NegliStati Unitila schiavitù fu messa fuorilegge nel 1865, ma il 13° emendamento della Costituzione prevedeva un’eccezione: “Né la schiavitù né la servitù involontaria, se non come punizione per un crimine per il quale la parte è stata debitamente condannata, potranno esistere all’interno degli Stati Uniti o in qualsiasi luogo soggetto alla loro giurisdizione”. Gli elettori diAlabama, Louisiana, Vermont, Oregon e Tennesseehanno votato per abolire la clausola dalle costituzioni dei loro Stati una volta per tutte. Gli emendamenti proposti in occasione delle elezioni diMidterm, che si sono svolte ieri, escludono esplicitamente la schiavitù e la servitù come potenziali punizioni o eliminano del tutto i termini dalle leggi statali. Secondo i primi risultati deireferendum, Alabama, Tennessee e Vermont sarebbero verso l’abolizione, come anche l’Oregon, ma quest’ultimo è ancora in bilico.Gli elettori della Louisiana, invece, avrebberovotato a maggioranza “no”. Come spiega l’emittenteAl Jazeera, questo voto punta a eliminare le scappatoie che hanno portato alla proliferazione di una forma diversa di schiavitù:il lavoro forzatoda parte di persone condannate per determinati reati. Attualmente, ai prigionieri che si rifiutano di lavorare possono esserenegati privilegi come le telefonate e le visite ai familiari, oltre a dover affrontare l’isolamento. Le iniziative al ballottaggio, spiegaAssociated Press, non impongono cambiamenti immediati nelle carceri statali, ma possono portare a intraprendere contestazioni legali se i prigionieri vengono costretti a lavorare sotto minaccia di sanzioni o di perdita dei privilegi se rifiutano di farlo. È da decenni che vari movimenti tentano di porre fine o regolamentare l’uso del lavoro carcerario, da quando gli ex Stati confederati hanno iniziato a escogitaremodi per mantenere la dinamica della schiavitù dopo la Guerra Civile: inizialmente usavano misure restrittive note come“Black codes”, perché applicate quasi esclusivamente agli afroamericani, per criminalizzare azioni non ostili come parlare a voce troppo alta o non lasciare il marciapiede ai bianchi. L’eccezione prevista dal 13° emendamento continua a consentire lo sfruttamento della manodopera a basso costo delle persone incarcerate, più di 150 anni dopo che i neri ridotti in schiavitù e i loro discendenti ne furono liberati attraverso la ratifica della norma. AllaCnnBianca Tylek, direttrice esecutiva diWorth Rises, un’organizzazione no-profit che si batte per eliminare la clausola in questione, ha spiegato che «Se le popolazioni votano a favore di questo provvedimento a livello statale, dobbiamo credere che anche i loro rappresentanti al Congresso dovranno sostenerlo come misura federale. Più Stati lo faranno, maggiore sarà il sostegno federale che potremo ottenere». Gli elettori dell’Alabamahanno votato per una revisione della Costituzione statale che include cambiamenti per eliminare il linguaggio razzista e mira a rendere la Costituzione più accessibile ai cittadini. Con la vittoria del sì, “nessuna forma di schiavitù esisterà in questo Stato; e non vi sarà alcuna servitù involontaria”, recita il nuovo testo. InLouisianavale lo stesso discorso: se fosse approvata, la nuova Costituzione direbbe che “La schiavitù e la servitù involontaria sono proibite”. InOregon, la misura punta a rimuovere “tutto il linguaggio che crea un’eccezione e rende inequivocabile il divieto contro la schiavitù e la servitù involontaria”. Il provvedimento delTennesseechiede che la schiavitù sia “proibita per sempre”. InVermont, che è stata la prima colonia statunitense ad abolire completamente la schiavitù nel 1777, ha provato a modificare la propria costituzione eliminando la clausola di eccezione. La Costituzione modificata reciterebbe: “Che tutte le persone nascono ugualmente libere e indipendenti e hanno alcuni diritti naturali, intrinseci e inalienabili, tra i quali il godimento e la difesa della vita e della libertà, l’acquisizione, il possesso e la protezione della proprietà, il perseguimento e l’ottenimento della felicità e della sicurezza; pertanto la schiavitù e la servitù a contratto in qualsiasi forma sono proibite”. Questi Statiarrivano dopo il Nebraska e lo Utah, che hanno rimosso dalle loro costituzioni il linguaggio che consente la schiavitù nelle elezioni generali del 2020. 2 anni prima è toccato alColorado. Ma ci sono ancora quasi 20 Stati, e relative costituzioni, che consentono la schiavitù.
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