Manovra, via libera dal Senato: è legge

Manovra, via libera dal Senato: è legge

 

Habemus manovram. Dopo l’ok dellaCamerastrappato alla vigilia di Natale, è arrivato nella mattinata di oggi ilvia libera del Sentatoallalegge di Bilancio 2023. La fiducia di Palazzo Madama alla prima finanziaria del governo Meloni è stata votata sultesto blindato, dati i tempi stretti con 107 sì, 69 no e un’astensione. «Scritta in tempi record e in una situazione di contesto eccezionale non positivo, il bilancio che abbiamo presentato rispetta gli impegni presi con gli elettori eha maturato prima la fiducia dei mercati e delle istituzioni europeee ora ancora più importante, quella del Parlamento», ha dichiarato in una nota il ministro dell’Economia e delle Finanze GiancarloGiorgetti. La manovra vale35 miliardi complessivi, circa due terzi dei quali,21 miliardi, saranno coperti grazie a unoscostamento di bilancioe destinati alle misure a sostegno di famiglie e imprese contro ilcaro energia, prorogando fino al 31 marzo – e in alcuni casi rafforzando – le misure dei precedenti decreti Aiuti. Caro bollette In particolare, oltre all’azzeramento degli oneri di sistema, è stato rafforzato il bonus sociale per le bollette di gas e luce alzando il tetto Isee da 12 a 15.000 euro. Il credito d’imposta per le imprese energivore e gasivore cresce dal 40 al 45%. Passa inoltre dal 22% al 5% l’Iva per le fatture dei consumi nel primo trimestre del 2023 dei servizi di teleriscaldamento, e dal 22% al 10% quella del pellet per tutto il 2023. La tassa sugli extra-profitti delle imprese energetiche prevede un contributo del 50% sull’imponibile Ires e sull’incremento medio superiore al 10% sui quattro anni precedenti (2018-2021). Esteso a 8 mila euro il bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di determinate classi energetiche. Fisco, flat tax e taglio contributivo Si allarga la platea di professionisti e partite Iva beneficiari del regime forfettario al 15%: sale infatti da 65.000 a 85.000 euro la soglia dei ricavi o compensi per avere diritto all’agevolazione. Inoltre fino a 100.000 euro viene applicata la flat tax incrementale del 15% sulla differenza tra l’incremento e il reddito più alto dell’ultimo triennio. La Legge di Bilancio conferma il taglio contributivo del 2% per redditi fino a 35.000 euro e allarga la platea per il taglio del cuneo fiscale al 3% estendendola ai redditi fino a 25.000 euro. Inoltre nel pacchetto lavoro anche l’estensione da 6.000 a 8.000 euro del tetto per le decontribuzioni dei giovani, dei percettori del reddito di cittadinanza e delle donne fragili. Reddito di cittadinanza e smartworking Stretta sul reddito di cittadinanza. Ai percettori abili al lavoro sarà corrisposto per 7 mesi anziché gli 8 previsti all’inizio. La prima offerta di lavoro potrà essere localizzata in qualsiasi località sul territorio nazionale o potrà non essere compatibile con le proprie capacità. Qualora non venga accettata il beneficio decade. A decorrere dal 1° gennaio, inoltre, l’erogazione del reddito di cittadinanza ai giovani tra i 18 e i 29 anni sarà condizionata al completamento del percorso della scuola dell’obbligo. Prorogato fino al 31 marzo anche il regime di smart working per i lavoratori fragili. Esclusi i genitori di figli sotto i 14 anni. Pensioni, Quota 103 e Opzione donna Per l’anticipo pensionistico scatta lo schema quota 103, mentre le pensioni minime vengono rialzate a 600 euro nel 2023 per gli over 75. Viene rivista invece per due anni la rivalutazione automatica che sale dall’80 all’85% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo, mentre per gli assegni più alti ci sarà una riduzione della percentuale dello scaglione. Rivista Opzione Donna: le lavoratrici potranno andare in pensione anticipatamente a 60 anni soltanto nel caso in cui si tratti dicaregiver, donne invalide almeno al 74% oppure licenziate o dipendenti di aziende con tavolo di crisi aperto. Superbonus, Iva e mutui Esteso al 31 dicembre 2022 il termine per presentare la Cilas e poter usufruire del superbonus al 110% sulle ristrutturazioni edilizie, che scenderà al 90% a partire dal 1° gennaio 2023. La manovra introduce anche una detrazione dall’imposta lorda ai fini dell’Irpef del 50% dell’importo corrisposto per il pagamento dell’Iva in relazione all’acquisto entro il 31 dicembre 2023 di unità immobiliari a destinazione residenziale di classe energetica A o B. Sul versante dei mutui invece sarà possibile rinegoziare il mutuo passando dal tasso variabile al fisso per quelli fino 200.000 euro con Isee non superiore a 35.000 euro e senza ritardi nei pagamenti. Congedo parentale, assegno unico e tampon tax Il congedo parentale sale dal 30 all’80% e potranno beneficiarne anche i padri per i figli fino a 6 anni. Novità per l’assegno unico: sarà più alto per il primo figlio entro un anno d’età e per le famiglie da 3 figli in su con età fino a 3 anni. Ridotta al 5% l’Iva sui prodotti per la prima infanzia e sugli assorbenti femminili. Reddito alimentare Al via la sperimentazione del reddito alimentare per chi è in povertà assoluta: la manovra stanzia un fondo da 1,5 milioni nel 2023 e 2 milioni nel 2024 per distribuire pacchi alimentari con i prodotti invenduti. Bonus cultura e psicologo Per i 18enni arriva il nuovo bonus Cultura fino a 1.000 euro quale somma di 500 euro per chi ha un Isee familiare fino a 35.000 euro e gli altri 500 euro nell’eventualità del voto di maturità pari a 100/100. Il bonus psicologo diventa permanente e sale da 600 a 1.500 euro, con tetto Isee a 50.000 euro. Pos e tetto al contante Resta il tetto al contante a 5.000 euro e le sanzioni per i commercianti che non accettano pagamenti con il Pos per acquisti di cifre inferiori a 60 euro. È stato infatti soppresso il comma dell’articolo 69 che prevedeva lo stop alle multe. Tregua fiscale Non ci sarà più la cancellazione automatica per le cartelle esattoriali dal 2000 al 2015 inferiori ai 1.000 euro. Saranno cancellati solo gli interessi, ma la decisione se stralciare o meno l’imposta e le sanzioni spetterà agli enti locali e sarebbe operativa dal 31 marzo 2023. Nei giorni scorsi, la manovra è stataduramente criticatadalle opposizioni, oltre che nel merito dialcunisuoicontenuti, per l’iter legislativo accelerato che ha di fatto esautorato la seconda camera del Parlamento dall’esercizio della sua funzione legislativa. Il 27 dicembre, i rappresentanti di Pd, M5S e Terzo Polo hannooccupatola commissione bilanciofacendoslittaredi un giorno il voto inizialmente previsto per mercoledì. MariastellaGelmini, vicesegretaria e portavoce di Azione, ha dichiaratoche il Senato «è stato ridotto a mero passacarte», e ha aggiunto: «Dal bicameralismo perfetto siamo passati almonocameralismo imperfetto, visto che neppure la Camera dei Deputati ha avuto il tempo di esaminare decorosamente la legge più importante dell’anno».