CHE VIENE FATTA dal mainstream e dai cosiddetti ‘esperti’. Quello che dirò potrà sembrare paradossale, e in questo caso vi invito a contattarmi e ad affrontare assieme de visu eventuali vostre considerazioni. Se invece le trovate corrette, allora direi che è il caso che questi articoli abbiano un ‘passo’ decisamente diverso al fine di : – ELIMINARE LA CONFUSIONE artatamente creata per impedire che si capisca la verità, cosa che succede continuamente in questi ultimi decenni – SMASCHERARE i ‘falsi esperti’ in modo inoppugnabile mettendoli con le spalle al muro – PROVOCARE le associazioni ambientaliste, che più che fare qualcosa per l’ambiente anche loro non fanno altro che fare confusione, facendo appelli invece che dare spiegazioni. Il fatto è che ormai il FV, dopo anni di demonizzazione continua, è lanciato ormai in modo irresistibile. Perché allora c’è ancora questa confusione??? Semplicemente perché, come mi è SEMPRE capitato nel mio lavoro, quando si guardano i singoli elementi, la piccole differenze non si riescono a percepire nè a far percepire. In questi casi basta ‘andare’ nei GRANDI NUMERI perché la VERITA’ risalti in modo inconfutabile. E la VERITA’ è MOLTO SEMPLICE : – basta un campo fotovoltaico da 100mila kmq nel Sahara per produrre TUTTA l’energia che serve a TUTTO il mondo per un anno, MWh più o MWh meno. – il Mondo consuma circa 14 miliardi di TEP – un TEP a energia elettrica equivalente diciamo che corrisponde a 5MWh (per semplificare i calcoli) – servono quindi 70 miliardi di MWh – un pannello da 335Wh ( ma ora ce ne sono da 400 Wp e anche più, sto parlando di 60 celle standard, poi ci sono i grandi formai che costano meno x Wp anche da 700 Wp, ma tengo il formato standard sempre per facilitare i calcoli) in un anno nel Sahara ( 3000 ore di insolazione) produce 1 MWh – servono quindi 70 miliardi di pannelli – che occupano 1,70 mq cioè 120mila kmq … Beh io ancora nel 2018 avevo una offerta per una installazione su tetto di capannoni da allevamento di polli a 800 € a kWp corrispondenti allora a 3,3 pannelli quindi circa 250 €/pannello, ma mettiamo pure 300€ a pannello quindi – 70.000.000.000 x 300 € = 21.000.000.000.000 cioè 21 mila miliardi di euro – cosa si risparmia minimo?? il costo equivalente dei 14miliardi di TEP come estrazione trasporto che, con un costo a barel di 80€, possiamo stimare in 560 €/ton??? (poi mancano i costi di raffinazione e trasporto alla pompa per renderlo fruibile ) quindi 14 miliardi per 560 = circa 7.800 miliardi … in pratica in meno di 3 anni ci si ripaga tutto … e con gli interessi … e poi ci sarebbe energia gratis, con i soli costi di trasporto e gestione. A questo punto siccome ci sono 50 milioni di kmq di deserti nel mondo, certo non manca lo spazio. Non certo come metanodotti, ma come accumulo a lungo termine … ma ormai le tecnologie cominciano a esserci e molto più flessibili, distribuibili e adattabili di quelle delle fonti fossili … Questo vuole solo essere un esempio, che è inutile star lì a fare discorsi tanto cavillosi … i ‘numeri’ sono inconfutabili il Sole scarica 140mila TW sulla Terra … 10mila volte l’energia che consumiamo … sulle batterie ormai si sta arrivando a densità energetiche incredibili … e anche lì siamo ancora agli inizi e le litio, che sembrava l’unica tecnologi, è ormai sorpassata. Due link ma sensa dimenticare le batterie a flusso oppure le batterie della LAVO a idrogeno… e soprattutto le supercap che ritengo prossime a un ulteriore salto di densità energetica passando dai 100mila F a 500mila o anche 1 milione. https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/batteria-rivoluzionaria-creata-dal-mit-costa-1-6-di-quelle-agli-ioni-di-litio-e-non-si-incendia/ https://www.fanpage.it/innovazione/scienze/cosa-sappiamo-delle-nuove-batterie-al-sale-marino-hanno-4-volte-la-capacita-di-quelle-al-litio/ Credo che ci siano dati ed