Tv: speakers donne, where are you?

Tv: speakers donne, where are you?

 

Quante volte abbiamo assistito a un programma tv in cui le conduttrici o le ospiti venivano interrotte continuamente, o parlavano molto poco? A quanto pare si tratta di una pratica molto frequente nelle discussioni politiche suCnn,Fox NewseMsnbc, 3 dei canali di informazione più noti degliStati Uniti: alle donne spettail 10% in meno di tempo di trasmissionerispetto alla controparte maschile. Il ricercatore Ashique Khuda Bukhsh, delRochester Institute of Technology, ha utilizzatol’intelligenza artificialeinsieme al suo team per analizzare centinaia di migliaia di dialoghi nei telegiornali via cavo, con l’obiettivo di comprendere meglio la natura delle interruzioni nelle discussioni politiche. In un anno hanno scandagliato 625.409 discussioni andate in onda da gennaio 2000 a luglio 2021. I risultati sono stati pubblicati sul sito di informazioneThe Conversation:“Abbiamo scoperto chele donne hanno sostanzialmente meno opportunità di parlarein questi contesti rispetto agli uomini, e tendono a interrompersi più spesso degli uomini”, scrive il ricercatore. Le ospiti, ogni volta che avevano possibilità di parlare, hanno pronunciato in media 72,8 parole, rispetto alle 81,4 degli oratori di sesso maschile. Le speaker, inoltre,si sono interrotte nel 39,4% dei dialoghirispetto al 35,9% degli uomini. 5 anni fa l’allora conduttore dellaCnnChris Cuomo concesse molto più tempo al politico statunitense Matt Schlapp che alla commentatrice politica Ana Navarro, mentre parlavano dei primi 200 giorni in carica del presidente Donald Trump. Nel 2021, dopo 13 anni allaCnn, l’anchorBrook Baldwin lasciò la rete lamentando la mancanza di opportunità per le donne sul canale. Anche sullaMsnbce suFox Newssi sono verificatiepisodi simili, anche più evidenti. Collaborando con alcuni ricercatori esperti di intelligenza artificiale dellaCarnegie Mellon University,in Pennsylvania, il team ha ideatoun metodo in grado di distinguerein modo affidabilele interruzioni intrusivee non amichevolida quelle benevole, ovvero quelle che mirano a prendere il controllo della conversazione o a soffocare l’interlocutore, contro quelle che mirano a sostenerlo con informazioni utili o indicazioni di consenso. Il team ritiene che l’intelligenza artificiale possa essere utilizzata durantetalk show, interviste e dibattiti politiciper individuare interruttori seriali in tempo reale, e comprendere in che modo le dinamiche che orientano le discussioni possano variare a seconda dell’etnia, del sesso, dell’occupazione e dell’orientamento politico. Oltre alle differenze di genere, Ashique Khuda Bukhsh e il suo team hanno scoperto che suCnn,Fox NewseMsnbcle conversazioni tra coloro che hanno convinzioni politiche opposte sono costellate dainterruzioni molto più invadenti e sgradevolirispetto a quelle tra persone che condividono un’appartenenza politica. Inoltre, i giornalisti dellaCnne dellaMsnbcintervengono più spesso quando parlano con i repubblicani, mentre i colleghi diFox Newslo fanno con maggiore frequenza con i democratici. I repubblicani, poi, tendono a interrompere la conversazione molto più spesso rispetto ai democratici.