Pannelli solari: installarli non è semplice, ma i vantaggi ci sono

Da una parte ci sono gli incentivi statali, la spinta verso la transizione energetica e perfino i Comuni che tentano – seppur con ritardo – di snellire gli ostacoli per installare ipannelli solaridomestici. Dall’altra una serie di problemi che rendono l’italiano virtuoso a caccia di energia pulita e costi minori un eroe tra le maglie della burocrazia e della crisi economica: i vincoli della soprintendenza, l’assenza di installatori, persino i prezzi delle materie prime o dei pannelli in crescita. Per gli italiani che intendono puntare sull’ installazione di pannelli e impianti basati sul solare il cammino è dunque sostenuto da una serie di fattori ma ostacolato da altri. Vincoli e limitazioni Per far fronte alla grave crisi energetica e climatica, di recente molti Comuni, attraverso delibere in giunta, hanno spinto in direzione delle rinnovabili: fra gli ultimi a esempio Firenze, che ha dato il via libera all’installazione degli impianti a terra e sui tetti della città, seppur con delle limitazioni. Spesso queste limitazioni, legate alla zona in cui si abita e a vincoli storici, culturali e paesaggistici della soprintendenza, fungono da disincentivo per iniziare a pensare all’installazione e se si decide di proseguire è bene sapere ciò che potrebbe configurarsi. In primo luogo se si intende installare un pannello sul tetto delcondominioin cui si vive serve l’approvazione degli altri condomini, oppure procedere solo nellapropria porzione di tetto. Se si vive in una villetta o casa privata questo potrebbe essere più semplice, ma restano come detto sempre questioni di “vincolo della compatibilità paesaggistica”. Alcune soprintendenze potrebbero infatti bocciare la richiesta (per esempio se si vive in centro storico) nel caso i pannelli risultino impattanti dal punto di vista paesaggistico-culturale. Per ovviare a ciò, alcuni cittadini optano per pannelli solaricolor mattonein grado di confondersi fra le tegole: sono più cari di altri però e non tutti possono permetterseli. Se non sussistono vincoli particolari, l’impianto fotovoltaico può essere installato senza necessità di autorizzazione ma ènecessaria una comunicazione al gestore della reteattraverso il modello di realizzazione. Superati gli ostacoli dei permessi, ottenuto il via libera si passa all’acquisto dei pannelli che verranno in molti casi posizionati da un installatore. Anche in questo caso però, essendoci una sproporzione fra addetti e richieste, non sempre sono facili da trovare. Il problema della materia prima Così comenon è semplice ricevere immediatamente i pannelli solari: buona parte delle componenti del fotovoltaico, tra cui anche chip elettronici e inverter,arriva dallaCina,e tra pandemia, crisi climatica che ha tenuto senza energie le fabbriche cinesi e mancanza generale di materiale, prima che arrivino a casa vostra potrebbero passare mesi, così come per le tempistiche di allaccio e cambio contatore. Se però continuate a cercare senza demordere e riuscite ad avere tutto il necessario per partire, andranno fatte una serie di valutazioni. Dove collocare i pannelli I moduli possono essere collocati su tetto, facciate o a terra e l’installatoreverificherà la fattibilità considerando lo spazio dove mettere i 3-4 moduli per ottenere circa 1000 W di potenzache dovranno essereorientati con una corretta esposizione e inclinazione(solitamente la superficie del pannello va rivolta verso sud e con inclinazioni tra 10 e 45 gradi). Inoltre, non dovranno esserci ostacoli che provocano ombreggiamenti o interferenze. I vantaggi e gli aiuti Con la capacità di guardare al futuro e consci di un necessario investimento iniziale, va detto che però affrontato tutto questo percorso si otterranno diversi benefici: dalrisparmio inbolletta(anche di 300 euro l’anno a kW installato a seconda degli impianti) sino all‘impronta ecologica. Di recente, il Ministero della Transizione ecologica (Mite) ha semplificato l’installazione degli impianti fotovoltaici permettendo anche per 200 kW la possibilità di utilizzare un modello unico semplificato (prima era fino a 50 kW). In media, ha riferito per esempio Sorgenia,il costo del fotovoltaico varia da 2500 a 3500 euro per kWp(chilowatt di picco di potenza) e solitamente una casa necessita di almeno 3kWh. Per dare un’altra idea, una casadi circa 100 metri quadrati necessita appunto di almeno 3kWe dunque tra i 6000 e 9000 euro di investimento iniziale che però si ripaga nel tempo (in media 5-6 anni). Gli impianti hanno infatti una durata media di 25 anni e sono semplici da mantenere, così come è possibile variare la potenza grazie alla modularità, oppure autoprodurre energia elettrica o, se integrati con sistemi di accumulo, stoccare energia prodotta non consumata per poi utilizzarla successivamente. Tanti anchegli incentivi per l’installazione: chi esegue lavori di efficientamento energetico può usufruire del Superbonus (con vincoli), oppure per l’investimento iniziale per acquistare l’ impianto fotovoltaico c’è unadetrazione fiscale del 50%(come ristrutturazione edilizia), o ancora si può pensare all’Ecobonus del 65% per gli impianti disolare termico(quello per l’acqua calda). Infine, se siete in cerca di un’alternativa un po’ più economica e semplice, ci sonoi pannelli fotovoltaici da balcone plug & playche devono avere una potenza attiva nominale inferiore o uguale a 350 W. Non vanno installati ma collegati a un presa dedicata e al contatore per calcolare i consumi e la produzione di energia. Si tratta di pannelli spesso inferiori ai due metri che possono portare, con un impianto standard, a risparmiare anche il 10%-15% in bolletta.