elementi per fare articoli che diano VERAMENTE UNASVOLTA e finalmente chiariscano le tante cretinate che vengono dette, come quella sulla fusione nucleare che dopo 50 anni d promesse ora ha davanti ancora 50 anni di promesse, ma chissà perché lì vengono spesi miliardi a profusione ( il progetto ITER europeo da 6 miliardi è passato a 60 e non si sa ancora nulla …) mentre nelle VERE tecnologie green a basso costo, certe che non hanno pericoli … ecco quelle non vengono più demonizzate perché non si può più … ma grazie anche agli ‘ambientalisti’ ignoranti ( nel senso etimologico del termine) che non si sono MAI esposti con NULLA la confusione è sempre regnata sovrana. Io nel 2013 ho installato un 6 kWp, che con il 50% di detrazione fiscale avevo calcolato mi rientrasse in 6 anni ( 1000 €/anno) in realtà, avendo scelto tutto materiale di prima qualità, e avendo prodotta moltapiù energia di quella preventivata , ho coperto la spesa in meno di 5 anni!! Cioè anche senza il 50% in 9 anni rientravo della spesa … e quindi ora per 30 anni (almeno) è risparmio assicurato … Mi auguro che finalmente svoltiate facendo articoli corretti sulle rinnovabili che tolgano i “dubbi degli stupidi” agli ignoranti. mi sembra che la sua lettera, quasi un articolo vero e proprio, vada nella direzione di quanto da me scritto sulle energie rinnovabili. Se la fusione è tecnicamente possibile, non ci porterà ad alcuna salvezza oggi perché servono alcuni decenni per poter avere le prime centrali operative. Mentre, al contrario, abbiamo una energia infinita a nostra disposizione che, come lei nota, potrebbe realmente risolvere tutti i nostri problemi energetici, e quindi anche relativi alla crisi climatica. Ma è vero, purtroppo, che non ci crediamo abbastanza. Questo non vuol dire che non esistano alcuni problemi, a esempio quello dell’adeguamento delle reti o in questa fase contingente la scarsità di materiali, ma nulla che non si possa superare con la volontà politica di farle, le rinnovabili. Perché non si proceda in Italia a tutta velocità su questo fronte, a differenza di tantissimi altri paesi del mondo, me lo spiego da un lato con l’ignoranza, dall’altro con gli interessi legati alla produzione e vendita di gas (non so quale dei due sia peggiore). La confusione, come lei nota, è anche giornalistica, visto che se è vero che oggi giornali un minimo parlano di crisi climatica e delle sue conseguenze, raramente legano gli articoli giustamente catastrofici alle soluzioni, che, appunto, ci sono. Quanto alla sua critica alle associazioni ambientaliste, non so a quali si riferisse in particolare. La recente polemica tra Wwf, Legambiente e Fai da un lato e Italia Nostra dall’altro è però un buon esempio che racconta come se da un lato le più importanti associazioni si siano apertamente schierate non solo a favore dell rinnovabili, ma soprattutto perché si proceda più celermente e autorizzando i progetti senza vincoli incomprensibili di sorta, dall’altro ci sono quelle che ancora si appellano a una difesa, nel senso più conservatore del termine, del paesaggio che non ci possiamo più permettere, proprio anche ai fini della protezione dei nostri beni culturali esposti agli estremi climatici sempre più violenti. Delle due l’una: o accettiamo una modifica del nostro paesaggio alla quale potremmo onestamente abituarci senza troppi choc estetici, oppure ci godiamo il nostro paesaggio fino a che non sarà distrutto dalla crisi climatica. Mi sembra un atteggiamento piuttosto egoista, specie pensando alle generazioni che crescono e quelle in arrivo. O no? Ringrazio sia per la vostra buona volontà nel ricercare un minimo di verità, e poi per la possibilità di precisare meglio il mio pensiero. Darò le rispostein verde …direttamente nel testo della d.ssa Ambrosi, che se non sbaglio è laureata anche lei anche se non si firma. … Intanto la ringrazio per la sua