Come funzionano i voucher?

 

Il ritorno deivoucher lavorosegna una svolta importante per tutti coloro che prestano attività lavorativein settori come agricoltura, industria alberghiera e ristorazione, cura della persona e lavoro domestico. Attraverso questiticket, pensionati, studenti under 25, inoccupati, titolari di indennità di disoccupazione, percettori di prestazioni integrative come il reddito di cittadinanza (nel limite massimo di 3.000 euro netti all’anno), lavoratori part-time e stranieri con regolare permesso di soggiorno potranno essereremunerati per le proprie prestazioni occasionalio accessorie – svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro – nel pieno rispetto del fisco. Quanto costano? Il voucher ha un valore nominale di10 euro lordi all’ora, di cui75% incassati direttamente da chi presta l’attività lavorativa. Quindi, la retribuzione ammonta a7,50 euro netti. I rimanenti 2,5 euro si suddividono come segue: il 13% del totale in contributi Inps, il 5% per coprire i costi per la gestione del servizio e il 7% è destinato ai contributi Inail. Come richiederli? Al momento, lamodalità di richiestaper i nuovi voucher introdotti dalla finanziaria 2023non è stata ancora esplicitata.Possiamo tuttavia dedurre che, come in passato, i buoni lavoro potranno essere acquistati dal datore di lavoro: presso lesedi Inps territoriali,pagando una commissione di 1 euro; nellebanchepopolari abilitate; negliuffici postali, essendo muniti di tessera sanitaria e pagando una tassa di 2,50 euro (più iva) per ogni emissione, con un valore massimo di voucher acquistabili al giorno pari a 5.000 euro lordi; pressotabaccherie autorizzate, sempre mostrando codice fiscale, tessera sanitaria o carta d’identità elettronica e versando una commissione di 1,70 euro (in questo caso, potranno essere acquistati buoni di valore massimo pari a 1.000 euro per singola emissione regolata in contanti, oppure 5.000 euro se pagati attraverso carte). Si può effettuare l’acquisto di voucher anche attraverso una specificaprocedura telematica. Occorre prima di tutto registrarsi presso l’Inps, recandosi agli appositi sportelli o alle Associazioni di categoria, chiamando il contact center Inps/Inail oppure direttamente sul sito internet Inps. Il datore di lavoro riceverà quindi una cartaInps Postepay Virtualsulla quale saranno accreditati gli importi dei ticket. Dopo di che, il committente dovrà versare all’Inps il corrispettivo dei buoni che intende acquistare compilando apposito modello F24 ed effettuando un bonifico sul conto corrente postale intestato all’Inps. Infine, il datore di lavoro dovrà dichiarare l’identità di ogni lavoratore coinvolto, con relativo codice fiscale, data di inizio e fine (presunta) dell’attività lavorativa e il luogo di lavoro. Una volta emessi, i voucher hanno valore per 24 mesi. Come si riscuotono? La modalità di riscossionevaria a seconda del luogo in cui i buoni sono stati richiesti. I buoniacquistati negli uffici postalipotranno essereriscossinegli uffici postali stessidal secondo giorno dalla fine della prestazionee comunqueentro 2 anni dall’emissionedel buono stesso. Lostesso limite annualeè previsto per i voucheracquistati presso gli sportelli bancari, che potranno essere riscossi solo nello stesso circuito bancario. Anche i voucher acquistatiin tabaccheriasi potranno otteneredal secondo giorno dalla fine della prestazionenelle tabaccherie convenzionate, ma questa voltaentro 1 annodal giorno dell’emissione. La procedura è diversa per i voucher ottenuti tramiteprocedura telematica: una volta terminata la prestazione, questi potranno essere incassati dal lavoratore direttamentetramite la carta Inps o attraverso bonifico bancario. Le novità per il settore agricolo Per le prestazioni lavorative di natura occasionale svolte nell’ambito delleattività agricole di carattere stagionale, i voucher saranno utilizzabili per unperiodo non superiore a 45 giorninel corso dell’anno solare.Per ogni giornata lavorativa, saranno corrisposti al lavoratorealmeno 3 buoni lavoro, nel rispetto della retribuzione oraria individuata dal contratto collettivo di lavoro stipulato dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. È una misura vantaggiosa o no? Sicuramente l’intento di una forma di pagamento come il voucher è quello dicolmare il vuoto normativo riguardante le attività occasionali accessorie, quindi di mettere in regola sia il datore dilavoroche il lavoratore. Il primo, committente, potràricevere prestazioni lavorative occasionali senza problemi con il fisco,beneficiando anche di una copertura Inail per tutti i possibili incidenti sul lavoro. Il prestatore, oltre a poter integrare il suo reddito con i guadagni derivanti dai lavori occasionali,potrà cumulare ulteriori contributi Inps nei suoi trattamenti pensionistici. Entrambi i vantaggi sarebbero quindi conseguiti nel rispetto della legge, evitando di sconfinare nell’annosa e deleteria piaga dellavoro nero, con cui i lavoratori vengono illecitamente impiegati senza coperture assicurative e tutele dal punto di vista retributivo e fiscale. Ciò che potrebbe far storcere il naso è invece il suo potenzialeutilizzo abusivoda parte di alcuni datori di lavoro, che potrebbero“camuffare” la posizione lavorativadei proprilavoratorinon occasionali, continuandoli a pagare con i voucher senza assumerli con un vero e proprio contratto di lavoro regolare.