Bonus psicologo: cosa non va

Le richieste per ilbonus psicologohannosuperato i fondi stanziati: le richieste avanzate all’Inps, infatti, sono state in totale 395.604, quelle accettate poco più di un decimo, 41.657. Introdotto dal decretoMilleproroghedello scorso febbraio – decreto legge 30 dicembre 2021, n. 228, convertito con modificazioni dalla legge 25 febbraio 2022, n.15 –, il bonus consiste in uncontributo di massimo 600 euro all’annoper sostenere le spese di assistenza psicologica, usufruibile senza limite di età. La richiesta, inoltre, era prevista per tutte le persone con un redditoIsee inferiore a 50 mila euro. Il contributo, come detto, può arrivare fino a 600 euro annui, utilizzabile per un massimo di50 euro a seduta di psicoterapiafino al termine della somma assegnata. Ma sono state molte, e ora lo Stato si trova nell’impossibilità di soddisfare tutte le richieste. Dunque è stata stilata unagraduatoria, che ha portato il beneficio a soltanto poco più di41.000 richiedenti a fronte dei quasi 400.000. Vediamo come. Come comunica l’Inps stesso, le domande sono state accolte sulla base dellapercentuale di budget assegnato regionalmente all’indennità, con priorità per gli Isee più bassi; a parità di Isee, invece, è stato seguito il criterio cronologico di presentazione delle istanze. Come usufruirne? Tutti i beneficiari possono accedere al Punto di accesso alle presentazioni non pensionistiche sulsitodell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e visionare l’esito della richiesta avanzata; se andata a buon fine – e quindi è stato erogato il bonus – è possibile visionare importo assegnato. Oltre all’importo, nella stessa area, sarà presente uncodice univoco: questo ti permetterà, entro 180 giorni, di usufruire del bonus e di sostenere le sessioni di psicoterapia. Più nel concreto, il bonus dovrà essere utilizzatoal momento della prenotazionedella seduta: il beneficiario dovrà comunicare il codice al professionista che provvederà ad associarlo all’interessato. Cosa non va? Con una copertura di richieste che si aggira intorno al 12%, un dato che sicuramente emerge è lagrande sottovalutazione dellasalute mentaledei cittadini. E, secondo un rapporto dellaCommissione europeasull’impatto della pandemiasulla salute mentale dei giovani diffuso in occasione della Giornata mondiale della salute mentale,oltre il 60% delle richieste sono arrivate da cittadini sotto i 35 anni. In merito,Mariya Gabriel, commissaria europea per le politiche giovanili, ha ribadito l’urgenza diintrodurre nuove misureper un sostegno concreto: «I giovani sono stati particolarmente colpiti. Hanno visto le loro vite sconvolte. Dobbiamo sostenerli con interventi concreti». La grande domanda, poi, sorge spontanea:quanti dei 9 esclusi su 10 dal bonus psicologosi rivolgeranno comunque a un professionista per affrontare i problemi che li ha spinti ad avanzare la richiesta? Di fronte a questo dilemma, un Paese civile non dovrebbe continuare a nascondere la testa sotto la sabbia.È importante agire, e farlo subito.