risposta che immaginavo sarebbe arrivata dato che quando rispondevo su Il Fatto lei NON ha mai mancato di colloquiare … e devo precisare UNICA tra tutti. mi sembra che la sua lettera, quasi un articolo vero e proprio, vada nella direzione di quanto da me scritto sulle energie rinnovabili. … certo che va esattamente nella sua direzione ma forse NON è stato colto il punto in cui ho posto il mio segnale di ATTENZIONE … NON è la ‘direzione’ a essere diversa … sono le ‘notizie’ che vengono pubblicate che “non dicono quanto si potrebbe dire” … In altri termini 1) è bello dire “c’è il fotovoltaico che è una ENERGIA RINNOVABILE” … e fermarsi lì … e quindi “subire” il “fuoco di ritorno” dei detrattori che sappiano sono ben pagati da decenni per dire mezze bugie con il chiarissimo scopo di creare quei dubbi e quella confusione di cui poi lei parla più avanti … è dal 2004 che quando li trovo all’ingresso dei convegni li “sputtano” pubblicamente e li sfido a fermarsi per la pausa ma poi non li trovavo più . La più ricorrente era che un pannello FV non produceva abbastanza energia in tutta la sua vita utile per produrle l’energia per produrlo … questa bastavano due conti per “smacchiarla” come dice Bersani. La più consistente ma anche la più falsa è che tutte le energie rinnovabili non potranno mai produrre tutta l’energia che sarebbe servita … Siccome per “smacchiare” anche questa bastano quattro conteggi da elementari, mi sono sempre meravigliato che anche persone molto competenti, ingegneri affermati e capacissimi di fare calcoli complicati : – primo : non si fossero fatti da solo le verifiche – secondo : quando gli facevo le operazioni , rimanevano con gli occhi sbarrati … ma siccome facevano la figura degli emeriti imbecilli , allora preferivano NON crederci … E questo atteggiamento innesca tutto un altro discorso che però è molto lungo e non affronto qui … Ma negli anni ho trovato le prove che deve essere la stampa che riporta certe notizie … altrimenti il singolo non viene creduto NEMMENO QUANDO FAI TOCCARE CON MANO LE PROVE 2) quale è quindi l’atteggiamento che DEVE TENERE LA STAMPA??? per me NON È SOLO DARE LA DIREZIONE MA ANCHE DIMOSTRARE PERCHE’ È QUELLA LA DIREZIONE DA PRENDERE . Faccio un esempio : l’altro giorno ho avuto una diatriba con un esperto di motori a combustione interna che ho attaccato pesantemente sulla tecnologia di quei motori , che in 250 anni NON sono MAI stati rinnovati, pur che i nuovi motori esistessero fin dalla IIWW. Poi finiva con tono di sufficienza affermando che comunque sulla fusione avremmo dovuto andarci perché era l’unico modo per avere energia pulita senza limiti. per prima cosa gli ho rintuzzato i dati che aveva sulla fusione, dato che l’esperimenti in cui avevano ottenuto più energia di quella consumata, era una totale balla, visto che siamo ancora a livello di consumare 300 volte più energia di quella ottenuta, nel processo globale. Comunque la VERA RISPOSTA a tutti questi “ignoranti” che sono anche creduloni e fideisti visto che NON si curano di verificare le informazioni e le scrivono pure, Il Sole scarica sulla Terra 140mila TW, che è circa 10MILA volte l’energia che tutte le nazioni usano in un anno … in pratica se si potesse raccogliere tutta questa energia in pochi giorni si avrebbe TUTTA l’energia di TUTTE le fonti fossili di TUTTA la Terra … passate, presenti e future. Pare che solo la biomassa OGNI ANNO produca quattro volte tutta l’energia consumata, quindi SOLO coltivando alberi si avrebbe energia in abbondanza, oltre che rimettere in sesto parecchie zone del pianeta … Ma il VERO calcolo inconfutabile a parte le necessarie ‘messe a punto’ è questo : 1 tep produce ( secondo la trasformazione termodinamica ) circa 5 MWh elettrici quindi servono 70miliardi di MWh 1 pannello da 335 Wp nel Sahara produce 1 MWh per una superficie di circa 120 mila kmq (100 mila con i