Per Erdogan i curdi continuano a essere un problema

 

Ladissidenza curdacontinua ad agitare laTurchia,fuori e dentro i suoi confini. Dopo leproteste dei manifestanti curdi in Svezianei confronti del Governo turco, il presidente Recep TayyipErdoganha ribadito la propriacontrarietà all’ingresso del Paese scandinavo nella Nato. Da maggio 2022, il veto della Turchia rappresenta il maggior ostacolo all’adesione di Svezia e Finlandia all’alleanza militare. Al centro della contesac’è la richiestadi Erdogan diestradare alcune decine di dissidenti curdidel Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) che i due Paesi hanno ospitato in questi anni come rifugiati politici, ma cheTurchia, Unione europea e Stati Uniti considerano terroristi. Un’altra richiesta avanzata dal Governo turcoè direvocarel’embargo sulla vendita delle armi ad Ankaramesso in atto da Svezia e Finlandia nel 2019, dopo l’operazione militare della Turchia contro la milizia curda in Siria che causò la morte di decine di civili ela denuncia da parte diAmnesty Internationalnei confronti del Governo turco per crimini di guerra. Per il presidente svedese Ulf Kristersson queste richieste sono al momento “inaccettabili” e lo stallo internazionale prosegue. Nel frattempo la Turchia si prepara alleelezioni di maggioconnuovi tentativi di repressione nei confronti delle forze politiche filo-curde. Il 10 gennaio, il procuratore capo dellaCorte Suprema turcaBekir Sahinha chiestoalla Corte Costituzionale dichiudere il Partito Democratico dei Popoli(Hdp), il partito di opposizione filo-curdo che rappresenta la terza forza politica del Parlamento di Ankara. Era già successo nel 2021, quando lo stesso Sahinaveva intentato causacontro il partito accusandolo di collusione con il Partito dei Lavoratori del Kurdistan. Oggi l’Hdp è accusato di essere “l’ufficio di reclutamento” del Pkk. A inizio gennaio la stessa Corte Costituzionaleha bloccatol’accesso dell’Hdp al conto bancario attraverso il quale riceveva finanziamenti statali, riducendo le sue capacità di concorrere alle elezioni. Se altri partiti sono stati chiusi e altri si sono sciolti riformandosi sotto nomi diversi,l’Hdpha dichiaratodi non accettare la sentenzagiudicandola “incompatibile con lo stato di diritto e la democrazia” eavviando un processo contro la decisione della Corte. Nello stesso periodo,l’Hdpha dato inizioa una veglia per chiedere la fine dell’isolamento in carcere del fondatore del PkkAbdullah Öcalan, teorico del confederalismo democratico adottato da alcune comunità curde autonome del Nord-Est della Siria. Oltre a Öcalan, sonomigliaia i deputati, gli attivisti e i sostenitori del Partito Democratico dei Popoli che si trovano al momento nelcarceredi massima sicurezzasull’isola di Imrali. Secondo l’Hdp, il leader curdo e altri parlamentari stanno trascorrendo ladetenzione in condizioni di isolamento e tortura, senza possibilità di incontrare i propri familiari e avvocati, nonostante le richieste internazionali e l’intervento dellaEuropean Association of Lawyers for Democracy & World Human Rightsad agosto 2022. In un recente comunicato stampa, l’Hdp hadichiaratoche questo “​​isolamento è untentativo di soffocare le conquiste democratiche del popolo curdo”.

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