Nella logica dei commenti #trendtopic oggi sarei due giorni in ritardo per commentare ilgeneroso gestonei confronti dell’Associazione Diredi Chiara Ferragni- e la relativa risposta piccata di Selvaggia Lucarelli – nonché ben tre giorniin ritardo per scriveredel libro delprincipe Harryche pure ho acquistato, scritto dal biografo di Agassi (Open) e anch’esso – lo sapevate? – pensato in gran parte come opera di beneficienza. Se perFerragni si parla di cifre intorno ai 100.000 euro,il duca di Sussexnell’incipit del suo libro dichiara l’elargizione di un1 milione e mezzo di dollari aSentebale, associazione che si occupa di aiutare bambini vulnerabili e giovani affetti da HIV in Botswana and Lesotho. Inoltre, Harry verserà300.000a sterline all’ente non-profitWellChild,che si occupa di assistenza domiciliare di giovani e bambini. Forse, poi occorrerebbe controbattere aLetizia Morattiche il suo “mea culpa” sul Pride arriva un po’ tardino, lamentarsi per laquestione acciseperché sulla benzina è un gran casino – anche se il discorso di 15 minuti deldiario di Giorgiasu Instagramè scuola di dialettica – e poi, ancora, rimbrottare al PD di non aver saputo trovare un accordo degno sullevotazioni online(solo gli sfortunati abitanti vicino al centro andranno quindi ai gazebo!). Ancora,preoccuparsi per il “povero”senatore Richettiche si è sentito un po’ male in aula: ci ricordiamo vero dello scandalo pre-elezioni diFanpage, finito nel dimenticatoio immediatamente dopo il voto? E poi ancora, rallegrarsi per lachiusura dellapiattaforma It’s Art,ringraziando Giampaolo Rossi e Fabrizio Salini che, quando erano in Rai, non hanno sposato l’investimento, e criticare la scelta di un ministro che ha già le sue difficoltà, con un sottosegretario comeVittorio Sgarbi. Sì, per aver pensato diaumentare il prezzo dell’ingresso agli Uffiziè stato accolto come una follia, così come è stata applaudita l’iniziativa di non dare fondi alle aziende in cui sia stata riscontrata violenza nei confronti delle donne. Io, invece, la penso come Sangiuliano, che non conosco personalmente e con cui non condivido pressoché nulla. Però credo che il patrimonio artistico italiano sia un motore importante per lo sviluppo del Paese, e penso che si potrebbero studiare diverse tariffe diverse, giocate a seconda di chi ne fruisce. In modo che entrare in un museo italiano diventi una sorta di “privilegio” per gli stranieri. Cosa che già – di fatto – è, essendo i fortunati titolari delle opere d’arte e del patrimonio artistico più importante del mondo. In questo modo, forse,si potrebbero pagare un po’ meglio i precari della cultura, che oggi, nei musei come altrove, soffrono di remunerazioni troppo basse. E curare un po’ meglio i luoghi. Non era nei trend topic della settimana, invece, una cosa che a mio parere è davvero importante, e che in pochi hanno commentato in questo venerdì 13 gennaio. Siamo stati i primi, come quotidiano, ad aver dato la notizia chela prossima Cop28sarà probabilmente guidata daun signore delle oil companydegli Emirati. Èstata ripresa da diversi giornali e singoli ambientalisti, ma non è nei titoli di testa dei telegiornali comele proteste di Ultima Generazione. In questo senso, continueremo a fare informazione puntuale sull’ambiente, ma una voce in più, a destra o a manca, ci vorrebbe, su quanto sta accadendo. Noi ci vediamo settimana prossima, conDavos!
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