nuovi da 400 Wp e 55miliardi di pannelli) che è circa un nono del Sahara … ma nel mondo ci sono circa 50 milioni di kmq di deserti, solo parlando di deserti, senza contare i tetti o le superfici disponibili NON utilizzate Diciamo pure che su quegli impianti si possa parlare di un costo di 300 € a pannello ( nel 2018 avevo offerte di 48mila € per 60 kWp su tetto di capannoni di polli) con il petrolio a 70 $ al barel, il petrolio costa circa 500 $ a ton, quindi 7mila miliardi solo di estrazione e trasporto … in 3 anni ci si ripaga il costo … visto che ancora oggi si “donano” 500 miliardi all’anno alle aziende di prospezione fossile e ancora nulla alle aziende rinnovabili … forse la ‘volontà politica’ non solo non è molto aderente ma con la bocca dice una cosa e poi con le azioni ne fa un’altra … e questo lo può fare proprio perché gli articoli dei giornalisti seri NON DICONO LE CIFRE VERE TOGLIENDO OGNI ALIBI A QUELLI CHE RIMESCOLANO NEL TORBIDO … La stessa cosa fanno le Associazioni Ambientaliste … sono almeno dieci anni che offro la mia consulenza perché DICANO che le tecnologie ci sono … e parlo di tutte da Greenpeace, alla quale ho addirittura scritto di non scrivere puttanate, a FFF a Legaambiente … tutti chiacchierano ma nessuno DICE … La stessa cosa è per TUTTI gli altri problemi … Nel 2010 ho scritto un documento in cui dimostravo che per ogni problema c’era una soluzione ambientalmente sostenibile … dopo 12 anni e molti incontri con personaggi anche ad altissimo livello … ancora NON SI È FATTO NULLA E SOPRATTUTTO NON SI SA NULLA … nonostante che il mio scritto sia rimasto per anni a disposizione su un server tramite il seguente link del CETRI http://cetri-tires.org/press/2013/un-nuovo-approccio-alla-eco-civilta-ambiente-verde-a-ciclo-chiuso-di-alberto-cordioli/ che però ora risulta irraggiungibile … Concludo nella speranza di aver evidenziato quale è la carenza che io ritengo responsabile della confusione che regna sovrana da oltre un decennio sulle rinnovabili … in pratica mancano le dimostrazioni che le rinnovabili : – sono pervasive, cioè si possono mettere in tutto il mondo partendo dal fotovoltatico per le regioni soleggiate ma finendo con tecnologie termiche per quelle meno baciate dal sole, senza dimenticare eolico, idroelettrico e termico – il costo di produzione è inferiore alle fossili … e con certe tecnologie come il FV anche molto inferiori … – non hanno emissioni nè scorie – sono installabili tramite piani previsionali – il problema dell’accumulo è un falso problema perché sono bastati pochi anni di ricerca per definirne almeno una decina di soluzioni, dall’idroelettrico ad accumulo, alle batterie di lungo termine ( sale, ossido di ferro, a flusso) fino a quelle innovative ( quando siamo aoncora gli inizi) con la catura dell’idrogeno, come le batterie della LAVO australiana In pratica se queste notizie fossero state diffuse da almeno il 2010 in poi oggi la popolazione non sarebbe ancora così ignorante … su questa tecnologia come sulle altre … come il recupero della plastica residuale … che oggi … per ben precisa “inerzia” politica è diventato il problema ambientale maggiore al Mondo … vito che anche per quello le soluzioni ci sono … Se la fusione è tecnicamente possibile, non ci porterà ad alcuna salvezza oggi perché servono alcuni decenni per poter avere le prime centrali operative. Mentre, al contrario, abbiamo una energia infinita a nostra disposizione che, come lei nota, potrebbe realmente risolvere tutti i nostri problemi energetici, e quindi anche relativi alla crisi climatica. Ma è vero, purtroppo, che non ci crediamo abbastanza. … se non ci sono articoli ben precisi e soprattutto DIFFUSI la gente NON se ne accorge … https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/05/03/il-tampone-idraulico-ha-un-enorme-potenziale-e-ora-di-scommettere-sulle-rinnovabili/6578218/ questo