Usa: c’è un problema con l’affermazione di genere

Usa: c’è un problema con l’affermazione di genere

 

Dopo un 2022 durissimo per i diritti della comunità Lgbtq+, gli Stati Uniti non sembrano voler cambiare rotta nel nuovo anno. Sono11 gli Statiche già in queste prime settimane del 2023hanno approvato proposte di legge per attaccare l’accesso ai trattamenti sanitari dellepersone transgender,ed è verosimile aspettarsene altre nei prossimi mesi, in particolare negli Stati a maggioranza repubblicana. Nel mirino di queste leggi ci sono itrattamenti di affermazione di generee coloro che li somministrano, in particolare a soggetti minori. A febbraio dello scorso anno il Governatore repubblicano delTexas, Greg Abbott, sostenuto dal procuratore generale Ken Paxton, aveva dato l’ordine ditrattare qualsiasi situazione di affermazione di genere di bambinəcome abuso. Oggi il Texas vanta ben3 progetti di leggeche classificano le procedure di conferma di genere come una forma di abuso su minori. Nella stessa direzione si è mosso ilTennessee,che solo pochi giorni fa ha dichiarato di volerproteggere la salute e il benessere deə minorivietando, in quanto dannosa, qualsiasi“procedura sanitaria che alteri l’equilibrio ormonale del soggetto, che ne rimuova gli organi genitali o che modifichi il suo aspetto con l’obiettivo di consentire al minore di identificarsi o vivere secondo un’identità non coerente con quella del sesso di nascita, o ogni trattamento volto ad attenuare unpresunto malessereo una presunta angoscia dovuti a una discordanza tra il sesso del minore e la sua identità di genere”. Secondo il testo della legge, questi trattamentiporterebbero a sterilità irreversibile,ad aumentare ilrischio di malattiee di – talvolta fatali – conseguenze psicologiche. Toni allarmistici in netto contrasto con quanto sostenuto dallaWorld Professional Association for Transgender Health(Wpath), che a giugno 2022 ha rilasciatonuove linee guidabasate sull’opinione di esperti e su evidenze scientifiche, abbassando a14 anni l’età minima per iniziare trattamenti ormonali.Secondo l’associazione, eventuali rischi di effetti collaterali – insiti tra l’altro in qualsiasi tipo di trattamento farmacologico – sono molto minori rispetto allasofferenza psicologicae al rischio di depressione e suicidio a cui andrebbero incontro ə giovani impossibilitatə ad accedere al trattamento. Inoltre, iniziare il trattamento in giovane età consente allepersone transgenderdi vivere il cambiamento durante la pubertà, nello stesso periodo deə loro coetaneə. LaWpathraccomanda comunque una valutazione a tutto tondo di ogni singolo caso tenendo conto non solo dell’età dei soggetti, ma anche della loro maturità emotiva, del contesto in cui sono inseriti, del consenso della famiglia e della situazione psicologica. Nonostante alcuni Stati a maggioranza democratica, come l’Illinois, laCaliforniae ilMinnesotaabbiano risposto con leggi cheproteggononon solo le famiglie diminori trans- consentendo di perseguire i trattamenti in sicurezza all’interno dei loro confini – ma anchedonne che vogliono abortirevietando interferenze di altri Stati, le iniziative repubblicane sono sempre più preoccupanti. In ballo infatti non c’è solo la libertà di autodeterminazione deə minori transgender, ma anche delle persone adulte. L’Oklahoma, che si era già fatto notare l’anno scorso per ilSave Women’s Sport Act -che escludeva donne trans dalle competizioni sportive femminili – e per aver costretto le persone transgender a utilizzare i bagni scolastici destinati al sesso assegnato alla nascita, havietato i trattamenti di affermazione di genereper le personesotto i 26 anni, escludendo loro anche dalle procedure coperte dal programmaMedicaid.Ha inoltre bloccato i fondi destinati a strutture che somministrano la procedura a minori di 21 anni. Lo stesso ha fato ilSouth Carolina, che ha introdotto l’obbligo di un certificato medicoe di unavalutazione psichiatricaper soggetti sotto i 21 anni. Secondo Cathy Renna, portavoce dellaNational Lgbtq Task Force, il fiorire di proposte di legge dal taglio così escludente e repressivo èfrutto del clima di odio alimentato durante l’amministrazione Trump. «Ci sono politici, celebrità e persone normali nelle nostre comunità a cui è stato dato il permesso di venire allo scoperto e fare e dire cose pericolose senza pagarne le conseguenze – ha dichiarato all’agenzia di stampaAssociated Press- Questo ha aperto ilvaso di Pandora del sessismo,del razzismo, dell’omofobia,della transfobia e dell’antisemitismo». «Se consideriamo gli ultimi anni – ha aggiunto facendo riferimento alla comunità Lgbtq+ – ci sentiamo sotto attacco come non ci succedeva da decenni».