Case d’aste: come è andato il 2022?

Case d’aste: come è andato il 2022?

 

Dopo la crisi daCovid 19, il 2022 ha fatto risplendere il sole sullecase d’asteitaliane che hanno registratoottime venditee un’importante crescita di fatturato. Sul podio,Cambi Casa d’Asteche segna un valore di produzione di42,2 milioni di euro, una crescita del 15,5% rispetto al 2021 e del 63% rispetto al 2020. A dominare le vendite il settore diArte Anticheche costituisce il 38% del fatturato, bene anche per l’Arte ModernaeContemporaneache segna una crescita del 23% rispetto al 2021 (con vendite dal calibro diHomme à la tranche de pastèque,ungouachesu carta dipinto da Pablo Picasso nel 1967). Ad occupare le prime 2 posizioni nellatop 10 delle opere d’arte moderna vendute nel 2022troviamoGiorgio Morandi con 2Nature Morte. La prima è un’opera del 1959 venduta per più di 3,4 milioni di euro (il miglior risultato di sempre per un’opera d’arte moderna in Italia) daSotheby’sa Milano. La seconda, datata al 1932, è stata venduta per quasi 1,7 milioni di euro dalla casa italianaFarsetti Arte. In terza posizione per 1,6 milioni di euro,Colonna, l’emblematica opera diArte PoveradiAlghiero Boetti. L’autore nel 1968 realizzò una serie di colonne che, all’apparenza, ricordavano quelle classiche di epoca romana, ma che sono in realtà state realizzate con numerosi centrini di carta sovrapposti su una colonna di ferro. E ancora, compaiono in classifica artisti comeLucio FontanaconConcetto Spaziale, New York(1962), venduta per 1,2 milioni di euro,Domenico GnoliconMise en plis n 1, per 1,4 milioni di euro eMario Schifanila cui operaMilanoè stata venduta per poco più di un milione di euro. LaFarsetti Artechiude il 2022 con un +30% di fatturato, raggiungendo i 16 milioni di euro. Ottimi risultati anche perIl Ponte, che ha generato un valore di produzione di33,5 milioni di euro. Tra le vendite più rinomate,Concetto Spazialedi Fontana (1959/1960) per 635.000 euro,La metà e il doppiodi Boetti (1976) per 600.000 euro e leOmbre Vagantidi Fausto Melotti (1975) per 137.000 euro. Cosa accade nel mondo? Nelleaste internazionali, ilmercato dell’arteha scatenato la sua forza e la sua perseveranza: le vendite diSotheby’s,Christie’sePhillips(tra le principali case d’aste al mondo) sonoaumentate del 14,7%rispetto al 2021 e di oltre il 40% rispetto al pre-pandemia, generando 7 miliardi e mezzo di dollari. Geograficamente,ad avere avuto il maggior successo èNew York,dove è stato realizzato il 71,4% del fatturato. A seguire, Londra (18,9%) ed Hong Kong (5,4%). Da un punto di vista artistico ottiene il proprio riscatto l’impressionismo, movimento da sempre molto amato e che nel 2022 primeggia con l’incasso di1,72 miliardi di dollari,con un incremento delle vendite dell’80%. Un record che porta i celebri nomi di Monet, Van Gogh e Cezanne. Una lunga strada rispetto a quando il termine “impressionismo” era usato con intento dispregiativo. A livello internazionale,l’opera più pagata del 2022 è di Andy Warhol,Shot Sage Blue Marilyn(1964) venduta lo scorso 9 maggio daChrisitie’sper 195 milioni di dollari. A seguire, per 142 milioni di dollari, la piccola tela di George SeuratLes Poseuses, Ensemble (Petite version)del 1988 e infine l’opera di Paul CezanneLa Montagne Sainte-Victoiredipinta tra il 1888 e il 1890. Il 2022, dunque, è stato un anno di grandi successi tanto in Italia quanto a livello internazionale. Tuttavia nel nostro Paese si è registrata un differenza tra il primo e il secondo semestre.Mentre i primi 6 mesi si sono chiusi con un +7% del fatturato,la seconda parte dell’anno ha perso 0,02 punti percentuali. La causa la ritroviamo nelcalo dei prezzi medi di aggiudicazionedelle opere che hanno raggiunto i5.714 euro di media, il 13% in meno rispetto alla prima metà del 2022 e il 24% in meno rispetto alla seconda metà del 2021. In linea di massima i prezzi medi sono passati da 7.306 euro nel 2021 a 6.055 euro nel 2022. Quindi, se da un lato aumenta il numero di lotti venduti al tempo stessosi riducono i prezzi di aggiudicazione che nel biennio 2018-2019 avevano superato la soglia di 10.000 euro. Si evidenzia, poi, un ulteriore cambio di abitudine degli acquirenti d’arte: se prima della pandemia le vendite più importanti si concentravano nei primi 6 mesi dell’anno adessogli affari più rilevanti si realizzano dopo l’estate.Anche il reportA survey of global collecting in 2022(Art Basel)evidenzia come la pandemia si sia fatta sentire nelle modalità di vendita e acquisto dell’arte. Il numero di partecipanti agli eventi dal 2019 si è notevolmente ridotto vedendo una preferenza per gli eventi locali. Arte e sostenibilità Un nuovo occhio di riguardo è, poi, volto allasostenibilità. Rispetto della natura e tutela della Terra diventano importanti anche nell’arte: sempre secondo il report diArt Basel,il 57% dei collezionisti è disposto a pagare fino al 25% in più per opere sostenibili e a basso impatto ambientale. Nel 2022 il mercato dell’arte ha superato le aspettative e tenuto testa alla crisi. Adesso la domanda è:cosa attendersi per il 2023?La storia ci insegna la grande resilienza dell’arte, ma al tempo stessoil caro vita e l’inflazionestanno corrodendo il potere di acquisto dei consumatorie questo desta delle preoccupazioni. Il mercato dell’arte potrebbe risentirne con effetti nelle quotazioni, soprattutto degli artisti emergenti.