Si chiamaiKnife, ed è un elettrobisturi basato sullaspettrometria di massache, secondo una nuova ricercapubblicataa fine novembre sulla rivistaCancers,consente di diagnosticare iltumore all’uteroin pochi secondi rispetto ai circa 40 minuti dei tradizionali metodi istologici per l’identificazione delle cellule tumorali. A inventarlo è statoZoltán Takat, professore presso il dipartimento di Metabolismo, digestione e riproduzione dell’Imperial College London, che collegò un coltello elettrochirurgico a uno spettrometro di massa, uno strumento analitico utilizzato per identificare quali sostanze chimiche sono presenti all’interno di un campione. I coltelli elettrochirurgici utilizzano la corrente per riscaldare rapidamente iltessuto bioptico, tagliandolo e riducendo al minimo la perdita di sangue. Così facendo vaporizzano il tessuto creandofumoche normalmente viene aspirato. L’intuizione di Takat fu quella di comprendere che quel fumo fosse una fonte ricca di informazioni biologiche, e di farlo analizzare dallo spettrometro. Del rivoluzionario “bisturi intelligente” si parla da almeno un decennio ed ègià impiegato per trattare i tumori al seno e al cervello. Nel 2013, i ricercatori dell’Imperial Collegepubblicaronoi promettenti risultati di uno studio finanziato dalNational Institute for Health Researchbritannico insieme al Consiglio europeo della ricerca e al National Innovation Office ungherese. Nel suo primo test in sala operatoria, iKnife diagnosticò campioni di tessuto di81 pazienti con un’accuratezza del 100%. Ora il nuovo studio scientifico finanziato daEve Appeal, il principale ente benefico del Regno Unito per la ricerca contro il cancro, conferma le potenzialità del bisturi elettrico anche per le diagnosi relative al cancro all’utero. «L’iKnife ha diagnosticato in modo affidabile il cancro dell’endometrio in pochi secondi, con un’accuratezza diagnostica dell’89%, riducendo al minimo gli attuali ritardi per le donne in attesa di una diagnosi istopatologica», affermano gli studiosi. «I risultati presentati in questo studio possono aprire la strada a nuovi percorsi diagnostici». «L’iKnife ha ilpotenziale per rivoluzionarecompletamente il modo in cui gestiamo le persone nelle cliniche ad accesso rapido con sanguinamento vaginale anomalo significativo», ha dichiarato alGuardianSadaf Ghaem-Maghami, docente di Oncologia Ginecologica presso il dipartimento di Chirurgia e cancro dell’Imperial College e coautrice della ricerca. Questa metodologia potrebbe inoltrealleviare l’ansia legata ai tempi di attesadei test standard. «Per il 90% delle donne con sanguinamento dopo la menopausa che non è cancro, un modo davvero efficace per tranquillizzarsi», ha dichiaratoAthena Lamnisos, amministratrice delegata di Eve Appeal. «Sappiamo quanto sia importante per i pazienti».
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