sempre di Renzo Rosso è ancora migliore https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/15/con-le-energie-rinnovabili-serve-lo-stoccaggio-oggi-lidraulica-e-la-soluzione-migliore/6493077/ Questo non vuol dire che non esistano alcuni problemi, a esempio quello dell’adeguamento delle reti o in questa fase contingente la scarsità di materiali, ma nulla che non si possa superare con la volontà politica di farle, le rinnovabili. Perché non si proceda in Italia a tutta velocità su questo fronte, a differenza di tantissimi altri paesi del mondo, me lo spiego da un lato con l’ignoranza, dall’altro con gli interessi legati alla produzione e vendita di gas (non so quale dei due sia peggiore). La confusione, come lei nota, è anche giornalistica, visto che se è vero che oggi giornali un minimo parlano di crisi climatica e delle sue conseguenze, raramente legano gli articoli giustamente catastrofici alle soluzioni, che, appunto, ci sono. Quanto alla sua critica alle associazioni ambientaliste, non so a quali si riferisse in particolare. La recente polemica tra Wwf, Legambiente e Fai da un lato e Italia Nostra dall’altro è però un buon esempio che racconta come se da un lato le più importanti associazioni si siano apertamente schierate non solo a favore dell rinnovabili, ma soprattutto perché si proceda più celermente e autorizzando i progetti senza vincoli incomprensibili di sorta, dall’altro ci sono quelle che ancora si appellano a una difesa, nel senso più conservatore del termine, del paesaggio che non ci possiamo più permettere, proprio anche ai fini della protezione dei nostri beni culturali esposti agli estremi climatici sempre più violenti. Delle due l’una: o accettiamo una modifica del nostro paesaggio alla quale potremmo onestamente abituarci senza troppi choc estetici, oppure ci godiamo il nostro paesaggio fino a che non sarà distrutto dalla crisi climatica. Mi sembra un atteggiamento piuttosto egoista, specie pensando alle generazioni che crescono e quelle in arrivo. O no? … vede che anche in questa parte finale lei stessa ammette la confusione … certo sono anch’io per la salvaguardia dell’ambiente … perché NON serve rovinarlo … ripeto per il Veneto io ho fatto i conti e basta coprire circa il 30% dei tetti per avere TUTTA l’energia che serve a tutto il Veneto di qualsiasi vettore sia … certo si produce meno che nel Sahara ma la conveninza c’è ancora … e nel Veneto ci sono una marea di superfici NON usate, come le pareti fonoassorbenti lungo le autostrade … oppure un mio amico sta facendo un accordo con le ferrovie per l’alta velocità per tappezzare di pannelli tutti i viadotti in terra o cemento … non occorre per forza installare le pale in località turistiche … Anche perché in Veneto cadono circa 20 miliardi mcubi di acqua di cui i tre quarti in montagna e con tecnologie quali vortex capstone e altre si può fare almeno un quaro dell’energia che serve … se poi si fa accumulo … Ah … e tener presente che il 50% dell’energia in Veneto è consumata dalla abitazioni … Ecco io credo che se la stampa cominciasse a fornire numeri precisi e tecnologie precise per SMENTIRE in anticipo tutte le corbellerie e le confusioni che vengono continuamente fatte dai lestofanti pagati … beh … credo che sarete d’accordo con me che anche le “persone credulone e fideiste” comincerebbero a non avere più alibi … Perché a esempio non si propone un bel Piano Nazionale con numeri ben precisi e lo si pubblica??? I grandi numeri si sa NON sbagliano … Per ultimo, si possono portare gli esempi di Paesi esteri dove ormai non si fanno più investimenti in fossili ma solo in rinnovabili … Ad esempio India gli stessi USA, i paesi qui del nord Africa a cominciare dal Marocco senza dimenticare la Cina … Insomma … basta volere e di dati per “seppellire” i “confusionari a pagamento” ce ne sono a bizzeffe … Se ancora non è chiaro, sono qui