Bible Belt: cos’è la “cintura” integralista olandese

Bible Belt: cos’è la “cintura” integralista olandese

 

Quando pensiamo allecomunità cristiane ortodosse e fortemente tradizionalisteimmaginiamo sempre il cuore sperduto degli Stati Uniti o quei paesi che amiamo immaginare come irrimediabilmente arretrati. Sicuramente, la prima cosa che ci viene in mente non sono ilaicissimi Paesi Bassi. Invece, proprio il Paese noto per la sua estrema apertura anche su temi molto controversi come l’eutanasia, la prostituzione o la legalizzazione delle droghe ha la sua “Bible Belt”, una striscia di terra che attraversa lo attraversa da NordEst a Sud Ovest in cui l’integralismo cristiano raggiunge livelli estremi. Quella che guardando la mappa assume letteralmente la forma di una “cintura” si èformata a partire dal diciannovesimo secoloquando, per accogliere tutte le diverse visioni del mondo e credenze che convivevano nei Paesi Bassi, gruppi sociali come cattolici,calvinisti conservatorio socialisti iniziarono a sviluppare le proprie istituzioni sociali separate l’una dall’altra. Nelle zone che ospitano gruppi confessionali – che sonocomuni anche in altri paesi protestanti– si raggruppano famiglie e comunità la cui professione religiosa si pone incontrasto con quella della maggioranza della popolazione: nei Paesi Bassi si tratta soprattutto divillaggi calvinisti, che ospitano circa 400.000 persone,circa il 2,5% dell’intera popolazione. Secondo altre fonti, la percentuale sarebbemolto più alta, intorno al 5 o al 7%. Ma come vivono le persone che abitano in qui? Lareligione svolge un ruolo centralenella vita delle comunità, sia a livello pubblico che individuale, a cui si accompagna una visione fortemente conservatrice. I membri si sposano molto giovani, ledonne devono vestire modestamentecon gonne o abiti, le famiglie sono molto numerose ei tassi vaccinali molto esigui. Quello dellevaccinazioniè un aspetto di queste comunità che più degli altri ha attirato l’attenzione del grande pubblico olandese negli ultimi venti anni: il sospetto dei genitori integralisti nei confronti dei programmi di vaccinazione statali sono stati oggetto di forti discussioni prima negli anni 2000, quando sono emersepreoccupazioni per un’epidemia di morbilloe in seguito durante la pandemia diCovid-19. Nel novembre 2021, infatti,solo un terzo degli abitanti di queste zone era stato vaccinato, il tasso più basso di tutti i Paesi Bassi. «No, non ci vacciniamo, perché crediamo cheil Signore provveda per noi», spiegava anonimamente in unvideoun uomo della comunità protestante olandese: nessuno dei suoi sette figli era vaccinato. Non solo i cristiani dellaBible Belthannole loro scuole, associazioni studentesche, media, sanità e negozi, ma anchei loro partiti politici, il Partito Politico Riformato (SGP) e l’Unione Cristiana (CU). Addirittura, in queste zone anche i bancomat sono chiusi la domenica per onorare il sacro riposo. Prevedibilmente, i protestanti ortodossi si oppongono alle pratiche liberali della società olandese come l’eutanasia, i diritti LGBTQ+, l’aborto, la prostituzione e la pornografia. Nel 2017, una versione olandese dellaDichiarazione di Nashville(Nashvilleverklaring)è salita agli onori delle cronache perchési opponeva apertamente al matrimonio gay, alla non monogamia e alla transessualità. La dichiarazione, originaria degli Stati Uniti, ha trovato un ampio sostegno in tutta la “cintura della Bibbia” olandese