100 colture per salvare la biodiversità

 

Field100. È questo il nome del progetto agricolo altotesino di 100 colture diverse mai coltivate e lanciato daDr. Schär, leader mondiale nell’alimentazione senza glutine. Un progetto che racchiude una dichiarazione iconica a favore di una maggiorebiodiversità, fondamentale non solo per lasicurezza alimentare globalema anche per soddisfare le esigenze nutrizionali e rispondere alle sfide poste dai cambiamenti climatici. Come nasce l’idea? In collaborazione conCrop Trust, organizzazione internazionale senza scopo di lucro dedicata alla conservazione della diversità delle culture, sono state seminate100 varietà di pianteselezionate, tra cui le colture “esotiche” come sorgo, quinoa e amaranto. Ma il progetto parla anche di un’altra verità allarmante: oggi il40% di tutte le specie vegetali è in pericolo di estinzione. In particolare, la perdita di biodiversità è critica quando si tratta di agricoltura: secondo la FAO –Food and Agricolture Organization– solo 9 specie di piante alimentari rappresentano il 66% della produzione agricola totale. E questa dipendenza da poche specie ha delle ricadute anche sulla nostra alimentazione, in quanto la mancanza di variazione genetiche nei campi agricolirendono il nostro sistema alimentare vulnerabile a minaccecome parassiti e malattie. Field100nasce con la speranza di rinvigorire la biodiversità. Ed ecco che gli esperti delCentro di Sperimentazione LaimburgeDr. Schärhanno lavorato insieme per trovare risposte a domande essenziali sul futuro dell’agricoltura. Fino a ora, infatti, le culture non regionali (quali appunto sorgo, quinoa e amaranto) hanno superato le aspettative in termini di crescita e potrebbero rappresentare una valida aggiunta alle colture locali in tempi di cambiamento climatico: queste varietà hanno bisogno di un basso apporto di acqua e si adattano a un clima più caldo. Alcuni dei semi piantati inField100crescono con colture che normalmente vengono importate: «In futuro, vogliamo continuare ad assumerci la responsabilità della sostenibilità e lavorare a stretto contatto con i nostri partner ed esperti per promuovere la biodiversità», commenta Philipp Schoeller, CEO diDr. Schär. Ma non è tutto. Il Centro di Sperimentazione ha anche scoperto chele varietà antiche forniscono un importante pool genetico per le future attività di allevamentoperché possono avere tratti utili per adattarsi alle mutevoli condizioni climatiche. Tuttavia è necessaria una ricerca scientifica che si svolga con costanza nel corso del tempo: «Le risorse fitogenetiche sono un tesoro per il futuro e abbiamo l’obbligo di conservarle per le prossime generazioni.Field100è un passo importante in quanto contribuisce a salvaguardare le risorse genetiche vegetali e aiuta il pubblico a conoscere l’importanza della biodiversità», spiega Manuel Pramosohler, ricercatore presso ilCentro Di Sperimentazione Laimburg A questo proposito,Marina Braida, Corporate R&I Manager for Raw Materiales & Agricoltural Projects diDr. Schär, aggiunge: «Field100è un campo sperimentale in cui siamo stati in grado di esplorare domande sul futuro dell’agricoltura in un clima che cambia. Per confermare questi risultati, l’esperimento dovrebbe essere ripetuto per diversi anni».