Cleopatra è la pagina Wikipedia più vista del 2022

Cleopatra è la pagina Wikipedia più vista del 2022

 

Nel 2022 sono successe molte cose. Laguerra in Ucraina, la morte dipersonaggi che avevano attraversato il secolo scorsoe i primi venti anni di quello attuale, lalunga estate dal caldo record, l’impennata dell’inflazione, solo per citare le prime che saltano alla mente pensando all’anno da poco finito. In questi dodici mesi, però, quello chenon si è verificato è un evento che avesse a che fare con Cleopatra. Non un anniversario, non una mostra, non un’opera che la ritraesse imbrattata dagliattivisti climatici. Eppure, la pagina dedicata alla regina d’Egitto che si dice amasse fare il bagno nel latte d’asina e che aveva fatto capitolare Antonio e Cesareè stata la più visitata della Wikipedia inglese. Come è possibile? A riportare questo dato curioso – e a spiegarne la causa – è statoTaha Yasseri, professore associato della Scuola di Sociologia dell’University College di Dublino, che in un’analisi uscita su The Conversationha spiegato come negli anni passati sul podio delle pagine più viste ci fosserogli eventi e le esperienze condivise più importanti e memorabili: nel 2020, la pandemia diCOVID-19,le elezioni presidenziali statunitensi e la morte di Kobe Bryant, nel 2021Squid Game, Euro 2020 e la morte del principe Filippo. Nel 2022, invece, qualcosa ha stravolto gli equilibri: Jeffrey Damer, l’invasione russa dell’Ucraina, la Coppa del Mondo FIFA 2022 e la morte della Regina Elisabetta sono state sì tra le più visualizzate dagli utenti, ma sul podio c’è lei,la grandeoutsider:Cleopatra. Se la popolarità di Damer si spiega, dice Yasseri, con il successo della serie tvNetflix Monster: The Jeffrey Dahmer Story, come mostra il picco di ricerche dopo la messa in onda il 21 settembre, l’interesse per l’articolo di Cleopatra – che ha avuto un alto numero di lettori tutto l’anno con un picco in ottobre – rimaneva un mistero. “Sebbene ci fossero alcune notizie su un remake del film classico e uno spot del Superbowl con Cleopatra, questenon spiegano completamente il numero significativo di visualizzazioni”, continua. “Anche le statistiche di visualizzazione quotidiana dell’articolo di Cleopatra non indicano alcun evento specifico come causa”. Non solo:l’articolo non ha seguito l’andamento tipico dei trend online, che hanno un rapido picco e un altrettanto breve decadimento dopo un periodo che va solitamente dai 5 agli 8 giorni. Come è possibile? A svelare l’arcano è stato un follower di Twitter che, alla domanda di Yasseri, ha risposto indicando il possibile responsabile: l’app Google Assistant, che utilizza il riconoscimento vocale per consentire agli utenti di interagire con i propri telefoni attraverso la conversazione. Integrata in almeno1 miliardo di dispositivi e con più di 500 milioni di utenti mensili, al momento dell’installazione l’app fa degli esempi dei tipi di richieste che possono essere fatte, come i comandi tipo “apri YouTube” e le ricerche sul web. Una di queste, nel 2022 era proprio“Prova a dire: mostrami Cleopatra su Wikipedia”. Un invito chepiù di 50 milioni di personehanno seguito negli ultimi 12 mesi. Per avere un confronto, prima che Google Assistant si diffondesse nel 2020, le visualizzazioni annuali su Cleopatra eranocirca 2,5 milioni. Quello che potrebbe essere un aneddoto curioso, però, è in realtàun piccolo grande campanello d’allarme, che mostra comele scelte a livello di UI/UX design e dei produttori di smart device possano influenzare gli interessi collettivie avere effetti su larga scala quando raggiungono milioni di utenti attraverso la tecnologia digitale. Non è la prima volta che Google viene criticato per il modo in cui indirizza il percorso degli utenti, guidandoli verso i propri prodotti. In questo caso, non è accaduto nulla di male, “abbiamo solo imparato qualcosa di più su Cleopatra e sulla sua relazione con Giulio Cesare”, scherza Yasseri. Ma cosa accadrebbe se l’interesse degli utenti venisse dirottato verso altri tipi di contenuti? Già una ricerca precedente di Yasseri aveva mostrato come “i collegamenti su Wikipedia possanoindirizzare un traffico significativo verso determinati articolie come la promozione di determinate petizioni sulla prima pagina di un sito Web possa alterare in modo significativo la distribuzione delle firme e quindi le possibilità di ricevereun’attenzione diffusa per determinate cause politiche”. Non solo: “i ricercatori nei campi della scienza dei dati sociali e dell’analisi dei dati web utilizzano spesso statistiche come i volumi di ricerca di Google e le visualizzazioni delle pagine di Wikipedia per studiare le dinamiche di attenzione e popolarità”, ricorda Yasseri. Macosa accade quando questi dati sono manipolati? Il potere che le aziende del tech hanno nelplasmare e influenzare l’attenzione pubblica semplicemente introducendo piccoli cambiamenti non è più un mistero. Questo non è che l’ennesimo tassello. Eppure, non dovremmo abbassare la guardia, nemmeno per una inaspettata lezione di storia.