Contrazioni e rialzi nel mercato immobiliare 2023

Contrazioni e rialzi nel mercato immobiliare 2023

 

Manca la conferma ufficiale da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma è possibile già individuareun sensibile incremento delle vendite di casenel 2022rispetto ai livelli record del 2021, con un vantaggio dioltre il 10% registrato nei primi 9 mesidell’anno, nonostante un quarto trimestre in calo. Stando ai dati elaborati daNomisma, società di Consulenza Aziendale con apposito osservatorio Immobiliare, l’ultimo anno si è chiuso con767.000 compravendite, ben 2,4% in più rispetto al 2021. Oltre a una diminuzione delle transazioni – prevista nel 2023 – di oltre il 13% per via del restringimento della possibilità di ottenere il credito -Nomismaipotizza unincremento dei prezzifino al 2025, in cuiMilanosarà capolista conrialzi del 6% nel triennio, contro una media di 1,9% nelle grandi città e il 2% di Roma. Di conseguenza, il capoluogo lombardo appare sempre più unacittà proibitiva per i redditi medio-bassi,dato che bisognerebbe disporre almeno di 1.382 euro al mese per un mutuo trentennale e 775 nelle aree meno centrali. A diminuire saranno anche i mutui,con uncalo previsto del 19,9%in stretta connessione con i rialzi dei tassi di interesse, da cui conseguirà un aumento degli acquisti per contanti (senza finanziamenti dalle banche). Si allinea alle previsioni sul calo delle compravendite ancheTecnocasa, holding di intermediazione immobiliare, secondo cui, tuttavia, il rialzo della richiesta di investimento e il calo dell’offerta nelle città porteràunaumento dei valori degli immobilitale da garantire la stabilità dei prezzi. Un quadro più favorevole si presume non solo per i venditori di immobili di lusso e promotori di immobili in cantiere, ma anche per gli investitori stranieri che continueranno a investire nel mercato italiano. Con una domanda elevata in tutti i segmenti e prezzi ancora in crescita, secondoScenari Immobiliariilsecondo semestre del 2023 raggiungerà livelli di transazioni analoghi a quelli dello stesso periodo dell’anno precedente, ma solo affidandosi a una certa dose diprudenza. Non a caso, lo scenario economico appare sempre più instabile per via della forteincognita rappresentata dall’andamento dei tassi, a cui i mercati guardano con sempre più attenzione. Stando a quanto rilevato dalla società leader nell’intermediazione immobiliareGruppo Gabetti, il livello attuale delcosto dei mutuiè ancora accettabile. Tuttavia, ulterioririalzi- già preannunciati dallaBanca Centrale Europea-potrebbero far traslare la domandaa causa dello status abitativo da parte di chi lavora in smart working e avrà bisogno di un vano in più dove lavorare o delle famiglie che, per fronteggiare l’incremento dei costi energetici, cercheranno abitazioni più tecnologicamente avanzate e performanti, ricorrendo solo apiccole quote di finanziamento. In tema diaffitti, il mercato italiano mostra unaumento generalizzato. Ma se ci concentriamo sugliaffitti a lungo termine- caratterizzati da un contratto standard di 8 anni – ilCentro studi Fiaipevidenziaun’offerta piuttosto limitatanelle grandi città, ma anche nelle zone di richiamo turistico e neicentri universitari, dove la domanda – schizzata al+45% per le singole e al +41% per le doppierispetto al 2021 – è accompagnata da unaumento spropositato dei costi degli affitti.