Uk: l’incredibile storia dello scandalo delle Tartarughe Ninja

Nel corso degli ultimi anni, i partiti e le figure di spicco della destra americana ed europea hanno inquadrato con successo lacancel culturecome un processo attuato dalla sinistra. Storicamente, è un atto tipico dei Governi più conservatori quello dicensurare film, programmi tv, libri o spettacoli teatrali. Uno degli esempi più eclatanti risale a quando laGran Bretagnaperse la testa per leTartarughe Ninja, ree di diffondere tra i bambini unacultura violenta basata sulle armi delle arti marziali, tanto che il titolo con cui il cartone apparve per la prima volta sugli schermi dellaBbcnon fuTeenage Mutant Ninja Turtles, come doveva essere, bensìTeenage Mutant Hero Turtles. Per capire le ragioni di quellacensura, è necessario esaminare le preoccupazioni emerse per larappresentazione della violenza in televisionenegli anni ‘80 e l’agendaLaw and Orderdel Governo conservatore diMargaret Thatcher.Come spiega Evan Smith- scrittore accademico esperto di estremismi politici – ilpanico morale per la violenza delle arti marzialie la loro rappresentazione nei filmfu preceduto da quello per i film horror estremi- principalmente negli Stati Uniti e in Italia – disponibili in home video, noti come video sgraditi. Con ilVideo Recordings Actdel 1984, molti film famigerati comeDriller Killer,The Last House On The LefteThe Evil Deadfurono effettivamente banditi. Sulla scia di questi video sgraditi, ametà degli anni ‘80 furono sollevate preoccupazioni per la vendita di armi in stile ninjanei negozi di arti marziali, che apparivano nei cataloghi e nelle ultime pagine delle riviste: si pensava che le persone usassero glishurikenneglistadi(e questo si collegòall’emergenza deglihooligans -i tifosi più violenti – di quel periodo). Le preoccupazioni in merito al pessimo esempio delle arti marziali furono sollevate dalBritish Board of Film Classification(Bbfc) già verso la fine degli anni ‘70, quando il segretario di questa organizzazione richiese che tutte le scene di unfilm con Bruce Lee,Enter The Dragon, che coinvolgevano l’utilizzo delnunchakuvenissero rimosse. Un problema piuttosto grosso visto che quell’arma era presente nella stessa copertina promozionale del film. Nel 1986, laMartial Arts CommissionnelRegno Unito, in collaborazione con il Governo,pubblicò nuove linee guida per i commercianti di attrezzature relative alle arti marziali, vietandone la vendita ai minori. Queste linee guida furono messe in discussione in parlamento per tutto il 1986 e il 1987, con parlamentari di entrambi i lati della Camera che chiedevano se fossero necessarie nuove leggi per impedire ai bambini di entrare in possesso di queste “armi da arti marziali potenzialmente pericolose”. Il deputato Labour Tony Banks affermò che unbambino di 8 annia Newham avevaacquistato un dispositivo chiamato artiglio ninja(shuko), a tutti gli effetti un tirapugni chiodato. Nelle elezioni del 1987, i conservatori promettevano nel loro manifesto di rinforzare le leggi contro la vendita e possesso di armi offensive. Nel novembre 1987,il deputato conservatore John Patten elogiò il ministro dell’Interno Douglas Hurdper non aver esitato a “vietare la vendita di armi ripugnanti provenienti da una cultura malata della sopravvivenza e dalle coste più selvagge del mondo delle arti marziali”. L’anno successivo, ilCriminal Justice Act 1988 (Offensive Weapons) Order 1988delineava14 armi in stile ninja che da quel momento furono vietate, tra cuitirapugni, bastoni da spada, artigli, kubotan cavi, artigli da piede, shuriken, cerbottane, kusari gama, kyoketsu shoge e kusari. Il celebre nunchaku di Bruce Lee non fu invece esplicitamente bandito dalla nuova legislazione. Il divieto di vendita di queste armi era tuttavia solo una parte della soluzione per il governo Thatcher, visto lo scandalo sollevato dai media e dai politici sulla rappresentazione dei ninja nei film, in televisione, sui libri e sui giocattoli. La maggior parte dei commenti si soffermava sullaTurtlemaniaper laquantità spropositata di merchandising venduta ai bambini, ma alcuni giornali mettevano in guardia riguardo la cattiva influenza che leHero Turtlesavevano sui bambini britannici. IlDaily Mailpubblicò la storia di un bambino di 4 anni che sarebbe quasi morto dissanguato dopo aver preso a calci una porta di vetro mentre imitava i suoi eroi televisivi nel culto delle Tartarughe Ninja, mentre alDaily Telegraph, la regista Victoria Matheraffermò che«molti giovani furono salvati dalle fogne dove stavano cercando i loro eroi squamosi,l’anziano topo maestro e le radiazioni per trasformarsi in guerrieri alimentati dalla pizza». Potrà sembrare bizzarro ora ma il panico morale verso i ninja in Gran Bretagna in quel periodo era piuttosto concreto. Il1990 -ricordato dagli inglesi come l’anno dellaPoll Tax Riote dell’Inghilterra ai Mondiali di calcio italiani – nella memoria popolare è rimasto un anno in cui i media e i politici credevano che ibambini britannicifossero predisposti aimitare il comportamento di immaginarie tartarughe mutanti.E per questo, l’anno in cui il Governo ha agito, con la legislazione e una forte dose di censura, per impedirlo.