1 anno di Svolta, 1 anno di noi

1 anno di Svolta, 1 anno di noi

 

La Svolta compie 1 anno. Se ci stai leggendo vuol dire che il posto dove le scelte prendono una direzione è diventato anche “il tuo posto”. Insieme abbiamo scritto 5438 storie. Abbiamo letto 531 autori, 98 di questi scrivono con continuità sul quotidiano. Abbiamo accolto 1.663.695 persone. Ci siamo visti dal vivo, per la prima volta, al nostro festivalGli Incontri della Fabbrica del Mondo: eravamo più dei 1000. Il regalo di Natale sotto forma di libro, Il 2022, raccontato ai bambini – in 3 giorni – è stato scaricato da 3782 mamme e papà. Un anno è pochissimo, un anno è tantissimo. Come i bambini abbiamo iniziato gattonando. Grazie per esserci. Ambiente Incendi, tempeste polari, alluvioni, e scioglimento dei ghiacciai.Usa, Ischia, Petra e la Marmolada. Vittorie e sconfitte nella salvaguardia della biodiversità, e un grande traguardo raggiunto, finalmente, allaCop15 di Montreal. Ma anche un importante scintilla di speranza per l’energia del futuro, grazie alla fusione nucleare. E l’ennesima guerra devastante che, oltre a violenza, morte e sofferenza, ha compromesso il nostro sistema energetico. Mettendo a repentaglio un equilibrio, forse troppo precario, che ci ha costretto a farci carico di una crisi economica. Spingendoci a ripensare le nostre priorità. E forse a capire che siamo noi, singoli, parte importante di quella svolta che, prima o poi, dovremo fare nostra per rendere più solidi, sostenibili e sicuri per tutti i nostri stili di vita. Tutto questo nel 2022, anno di grandi cambiamenti, difficili forse necessari per farci aprire gli occhi sul presente. E, soprattutto, sulla forza e, al tempo stesso, sulla fragilità del patrimonio naturale che ci circonda, e di cui facciamo parte. Un patrimonio che è, finalmente,entrato di diritto nello Costituzione. Rivendicando la sua importanza. Abbiamo capito quanto l’ambiente sia parte sempre attiva della nostra vita. Quanto, soprattutto, necessiti di cura e attenzione. E anche quanto importante sia costruire un futuro, non perseverando negli errori del passato. Consapevoli che, se pur per poco, abbiamo ancora tempo per cambiare rotta e rendere più compatibili con la vita dell’intero Pianeta le nostre scelte. Che, ora più che mai, dovrebbero essere scelte di svolta. Diritti Guardando all’anno che stiamo per lasciarci alle spalle, è difficile ricostruirlo pensando agli eventi che l’hanno sconvolto di più in tema di diritti.Abbiamo iniziato il 2022 con l’”operazione militare speciale” lanciata all’alba del 24 febbraio dalla Russia nei territori ucraini, che il Cremlino ha tentato di “smilitarizzare e denazificare”. Contro i pronostici diVladimir Putine degli esperti internazionali, l’Ucrainaha resistito all’assalto iniziale, respingendo per mesi le forze russe. La copertura mediatica della guerra intorno aKyvha contribuito a oscurare le crisi umanitarie in molte altre parti del mondo. In totale sono circa 32 milioni le persone considerate “rifugiate”, in fuga non solo dall’Ucraina, ma da Paesi come la Siria, l’Afghanistan, il Sud Sudan e lo Yemen. In Iran la popolazione è insorta dopo la morte diMahsa Amini, la studentessa curdo-iraniana di 22 anni picchiata e arrestata dalla polizia morale per aver indossato il velo in modo “improprio”. Il regime non ha fatto alcun passo indietro e le violenze perpetrate dalle forze di sicurezza iraniane continuano a intensificarsi, così come la resistenza di un popolo stanco di essere oppresso.Le donne sono state la forza portante delle proteste, qui come altrove: in Afghanistan hanno manifestato contro la repressione dei talebani, che gradualmente hanno tolto loro i diritti fondamentali. Dall’altra parte del mondo, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha eliminato il diritto all’aborto, tutelato per quasi cinquant’anni da una sentenza troppo fragile per sopravvivere di fronte a una maggioranza di giudici conservatori. Ma le voci di dissenso sono state massicce, e i metodi alternativi