Come iscrivere i figli a scuola?

 

Come fare? Dove iscriverli?Queste “preoccupazioni” non conoscono indirizzi: partonodal nidoe arrivano allesuperiori -vero enigma per tutti i ragazzi che ancora non hanno chiaro quale percorso scegliere – passando per l’asilo,leelementari, lemedie Le famiglie avranno tempodal 9 al 30 gennaioper scegliere, inoltrando la domanda per tutte le classi prime della scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado statale. Saranno via web anche le iscrizioni ai percorsi diistruzionee formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che aderiscono alla procedura telematica. Per gli istituti per l’infanzia, invece, l’istanza resta cartacea. Come iscrivere i figli a scuola: tutte le fasi della procedura Per cominciare la cavalcata verso la preparazione al nuovo anno scolastico, il primo passo è stato proprio degliistituti,cheentro l’8 gennaio hanno dovuto aggiornare e pubblicare il Piano triennale per l’offerta formativa(Ptof). Il preside stabilisce così ilnumero massimo di alunni per ogni istituto,in base agli spazi e organici; icriteri di precedenzasono deliberati dal consiglio d’istituto: a titolo esemplificativo il ministero indica la vicinanza della residenza dell’alunno o particolari impegni lavorativi dei genitori. Cominciamo col dire che, per procedere all’iscrizioni alle scuole, oggibisogna avere un’identità digitale, come specificato anche nella circolare che il ministero dell’Istruzione e del Merito ha inviato agli istituti. Si potrà accedere al sistema di iscrizione dal utilizzando le credenzialiSpid(Sistema pubblico di identità digitale), Cie (Carta di identità elettronica) o eIDAS (electronic IDentification authentication and signature). La funzione per l’abilitazione è già disponibile dallo scorso 19 dicembre. Il secondo passo è quello di cercare quante più informazioni possibili su ciascun istituto eindividuare la scuola di interesse.Per una prima selezione, puoi consultare la sezioneCerca la tua scuolaal sito diScuola in Chiaro,l’applicazione messa a disposizione dal Ministero dell’Istruzione. È possibile scaricare un QR Code che fornirà tutte le notizie su strutture, offerte formative, attrezzature, e confronterà alcuni dati con quelli di altre istituzioni scolastiche del territorio. Una volta deciso,dovrai fare la domandatramite il servizioIscrizioni online 2023/24,reperire materiali e altre informazioni utili. Le domande potranno partire giàoggi dalle ore 8:00, fino alle ore 20:00 del 30 gennaio. Per l’iscrizione è necessario che i genitori diano le informazioni essenziali relative all’alunno per il quale è richiesta l’iscrizione (codice fiscale, nome e cognome, data di nascita, residenza). Le istituzioni scolastiche destinatarie delle domande offrono comunque supporto alle famiglie prive di strumentazione informatica. Modifiche e novità per l’iscrizione dei figli a scuola Il sistemaIscrizioni onlineavviserà le famiglie in tempo reale, tramite mail o App dell’avvenuta registrazione e consentirà di seguire l’iter della domanda di iscrizione. La domanda di iscrizione, che deve essere condivisa da entrambi i genitori, è unica per ciascun studente, ma si potranno indicare fino aaltre 2 preferenze nel caso in cui la scuola scelta avesse un esubero di richiesterispetto ai posti disponibili. Chiuse le iscrizioni, per cambiarescuolao indirizzo di studi sarà necessario presentare una formale richiesta motivata alla scuola di iscrizione e a quella di destinazione. Una volta inviata la domanda,le famiglie rimarranno per qualche giorno in attesa di conoscere se l’istanza è stata accoltanella scuola di prima scelta o se è stata inoltrata verso l’istituto indicato in subordine. In caso di una eccedenza di iscrizionia chi va la precedenza?Le regole in questo caso sono scritte dai consigli di istituto che, prima dell’inizio delle iscrizioni, deliberano i criteri di precedenza. La modalità di selezione rispondono a motivazioni come