Fortnite, la battaglia dei genitori: «Crea dipendenza»

Fortnite, la battaglia dei genitori: «Crea dipendenza»

 

Epic Games, lo sviluppatore del popolare videogioco sparatuttoFortnite, è stata citata in giudizio presso laCorte Suprema canadeseda un gruppo di genitori convinti che il gioco creidipendenzaa danno dei propri figli. La causa era stata presentata a luglio di quest’anno da tre coppie di genitori del Quebec, secondo i quali i figli avrebbero rinunciato a dormire, mangiare o fare la doccia pur di non interrompere il gioco. «Il tribunale conclude che vi è una questione seria da sostenere, supportata dasufficienti e specifiche accusecirca l’esistenza dirischi o addirittura pericoliderivanti dall’uso di Fortnite», ha stabilito ilgiudice Sylvain Lussier, che il 7 dicembre ha autorizzato l’azione legale. «La corte ritiene chenon ci siano provein merito alle accuse secondo cui la dipendenza sarebbe stata progettata in modo intenzionale», ha aggiunto Lussier. «Ciònon esclude la possibilitàche il gioco crei effettivamente dipendenza o che presumibilmente il suo creatore e distributore lo sappia». L’avvocato dell’accusaAlessandra Esposito Chartrandha paragonato la dipendenza dal survival game a quella della nicotina. «La nostra mozione è stata fortemente ispirata dallamozione sul tabacco», ha dichiarato Chartrand, sostenendo che la responsabilità legale fosse «fondamentalmente la stessa». «Il fatto chegli psichiatri americani abbiano richiesto ulteriori ricercheo che questa diagnosi non sia stata ancora ufficialmente riconosciuta in Quebec non rende le affermazioni in questione frivole o infondate – ha sottolineato Lussier –, l’effetto dannoso del tabacco non è stato riconosciuto o ammesso dall’oggi al domani». Epic Games, dal canto suo, smentisce le accuse e si appella alparental control. «I genitori possono ricevere rapporti sul tempo di giocoche tengono traccia della quantità di tempo in cui il loro bambino gioca ogni settimana e richiedono il permesso dei genitori prima che vengano effettuati gli acquisti», ha affermato la società. L’azienda è convinta che «le prove dimostreranno come questocaso è privo di merito». Nel 2020 Fortnite haraggiuntooltre 350 milioni di utenti registrati, cifra che nel 2021 èsalitaa 400 milioni per un fatturato che nei suoi primi due anni (2018-2019) hageneratoentrate per 9 miliardi di dollari. Oltre il 62% deigiocatori– di sesso maschile per il 72,4% – ha un’età compresa tra i 18 e i 24 anni.