per permettere alle donne di abortire numerosi.Contemporaneamente, l’amministrazione Biden ha approvato ilRespect for Marriage Act, che protegge il riconoscimento legale dei matrimoni interrazziali e tra persone dello stesso sesso negli Stati Uniti.A migliaia di chilometri di distanza, l’ex presidente brasilianoLuiz Inacio Lula da Silvaè tornato alla presidenza sconfiggendo il leader in carica Jair Bolsonaro: una speranza per le popolazioni indigene discriminate e sterminate per anni, che per la prima volta nella storia del Paese avranno un ministero dedicato. Sullo sfondo, la pandemia di Covid-19 è uscita gradualmente di scena, grazie al successo dei vaccini e dei trattamenti terapeutici in grado di attenuare i sintomi della malattia: i governi, uno dopo l’altro, hanno abbandonato i blocchi , le restrizioni di viaggio, e le misure correlate imposte a partire dal 2020. Alla fine dell’anno, però, il popolo cinese ha iniziato a ribellarsi alle regole stringenti della politica zero-Covid, accantonata da Pechino nel mese di dicembre. Futuro La notizia dell’anno, forse del decennio, è arrivata a dicembre, quasi a voler mettere il fiocco a 12 mesi difficili sotto tanti punti di vista con una nota di speranza. Stiamo parlando dei risultati positivi della fusione nucleare annunciati dal laboratorio di ricerca delNational Ignition Facilitydell’Università della California.Positivi alla lettera, perché per la prima volta si è riusciti a ottenere più energia dalla reazione di quella utilizzata per innescarla. Per vederne l’applicazione su scala industriale potremmo dover attendere una generazione, ma gli effetti promettono di rivoluzionare il settore energetico e consegnarci un mondo più vicino a quello per cui stiamo lottando.Non è il solo caso in cui le lancette del 2022 si sono proiettate in avanti, dandoci la possibilità di migliorare la nostra comprensione del mondo o di far progredire il modo in cui lo abitiamo. Alcune volte le soluzioni erano a portata di mano: come la legislazione che permetterà di utilizzare un unico caricabatterie per i dispositivi elettronici a partire dal 2024: una vittoria per i consumatori e per l’ambiente. Altre volte sono state più difficili da raggiungere, o non ci si è ancora riusciti ma sono state poste le basi per farlo in un futuro che speriamo prossimo. È il caso dellesperimentazioni farmacologiche per combattere l’Alzheimer, uno dei mali peggiori del nostro tempo. L’anticorpo monoclonale Lecanemabè in grado dicontrastare del 27% la progressione del morbo, ma dovremo aspettare il prossimo anno prima che venga sottoposto alle autorità di regolamentazione per l’eventuale via libera alla messa in commercio. Così come è ancora in fase di test il vaccino universale a Rna messaggero valido contro 20 ceppi virali dell’influenza. Intanto, però, è stato finalmente appurato il nesso tra la sclerosi multipla e il virus Epstein-Barr, aprendo nuove frontiere nella lotta contro la malattia autoimmune, mentre continua a fare passi in avanti il primo vaccino contro la malaria, che a settembre ha ricevuto la prequalifica dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ma la vera celebrity del 2022 è un enfant prodige di nomeJames Webb, il telescopio spaziale più potente messo a punto finora. A luglio ha fatto sognare il mondo regalandoci una manciata di istantanee capaci di scandagliare il campo visivo dell’universo con una profondità mai raggiunta prima. Poi, scaldate le lenti, ha avvistato la galassia più vicina alla nascita del cosmo: 350 milioni di anni dopo il Big Bang. Ed è soltanto l’inizio. Economia Quali sono i temi economici che hanno popolato questi ultimi 12 mesi? Moltissimi, ma limitiamoci a tre. Uno su tutti, l’inflazione. A seguito dell’invasione russa in Ucraina, l’approvvigionamento mondiale di energiaha subito un pesante contraccolpo (insieme a quello del grano: prima dell’invasione, l’Ucraina ne spediva nel mondo circa5 milioni di tonnellate al mese). Le ricadute a livello macroeconomico sono state