Francia: stop ai voli a corto raggio

Francia: stop ai voli a corto raggio

 

Più treni e meno voli, laFranciaapre le porte al cambiamento in nome dell’ambiente. Venerdì scorso infatti la Commissione europea ha dato il via libera alla Francia perimpedire i voli a corto raggio, quelli per esempio il cui trasporto è garantitoanche sui binariin meno di tre ore. I primi a essere vietati saranno quelli tra l’aeroporto diParigi Orly e Nantes, Lione e Bordeaux, voli brevi ma che possono avere un impatto quotidiano importante a livello diemissioni di CO2. Per ora si tratta di una sperimentazione:se dopo tre anni il concetto risulterà vincente verrà applicato anche ad altre rotte. La regola, per ora, è destinata soprattutto a tentare di fare a meno di quei voli fra città chesono collegabili in treno con un viaggio di due ore e mezzae ci vorranno ancora alcuni mesi prima che sia applicata. Lo scopo è anche mostrare che possono essere superflui molti voli a corto raggio in tutta Europa. Per esempio, in futuro, riguarderà anche l’Italia: oggi in treno ci vogliono circa sette ore per la trattaMilano-Parigi, tempistica che sarà dimezzata con l’apertura della galleria del Moncenisio in costruzione nelle Alpi della Savoia. La stessa Ue ricorda che circa17 delle 20 rotte aeree più trafficate in Europa coprono distanze inferiori a 700 chilometri, distanze che possono offrire anche i treni in maniera più sostenibile. Per primi i legislatori francesi hanno proposto questo cambio di abitudini nel 2021, indicando la necessità di meno voli da Orly: si è aperto un dibattito, con critiche da parte dell’ Unione degli aeroporti francesi, ma alla fine l’indagine dellaCommissione europea ha concluso che i piani ipotizzati erano accettabili. «Questo è un importante passo avanti e sono orgoglioso che la Francia sia pioniere in questo settore», ha dichiarato il ministro dei trasporti francese Clément Beaune dopo l’approvazione dell’Ue. Positivo anche il giudizio di associazioni ambientaliste e Verdi, che affermano però come questo dovrà essere soltantoil primo passo e che serviranno misure più radicaliper svezzare i viaggiatori dai voli a corto raggio dannosi per il clima. Nel frattempo – tematica di cui si è molto discusso in diversi paesi europei e anche in Italia – la Francia sta anche reprimendol’uso di jet privati per viaggi brevinel tentativo di rendere i trasporti più ecologici e più equi per la popolazione. Sempre secondo il ministro Beaune il Paese non può più tollerare che i super ricchi utilizzino aerei privati mentre i cittadini meno abbienti siano costretti ad affrontare tagli per contrastare la crisi energetica e climatica.