Sostenibilità: i 10 libri più venduti nel 2022

Sostenibilità: i 10 libri più venduti nel 2022

 

Lasostenibilitàè ormai il filtro principale con cui lettrici e lettori studiano e interpretano l’ambientalismo. Tra disubbidienze civili del mondo attivistico e ricorrenti cataclismi, cresce la sensibilità su uno deitemi più ricercati nelle libreriee nei cataloghi online del 2022. Ecco quindii 10 libri che parlano di ambiente e sostenibilità più venduti nel 2022. 1)Clima: come evitare il disastro climatico. Le soluzioni di oggi, le sfide di domani,Bill Gates (La Nave di Teseo, 400 pagine, 29 €) A un anno dall’uscita risuona ancora ilsaggio del founder di Microsoft dedicato alcambiamento climatico. Sulla scorta del documentario NetflixInside Bill’s Brain: Decoding Bill Gates(2019), l’imprenditore torna a soffermarsi sullepossibili soluzioni per minimizzare le emissionifino a poterle azzerare; un obiettivo non solo auspicato, ma che richiama scienza e istituzioni a una sinergia necessaria. Con uno sguardo eclettico e trasversale, Gates redige un programma ad ampio respiro, tracciando alcune delle strade percorribili per raggirare future catastrofi (forse irreversibili). 2)L’avvocato dell’atomo. In difesa dell’energia nucleare,Luca Romano (Fazi Editore, 394 pagine, 20 €) È senz’altro tra le voci più influenti della “controinformazione” dedicata all’energia nucleare.Luca Romano, fisico e ricercatore, realizza il compendio della sua attività divulgativa,decostruendo luoghi comunie spauracchi legati all’atomo e all’apporto che, le nuove tecnologie a fissione, possono conferirein un’ottica di innovazione sostenibile (sebbene in materiail dibattito sia tuttora vivace:da comparare al saggioTravolti da un atomico destino. Perché non ci fidiamo del nuclearedi Silvia Kuna Ballero). 3)Saggio erotico sulla fine del mondo,Barbascura X (Mondadori, 272 pagine, 12 €) “Alla procrastinazione”, recita con un equivocabile piglio ilare la prima pagina del volume di Barbascura X, chimico e video-performer, nonché autore del celebre formatLa scienza brutta, che racconta suggestive pillole sui retroscena del regno animale (e non solo). A metà tra saggio e racconto grottesco, il testo ripercorrecause ed effetti del disastro ecologico,a partire dalla parabola sgangherata di Rino Bretella, ultimo superstite di un mondo ormai consunto dal surriscaldamento. 4)Così parlò la pianta. Un viaggio straordinario tra scoperte scientifiche e incontri personali con le piante,Monica Gagliano (Nottetempo edizioni, 216 pagine, 17,50 €) L’incedere delriscaldamento globaleha man mano gettato luce sull’importanza delle piante. Le sempre più impellentipreoccupazioni della comunità scientifica,a fronte dell’instabilità delle foreste pluviali, ne sono una forte riprova. In questo scritto, quasi tendente al memoir, Monica Gagliano restituisce un’utilemappatura del mondo vegetale; uno strumento indispensabile per ridiscutere le suggestioni riduzioniste che, nel tempo, hanno concausato le odierne crisi ecosistemiche. 5)La nostra parte. Per la giustizia sociale e ambientale, insieme,Elly Schlein (Mondadori, 216 pagine, 18,50 €) Possiamo quasi ritenerlo illibro-manifestodella possibile leadership diElly Schlein. Pubblicato nel febbraio del 2022, da Vicepresidente dell’Emilia-Romagna ha man mano accompagnato il suo protagonismo nel dibattito pubblico, culminato poi con la candidatura e l’elezione alla Camera dei deputati. Il testo si propone oggi come uno statuto ideale:coniugare giustizia sociale a quella climatica,non senza una critica accorta al neoliberismo e un modello di lotta plurale e transfemminista. 6)La foresta di perle,Franco Berrino con Enrica Bortolazzi (Solferino, 224 pagine, 17 €) Riforestazione: in qualsiasi agenda climatica che si rispetti c’è questo obiettivo.Nel loro testo,Franco Berlino e Enrica Bortolazzi aggiungono un ulteriore tassello a uno dei temi più fertili della saggistica ambientalista:cosa possiamo imparare daglialberi?Il loro linguaggio e, soprattutto, le loro connessioni segrete sembrano suggerirci la risposta: Riconciliarci con un mondo dimenticato, che anela più che mai il nostro ascolto. 7)Cercasi energia,Andrea Moccia (Cairo Editore, 256 pagine, 17 €) L’arena degli influencer di settore continua a godere di vaste platee. Quello di Andrea Moccia, ideatore della piattaformaGeopop, è un nome che ormai da anni riverbera in rete. In questo nuovo testo torna araccontare ilPianeta Terra, indagandone le moderne criticità e suggerendo un ventaglio di soluzioni alle sfide più imminenti, in primis l’approvvigionamento energeticoacuito dal conflitto russo-ucraino. Evento, quest’ultimo, che complica la prospettiva di un mondo sostenibile, ma che non necessariamente preclude la possibilità di immaginare strategie originali ed ecocompatibili. 8)Post crescita. La vita oltre il capitalismo,Tim Jackson (Il Mulino, 296 pagine, 19 €) Giunge in Italia la traduzione deltesto dell’economista Tim Jackson, tra i moderni teorici della “post-crescita” (ora scandito da questo nuovo titolo). Il volume si presenta come autentico decalogo di un paradigma sociale alternativo: dopo crisi finanziarie cicliche, iniquità sociali, la catastrofe climatica e una pandemia globale, Jackson suggerisce unaprovocatoria rilettura del sistema vigente.Destruttura la logica del profitto, in favore di una visione relazione, in cuil’essere umano possa riscoprire il suo “stare nel mondo”. 9)Capitalismo carnivoro. Allevamenti intensivi, carni sintetiche e il futuro del mondo,Francesca Grazioli (Il Saggiatore, 208 pagine, 18,05 €) Al testo di Jackson si accoda ilsaggio incendiario della ricercatrice Francesca Grazioli.Stavolta le storture del capitale trapelano nelle derive dell’industria agroalimentare, nei regimi di lobby e neiconsumi spregiudicati. L’autrice enuncia lecontraddizioni di un mercato incline all’autofagia, incapace di riconoscere i propri limiti; nulla che non possa indurre a ripensare i processi produttivi e, soprattutto, ad accogliereabitudini alimentari consapevoli. 10)La maledizione della noce moscata. Parabole per un Pianeta in crisi,Amitav Ghosh (Neri Pozza edizioni,368 pagine, 19 €) Nella percezione comune si tende astoricizzare la crisi climatica a partire dalle accelerazioni post-industrialidel ‘900.L’opera dell’antropologo Amitav Ghoshsembra però seguire un’altra postura: e se le aberrazioni dell’antropocene fosseroaffiorate col colonialismo? Sulla sfrondo di una grande tragedia dimenticata dell’era moderna, si restituisce il racconto di un’umanità disallineata, prossima a smarrire il dialogo con la natura.La filosofia animista, che innerva le pagine, ci riporta però a una dimensione armonica, di interscambio salvifico con il nostro Pianeta.