pesantissime. Da un lato, i governi che hanno imposto l’embargo alla Russia si sono trovati costretti a cercare nuovi alleati energetici. Dall’altro, i consumatori hanno iniziato a modificare i propri modelli di acquisto, a essere più accorti rispetto agli sprechi e più responsabili rispetto alle proprie scelte di consumo. Allo stesso tempo, questa congiuntura ha messo a dura prova le imprese, che si sono trovate a fronteggiare un incremento imprevedibile delle materie prime ed hanno dovuto alzare i prezzi (contribuendo così a un’ulteriore spinta inflativa). Abbiamo scritto molto anche di mercato del lavoro: le nuove competenze, il fenomeno delleGreat Resignation, il capitale umano femminile. Ma anche lo smartworking, con tutte le trasformazioni che sta comportando, sul modo nuovo di lavorare, sulla distribuzione dei carichi di lavoro di cura e perfino sul mercato edilizio (cosa fare di tutti gli edifici che erano adibiti a uffici?).Infine, il Pnrr: con l’arrivo delle prime tranche, il tema in Italia sempre caldissimo degli asili nido e, a settembre, il cambio di governo, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha dominato la scena. È stato un anno denso, siamo prontissime e prontissimi a seguire gli avvenimenti del 2023. Cultura E poi ci sono le culture- variegate, multiformi, in divenire – e la Cultura. Mai come quest’anno è sembrato che non siamo capaci di pensarla se non fossilizzata in un’eterna immutabilità. Che non riusciamo a volerla, e vederla, come viva, generatrice, dirompente.Negli ultimi 12 mesi – ma in fondo non è una novità – è sembrato che una parte di mondo si arroccasse per difendere lo status quo, mentre tutto intorno si trasforma. Te lo abbiamo raccontato: la strenua difesa dei vetri imbrattati che custodiscono i capolavori intoccabili dell’arte dentro quattro mura mentre fuori il mondo brucia, la “vera letteratura” ostentata in opposizione al popolino che legge su#tiktok,i biglietti di ingresso ai musei a pagamento sì o no?Come se al mondo della cultura mancassero i problemi seri da affrontare, da un enorme gender gap alla mancanza di risorse e investimenti. Eppure, anche se ancora diseguale come il divario di genere, fragile e precaria come il lavoro di chi sta dietro la grande macchina culturale italiana, imperfetta come le persone che la creano e la amministrano, la cultura riesce non solo ancora a raccontare e raccontarci, ma ha il potere di aiutarci a immaginare e disegnare il domani. Anche questo ti abbiamo raccontato, e forse sono state le storie che più siamo stati felici di testimoniare.Perché ci sono anche pagine che non avremmo voluto scrivere, ma il momento è arrivato, che fossimo pronti o meno. Siamo riusciti a dire addio aPiero Angela, aAngela Lansburye aVivienne Westwoodsolo perché, accanto, abbiamo potuto celebrare anche successi, come quello diAnnie Arnauxe il suo Nobel per la Letteratura o diSimone Leighe del suo Leone d’Oro. Successi che non riempiono l’enorme vuoto che rimane ma ci aiutano a rendere più dolce conviverci. Perché la cultura non sta ferma, mai. E noi ci muoviamo con lei, pronti a raccontarvi cosa ci aspetta nell’anno che verrà. Social Nella nostra natura di essere umani c’è la comunicazione, la connessione, la socializzazione. Ed è per questa ragione che i social network sono diventati uno strumento così fondamentale nelle nostre vite. Usarli, esserci, diventarne parte, esserne coinvolti non è mai stato così importante come in questo momento. Noi, public editor deLa Svolta, sappiamo che i social sonouno dei più potenti mezzi per comunicaredi questi ultimi anni ma crediamo fortemente che sia prioritario il contatto diretto, lo scambio, la relazione sociale, l’empatia reciproca. Il paradosso che può verificarsi è che in una società iperconnessa non si riesca acreare connessioni. Noi quest’anno abbiamo voluto invece costruire un rapporto con chi ci segue fatto non solo di informazione ma di comprensione del mondo dell’altro, la sua prospettiva, i pensieri, le emozioni e i sentimenti.