lavicinanza alla scuolao particolariimpegni lavoratividei genitori. Tasse, contributi e aiuti fiscali Attorno al mese diluglio, quando l’iscrizione è in fase avanzata, la scuola può chiedere alle famiglie diversare un contributo d’istitutoattraverso il sistema di pagamentoPago in reteper coprire, a esempio, i costi dell’assicurazione integrativa annuale, per migliorare l’offerta formativa per l’acquisto di materiali didattici, l’ammodernamento dei laboratori. Le tasse, i contributi obbligatori,nonchéi contributi volontarie le altre erogazioni liberali deliberati dal consiglio di istituto, in quanto connessi alla frequenza scolastica, sonodetraibili dall’imposta sul reddito.Questo vale per la frequenza di qualunque tipologia di scuola, statale, paritaria o degli enti locali. Sonoesonerati dal pagamentodelle tasse scolastiche gli studenti che abbiano conseguito unavotazione non inferiore alla media di otto deciminegli scrutini finali e i figli dicittadini italiani residenti all’esteroche svolgono i loro studi in Italia. L’esonero si può ottenere ancheper motivi economici,per le famiglie che dichiarano un valore Isee pari o inferiore a euro 20.000: è necessario però che lo studente, nell’anno precedente, abbia ottenuto un voto di comportamento non inferiore a otto decimi, che non abbia ricevuto una sanzione disciplinare superiore a 5 giorni di sospensione, e che sia stato promosso. Tra gliaiuti fiscali, l’introduzione dell’assegno unico universale dal 1° marzo 2022 non incide sulle spese di istruzione detraibili per i familiari a carico. Le persone fisiche possonodetrarre dall’Irpef il 19% delle “spese per la frequenzadi scuole dell’infanzia” (asilo), del “primo ciclo di istruzione” (elementari e medie) e della “scuola secondaria di secondo grado” (superiori) del “sistema nazionale di istruzione”, previste dall’articolo 1, Legge 10 marzo 2000, n. 62, in scuole statali e scuole paritarie private e degli enti locali (articolo 15, comma 1, lettera e-bis, Tuir). La spesa agevolata (non la detrazione dall’Irpef) non può superare annualmente 800 euro per alunno o studente (articolo 15, comma 1, lettera e-bis, Tuir), quindi, la detrazione massima è pari a 152 euro (800 per 19%). Contributi dalle Regioni Esistono aiuti e borse di studio che le singole Regioni possono scegliere di mettere in campoper aiutare i genitori nelle spese scolastiche. Leborse di studio Miur,spesso erogate in automatico a chi non è riuscito ad accedere agli aiuti regionali pur avendone fatto richiesta, vannodai 200 ai 500 euro.Presenti poi in ogni Regionemisure per i libri di testo,tramite voucher o servizi di comodato d’uso. È il cosiddettoBonus libristatale, i cui limiti Isee per accedervi variano in base alla normativa adottata dal proprio Comune, Provincia o Regione, a seconda dell’ente erogatore. InLombardiaa esempio la Dote scuola prevede un sostegnoda 1.300 a 3.000 euro, per le famiglie con Isee fino a 40.000 euro,per sostenere le spese di iscrizione e frequenza dei figli a scuole statali, paritarie e non. Insieme alla Dote scuola è anche possibile fare domanda per borsa di studio per merito e il buono per il materiale didattico. Previsti poi in alcuni territori aiuti specifici per le rette d’iscrizione e frequenza di scuole paritarie o per i convitti, come inValle d’Aosta, dovefino a 21.000 euro di Isee è possibile beneficiare di un voucher per la frequenza di collegi, convitti e servizi di doposcuola. InPiemontecon Iseefino a 26.000 euro2 tipi di aiuti non cumulabili: ilsostegno delle spese di iscrizione e frequenza a scuole paritarieo per ilmateriale didattico e i trasporti. Tra i servizi che sostengono economicamente gli studenti anche l’Inps: per la frequenza di scuole di primo e secondo grado, università, per gli studenti fuori sede e gli istituti tecnici superiori (Its), l’ente eroga borse di studio a copertura parziale delle spese per la frequenza.

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