Minori e reati: un (preoccupante) trend in crescita

Nel 2021, iminoridi 18 anni arrestati, denunciati o fermati sono stati 30.400.Nei primi 6 mesi del 2022, il numero ha quasi toccato quota 18.000: 17.716, per la precisione. Se l’incremento venisse confermato anche nel secondo semestre dell’anno, l’aumento sarebbe superiore al 16%. A registrare la crescita della criminalità minorile è il Viminale: dai dati del dipartimento di Pubblica sicurezza del ministero dell’Interno sulle segnalazioni riferite a persone denunciate o arrestate, infatti, emerge un trend preoccupante. Cresce la criminalità minorile Dopo la prevedibile flessione durante la pandemia, altrettanto prevedibilmente i numeri deireatiè tornato a salire. L’incremento maggiore, però, è proprio tra i minori di 18 anni, quegliadolescentisu cui gli effetti del lockdown e delle trasformazioni sociali legate alCovid-19non sono stati ancora sufficientemente approfonditi, sebbene diversi studi abbiano già evidenziato come la pandemia abbia causato un peggioramento delle condizioni oggettive e soggettive di benessere personale dei ragazzi. È proprio attraverso il confronto con gli anni precedenti che emerge la gravità del quadro, in particolare per alcune tipologie di reati:tra gennaio e giugno 2022, 1.530 minorennisono stati coinvolti inrapine in strade pubbliche:sono il 29% delle persone segnalate per questa forma di reato. Questo significa che in quasi 1 rapina su 3 l’autore è un minore. Un dato in forte aumento rispetto al 2019, con una crescita percentuale di 13 punti. Anche loscippoe ilfurto negli esercizi commercialisono tra i reati commessi in gran parte da under 18: lo sono rispettivamente il 16,4% e l’11,4% dei soggetti arrestati o segnalati. Non solo: quasi 2.000 minori (1.977) sono stati denunciati oppure fermati per lesioni dolose, 1.288 per danneggiamenti, quasi 1.000 (993) per spaccio e 702 per ricettazione. Significativi, i numeri di chi è stato arrestato per percosse (371). Inoltre, delle 380 persone fermate per aver rubato un motorino, 1 su 4 era minorenne. Baby gang: il quadro italiano Quello dellebaby gangè un fenomenoin costante crescitanegli ultimi anni. Anche se spesso le cronache amano gridare all’allarme, è evidente già dal numero degli articoli presenti negli organi di stampa che contengono la parola “Gang giovanile” che anche in questo caso siamo di fronte a un trend ascendente: sono stati 612 nel 2017, 1.453 nel 2018 e, dopo una flessione nel 2019 e nel 2020, si sono attestati a1.249 nel 2021e a1.909 nei primi 4 mesi del 2022. A riportare i dati è il reportLe Gang Giovanili in Italia,sviluppato dalla collaborazione traTranscrime, il centro di ricerca interuniversitario Università Cattolica del Sacro Cuore, con il Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità del Ministero della Giustizia, che ha analizzato il fenomeno delle baby gang composte mediamente da meno di 10 individui, prevalentemente italiani, maschi, con una età compresa tra i 15 e i 17 anni. “I reati commessi sono in prevalenzareati violentiqualirisse, percorse e lesioni, atti dibullismo,disturbo della quiete pubblicaeatti vandalici. Per quanto riguarda i reati appropriativi, quelli prevalenti sonofurtie rapine in pubblica via. Le vittime più frequenti delle gang sono i coetanei tra i 14 e i 18 anni”. L’attenzione dei media, spiega il report, è dovuta solo in parte a una maggiore sensibilità verso il tema: seppure forme di delinquenza giovanile di gruppo siano da sempre esistite, il 46% di Questure e Comandi Provinciali dei Carabinieri che hanno registrato la presenza di gang giovanili hanno anche indicato un aumento del fenomeno negli ultimi 5 anni. Secondo i Comandi provinciali dei Carabinieri, l’aumento della presenza digang giovaniliè leggermentepiù marcato nel Nord del Paese,mentre nel Centro-Sud il fenomeno è in prevalenza stabile o in calo. Contro questa visione, invece, idati degliUssm(Uffici di Servizio Sociale per i Minorenni), secondo cui l’aumento della presenza di gang giovanili non ha una chiara concentrazione geografica e riguarda le regioniPuglia, Emilia-Romagnae le province diTrento, Salerno e Messina. Un elemento su cui tutti gli indicatori sono concordi, però, è chei numeri sono in aumento. Furti e crimini informatici: troppo spesso impuniti C’è un altro aspetto che emerge dai dati. Per alcuni reati,l’efficacia delle azioni di contrasto è minima.È il caso, per esempio, dei furti di motocicli, automobili e i furti con destrezza e deidelitti informatici– una tipologia di reato che è addirittura raddoppiata nei primi 6 mesi del 2022 rispetto alle statistiche del periodo pre-pandemia. Solo 955 persone sono state segnalate, un numero infinitesimo rispetto ai 15.215 episodi denunciati.